Beach walking: che cos’è e perché fa bene al corpo e alla mente

Per gli appassionati di outdoor, la spiaggia può essere una valida occasione per praticare un'attività fisica molto utile e benefica: il "beach walking". Una pratica ideale per l'estate, quanto il desiderio di raggiungere le spiagge e godersi un po' di mare certamente non manca

17 giugno 2024 - 9:02

Che cos’è il “beach walking” o camminata sulla spiaggia?

Il “beach walking”, comunemente definito come  “camminata sulla spiaggia”, consiste in una delle attività più rilassanti e salutari che si possano fare al mare, in quanto è capace di combinare l’esercizio fisico con la bellezza delle spiagge.

Si tratta di una forma di attività fisica relativamente leggera che offre numerosi benefici per la salute e, al contempo, consente di godere dell’ambiente circostante.

Il beach walking consiste nel percorrere le spiagge camminando a passo sostenuto sulla sabbia umida oppure compatta.

Ph.: Gettyimages/VSFP

A differenza della camminata su superfici regolari e dure come l’asfalto, questa pratica richiede uno sforzo muscolare più intenso e maggiore a causa della natura instabile del terreno sabbioso.

Oltre a ciò, va detto che si tratta di una tipologia di attività fisica praticabile quasi da chiunque e che offre numerosi benefici per la salute.

È, infatti, un toccasana per la circolazione, i muscoli, il metabolismo e il benessere mentale e psicologico.

Gli effetti positivi del beach walking per la salute

1- Migliora la propriocettività

Camminare sulla spiaggia e sulla sabbia può garantire diversi benefici fisiologici.

Innanzitutto, il beach walking è un’attività fisica che fa bene ai muscoli, alla postura e alla propriocettività.

Quest’ultima corrisponde alla capacità di riconoscere la posizione e il movimento del proprio corpo nello spazio senza l’ausilio della vista.

In altre parole, camminare sulla sabbia contribuisce a renderci più stabili, ci permette di fare una sorta di ginnastica per quelle piccole parti del nostro corpo estremamente fondamentali: i nostri piedi.

Se ci si pensa bene, infatti, la spiaggia non è un terreno lineare, e i piedi devono adattarsi continuamente alle sue asperità e inclinazioni.

Questo non può che giovare all’equilibrio dunque, ma anche agli stessi piedi e alle caviglie.

 

2- Stimola il circolo venoso e il sistema linfatico

Come si accennava prima, un terreno irregolare come quello della spiaggia sabbiosa, in cui il piede nudo può affondare, è capace di stimolare maggiormente i muscoli e le articolazioni dei nostri arti inferiori rispetto a una normale camminata sull’asfalto oppure su un prato con i piedi nelle scarpe.

In aggiunta, va detto che camminare lungo il bagnasciuga, con le onde del mare che vanno e vengono, può avere un effetto simile a quello di un massaggio drenante.

Infatti, le onde del mare sollecitano la soletta venosa dei nostri piedi.

Ph.: Gettyimages/kieferpix

Questa è una struttura anatomica ricca di vene posta tra l’epidermide plantare e la volta ossea sovrastante, la quale agisce come una pompa e spinge il sangue venoso verso il cuore.

Dunque, se la struttura viene opportunamente stimolata attraverso una camminata, questa può migliorare la funzionalità delle vene.

Ma può anche avere un effetto positivo sul tono del sangue degli arti inferiori verso il cuore, stimolando così la circolazione sanguigna.

L’effetto drenante, quindi, comporta una stimolazione sia del circolo venoso che del sistema linfatico.

 

3- Permette di bruciare calorie

Camminare sulla sabbia richiede uno sforzo maggiore rispetto al farlo sulle superficie piane.

Con un passo adeguato, corrispondente a circa 5 Km/h, si può arrivare a bruciare fino a 600 calorie all’ora.

Tuttavia, per chi conduce uno stile di vita particolarmente sedentario, venti minuti al giorno di camminata potrebbero essere sufficienti e fare la differenza.

 

4- Ha effetti benefici per la mente e l’umore

Camminare lungo la costa può avere un effetto rilassante e antistress perché permette di immergersi nella natura, ascoltare il rumore della risacca e di godere dell’effetto benefico dei raggi solare.

Si tratta di una vera e propria doccia di serotonina e vitamina D, i quali contribuiscono al benessere psicofisico complessivo.

 

Come e dove praticarlo

Se il desiderio è quello di ottenere dei vantaggi significativi dal beach walking, allora il consiglio è quello di avventurarsi sulle spiagge nelle prime ore del mattino.

Oppure durante il tardo pomeriggio, quando la luce del sole è meno intensa.

Variare tra camminate sulla battigia e momenti in cui ci si immerge fino al polpaccio oppure alla vita può intensificare l’effetto drenante e alleggerire le articolazioni.

Più in generale, i luoghi ideali per praticare il beach walking sono quelle spiagge caratterizzate da sabbia fine e compatta, con una superficie uniforme e stabile.

Ph.: Gettyimages/Charlie Blacker

In questo modo l’esperienza di camminata sarà sicuramente più agevole.

Anche il fatto di spostarsi sulla battigia, dove l’acqua del mare penetra nella sabbia e crea una superficie leggermente compatta e umida, può rappresentare una condizione ideale per praticare il beach walking.

 

Cosa bisogna tenere a mente prima di cominciare

Alla fine dei conti, sono sufficienti pochi e semplici consigli per trasformare il beach walking in una piacevole abitudine rigenerante.

Un’importante precauzione da adottare consiste nel selezionare i momenti ideali della giornata, ovvero il mattino presto oppure il tardo pomeriggio.

È inoltre fondamentale prestare attenzione ai propri piedi: se il litorale non è pulito oppure ghiaioso, allora è sempre meglio indossare delle scarpette protettive.

Bisogna poi iniziare a camminare partendo da una superficie solida, che sia quella del marciapiede o del lungomare, prima di passare alla sabbia vera e propria.

Il riscaldamento può avvenire anche sulla battigia, quindi su sabbia dura.

Questo aiuterà ad allungare i muscoli e a riscaldare piedi e le caviglie prima di iniziare la passeggiata sulla sabbia.

Ph.: Gettyimages/Kar-Tr

Un altro consiglio è iniziare con una camminata breve, per poi aumentare il tempo di attività in relazione alla forza accumulata al fine di prevenire tensioni e lesioni.

Camminare a lungo sulla sabbia, infatti, può provocare dolori muscolari e ai piedi non indifferenti, quindi bisogna sempre partire per gradi.

In aggiunta, utilizzare un contapassi può essere la giusta scelta per monitorare l’allenamento, rilevare i propri progressi e trovare la motivazione giusta per fare sempre meglio.

L’ultima precauzione riguarda l’idratazione: specialmente d’estate, è sempre bene avere con sé una borraccia d’acqua da cui attingere al bisogno.

 

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