Quali sono i benefici della natura per i bambini? Vediamo i principali

6 luglio 2023 - 6:11

L’aumento del benessere della società occidentale ha portato molti ragazzi ad avere sempre più stimoli ed attività da fare nella loro giornata.

Il concetto di tempolibero si è gradualmente perso.

Questo approccio porta spesso alla compressione dei desideri, della fantasia e delle reali passioni dei bambini, che si limitano ad accettare quello che i genitori consigliano.

Insomma, fin da tenera età, i bambini vengono incanalati lungo una strada senza bivi o incroci, bella dritta e comoda in cui ogni cosa sembra debba andare come dicono “i grandi”.

Ma questo è quello che accade alle ultime generazioni, dai nati nei primi anni ’80 fino ai giovani d’oggi.

Negli anni ’50 e ’60 le piccola città, le campagne e i borghi erano ancora molto popolati.

C’erano scuole, asili e botteghe e si vedevano comitive di ragazzi che al pomeriggio vivevano tra boschi e alberi giocando con tutto quello che li circondava.

La natura era la vera maestra e insegnante, era lei a dettare tempi e luoghi dei giochi, a mostrare il passare del tempo e delle stagioni con un panorama in continua mutazione.

I ragazzini si organizzavano in gruppi, c’erano i più grandi che guidavano i più piccoli e, tutti insieme, andavano alla continua ricerca di qualcosa da fare.

Ed era proprio questa la grande differenza, quella “ricerca di qualcosa da fare” che si è completamente smarrita tra la selva di stimoli e attività che non lasciano il tempo nemmeno di prender fiato.

Proprio dal tempo passato nella natura, tra noia e gioia, hanno preso coscienza di se alcune tra le migliori menti degli ultimi decenni, in moltissimi campi che vanno dalla cultura fino alla tecnologia.

Perché l’interazione e il contatto con la natura ha numerosi benefici, non solo a livello fisico ma, soprattutto, a livello psicologico e mentale.

I numerosi studi effettuati sui benefici della natura per l’essere umano ne hanno riconosciuto l’importanza in moltissimi campi diversi, da quello pedagogico e psicologico fino a quello strettamente medico e perfino spirituale.

Vediamo ora nel dettaglio i motivi per i quali è consigliabile portare i bambini a fare esperienze in mezzo alla natura:

 

1) Stimolazione dei sensi

Provate a ricordare l’ultima volta che avete fatti una passeggiata in mezzo alla natura, sicuramente vi torneranno in mente tante sensazioni diverse.

Il suono del vento che muove le fronde degli alberi, il profumo dei pini o delle foglie bagnate dalla pioggia, la sensazione del prato sotto i piedi oppure il sapore di quel frutto appena colto da una pianta.

Questi vostri ricordi sono la prova della capacità dell’ambiente naturale di attivare contemporaneamente tutti i sensi, questa sollecitazione diffusa provoca piacere e rilassamento.

Questa circostanza viene definita attenzione diffusa: che si mette in campo nel momento in cui ci troviamo a confrontarci con stimoli sensoriali inattesi.

Precisamente il contrario di quanto avviene in ambienti domestici, per esempio quando si è concentrati davanti allo schermo di un tablet o di un televisore, queste attività sono portano alla attivazione della c.d. attenzione intenzionale, che coinvolge solo alcuni sensi utili allo svolgimento di una determinata attività.

Illuminante è il parere di Richard Louv, giornalista scientifico e autore del volume “Last Child in the Woods”, che ritiene i disturbi infantili di deficit di attenzione (ADD) e iperattività (ADHD), che colpiscono molti bambini, direttamente correlati alla mancanza di interazione con gli ambienti naturali.

Tanto che l’insieme di queste patologie potrebbero definirsi come “disturbi da deficit di natura”, perché tutti conseguenza di una medesima causa.

 

2) Movimento

I bambini, specie nei primi anni di vita, per avere un corretto sviluppo sensoriale hanno bisogno di stimoli sia a livello celebrale che fisico.

Per questo il tempo trascorso nella natura è così importante per la crescita: la possibilità di camminare, correre, saltare e arrampicarsi sono sollecitazioni essenziali per permettere al bambino di prendere confidenza col suo corpo, con la fatica e lo sforzo, prendendo coscienza dei propri limiti.

Padre e figlio camminano nella natura – Foto Getty Images

L’esplorazione di un ambiente nuovo e ricco di stimoli sensoriali come quello naturale, propizia uno scambio di informazioni e risposte tra i muscoli e il cervello.

Il bambino può così andare migliorando e perfezionando non solo le sue prestazioni fisiche, ma anche le sue capacità psichiche e intellettive.

