Fino alla fine del mondo
Cari lettori e appassionati di escursionismo, ci auguriamo che gli acquazzoni e le “caldazze” di aprile e maggio non abbiano troppo funestatoi programmi delle vostre escursioni e che i mesi primaverili vi siano serviti per “scaldare i motori” in vista dell’estate e del ricco menù d’itinerari per tutti i gusti e tutte le gambe che abbiamo selezionato per voi in questo nuovo numero di TREKKING&Outdoor.
Il viaggio comincia all’estremo oriente delle Alpi, fra le vallate del Friuli Venezia Giulia, da dove Massimo Clementi riporta le suggestioni della sua “Outdoor Experience”, ovvero un’immersione a 360 gradi nella natura, nella cultura e nelle tradizioni di una terra autentica e genuina.
Con un salto di centinaia di chilometri ci spostiamo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso seguendo i passi di Cesare Re fra le praterie d’alta quota e i laghi del Colle del Nivolet.
Altro parco, altra regione, ma identica bellezza: l’articolo di Tiziano Testa dedicato al festival “Voci della montagna” ci invita alla scoperta dell’incanto di Pescasseroli e di tanti angoli più o meno noti del Parco Nazionale d’Abruzzo. Non lontano da Pescasseroli incontriamo Michele Dalla Palma, viandante attento e curioso lungo i sentieri che risalgono i pendii della Majella fra Sulmona e Casoli: luoghi impervi e solitari dove s’incontrano però le tracce della grande storia, da Celestino V ai segni e ricordi della Seconda Guerra Mondiale.
Segni maestosi di una storia antica punteggiano anche il cammino di Enrico Bottino, sulle tracce della dea Hera Lacynia, lungo la costa del Marchesato di Crotone. Ci sono colori e profumi mediterranei anche nell’articolo di Andrea Perciato e Maria Rita Liliano, ma la loro guida esperta ci porta su pendii dove la voce del mare si fa fioca: qui, fra i conetti, i “cugnoli” del Vesuvio tutto è dominato dal respiro e dalla potenza di una terra viva e inquieta.
La tappa successiva ci conduce sul litorale adriatico, fra Ortona e Vasto, dove Fabio Guglielmi ha esplorato per noi i sentieri della bella Costa dei Trabocchi. Ancora un balzo di latitudine, ancora mare tutto d’intorno. Con Elisa Patrone camminiamo sotto il capriccioso cielo d’Irlanda, l’isola di smeraldo adagiata sul velluto blu dell’oceano, terra di contrasti e infinita bellezza.
Verdi come l’erba d’Irlanda sono le praterie dei Monti Sibillini e le colline della Valle Umbra, dove Serafino Ripamonti ha ripercorso i passi antichi di viandanti, pellegrini e pastori fra una natura ancora incontaminata, borghi e città dove non è difficile illudersi che il tempo si sia fermato.
Totalmente “altri” sono invece gli orizzonti di fronte ai quali si chiude il nostro viaggio. Romano Visci ci porta in uno dei luoghi più improbabili della Terra: il Deserto d’Atacama, dove, nell’aria incredibilmente tersa, lo spazio sembra dilatarsi e il colore prendere il sopravvento sulla forma. Questo luogo alla fine del mondo non è la fine del viaggio, ma il migliore degli inizi. Qui dove non ci sono confini e dimensioni ogni strada è aperta: buon cammino e buona estate!