 

3) Scoperta e meraviglia

La ricerca di Hoffman ha dimostrato che i bambini vivono molte esperienze di estasi e trascendenza durante l’infanzia e quelle che si possono definire più spirituali avvengono proprio nella natura.

Gli ambienti naturali, come abbiamo sottolineato anche prima, sono ricchi di stimoli e percezioni per tutti i sensi, che possono così affinarsi e svilupparsi.

La possibilità di scoprire in ogni momento qualcosa di nuovo, di venire in contatto con forme di vita vegetali e animali che non si conoscono, sono potenti spinte per la curiosità, per la voglia di scoprire e il gusto della conoscenza.

Tutti questi strumenti devono trovare spazio nella “cassetta degli attrezzi” di un bambino, essendo essenziali per la crescita umana e personale.

4) Apertura e adattamento

Nei paesi nordici c’è un detto che recita più o meno così “There’s no such thing as bad weather, only bad clothing” che, in italiano, si può tradurre all’incirca così: non esiste il brutto tempo, solo un abbigliamento sbagliato.

Questa frase mostra uno spirito di adattamento diverso nei confronti degli imprevisti e della vita in generale.

Nei paesi nel nord la natura sa essere dura e meravigliosa, i cambiamenti meteorologici sono repentini e spesso colgono alla sprovvista se non si è opportunamente preparati.

Sole, pioggia, vento e tempesta, sono tutte condizioni che nella natura posso alternarsi in fretta, ecco perché stare a contatto con la natura porterà i bambini ad essere aperti al cambiamento.

Impadronirsi dell’imprevisto, accogliendolo come qualcosa che accade e da affrontare con calma e il giusto spirito di adattamento.

Insegnamenti fondamentali per la crescita del bambino.

 

5) Suono e rumore

Quante volte ci è capitato di vedere su Spotify e altre piattaforme playlist musicali per il rilassamento che riproducono i suoni della natura.

Non sono scelte casuali, molti sono gli studi che riconoscono proprio a questi suoni un effetto rilassante e utile alla concentrazione.

Negli ultimi anni si stanno anche sviluppando dei percorsi terapeutici incentrati proprio sugli effetti dei suoni della natura nello sviluppo del bambino e su pazienti affetti da diverse malattie.

6) Tempo disteso

Ritorniamo al fattore tempo, forse uno dei tratti distintivi più forti e netti rispetto al vita cittadina.

La civiltà contadina e la vita dei boschi dipendono interamente dai cicli della natura, ovvero dallo scorrere dalle stagioni, senza che ci sia la possibilità di forzare o cambiare le cose.

C’è un tempo per le fioriture, un tempo per le colture e uno anche per gli alberi e i loro frutti.

Un panorama collinare, dove il verde domina. Foto di Lorenzoclick

Tempi da rispettare, ecco uno degli insegnamenti più preziosi che Madre Natura possa dare ai bambini, ovvero l’importanza dell’attesa, la necessità di aspettare per ottenere qualcosa e, di riflesso, la necessità di avere del tempo da perdere.

Questo fattore è quasi dimenticato dalle nuove generazioni che, ormai, hanno tutto a disposizione quando lo vogliono e dove lo vogliono.

Che si tratti di un’acquisto, di un film da vedere oppure di un’attività da fare.

Che sia giorno o notte, che sia festa oppure un giorno lavorativo, tutto deve essere immediatamente disponibile, questo porta inevitabilmente a crescere con l’ideale dell’immediatezza e con l’incapacità ad avere pazienza.

7) Creatività e immaginazione

La natura offre moltissimi elementi essenziali non solo per la sopravvivenza ma anche per l’immaginazione e la creatività dell’uomo.

In un ambiente metropolitano l’immaginazione tende a sopirsi e ad essere priva di spunti, al contrario un ambiente selvaggio ha ancora le potenzialità di trasformarsi in qualsiasi cosa ed è solo lo sforzo immaginativo e creativo del bambino a completare l’opera.

Nella natura si sviluppa il pensiero divergente, quello basato sull’intuito, l’iniziativa e la capacità di trovare soluzioni diverse per uno stesso problema.

 

8) Vantaggi per l’ambiente

I bambini di oggi saranno gli adulti di domani.

Un bambino che cresce a contatto con la natura, che impara sin da subito a conoscerla e a rispettarla, legando ad essa molti momenti felici della sua infanzia, diventerà un uomo sensibile e attento alla salvaguardia dell’ambiente.

Purtroppo negli anni passati questo legame non è stato così forte, portando ad una diffusa insensibilità per le questioni ambientali che, solo oggi, tornano di attualità a causa di eventi naturali catastrofici.

Ma i semi di una nuova civiltà vanno piantati oggi, educando le nuove generazioni ai valori essenziali della vita, per far si che la società possa diventare sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

 

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