I benefici dello sport per il sistema immunitario

26 settembre 2024 - 7:07

In caso di malanni stagionali i rimedi ci sono e sono più che conosciuti – per rendersene conto, basta vedere gli ottimi numeri delle pagine web dedicate a prodotticome Nurofen, medicinale contro influenza e raffreddore acqustabile online sugli e-shop di farmacia legali nel nostro Paese ormai da dieci anni – ma è sempre bene lavorare alla base e dare il giusto boost alle difese immunitarie.

Si parla spesso del ruolo dell’alimentazione a questo scopo. L’impatto che ha è indubbiamente importante, ma non basta. Serve lavorare anche su altri aspetti, tra i quali è possibile menzionare il movimento fisico.

Sì, hai capito bene: fare sport è importante non solo nell’ottica di mantenimento di un peso forma adeguato e del benessere cardiovascolare, ma anche per il sistema immunitario.

Vediamo bene come mai nelle prossime righe.

 

Perché lo sport fa bene alle nostre difese immunitarie?

Sono diversi i motivi per cui lo sport fa bene al sistema immunitario umano. Essenziale è ricordare, per esempio, che quando si fa attività fisica si ottimizza la circolazione del sangue.

Ciò comporta, tra le varie conseguenze positive, anche il passaggio delle cellule del sistema immunitario, in particolare i linfociti, nei vari tessuti del corpo.

In questo modo, quella meraviglia che è il sistema immune umano aumenta la sua capacità di agire tempestivamente nei momenti in cui entra in contatto con agenti patogeni.

Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i benefici del movimento fisico sul sistema immunitario.

Da sottolineare, oltre a quanto appena ricordato, è il fatto che, durante l’attività fisica, si ha anche a che fare con un aumento del numero di globuli bianchi. Interessante è notare come la loro quantità diminuisca non appena si interrompe lo sforzo fisico.

 

Consigli per allenarsi nel modo giusto

A questo punto, è naturale chiedersi come e quanto sia necessario allenarsi per potenziare il sistema immunitario.

La buona notizia è che non è affatto necessario strafare. Si possono seguire tranquillamente le indicazioni che l’OMS dà alla popolazione generale.

Ciò vuol dire che, dai 18 ai 65 anni, lo standard ideale prevede 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana o, in alternativa, 75 di intensa.

Nell’ambito del programma di allenamento settimanale, è consigliabile dedicare almeno un paio di giorni al rinforzo specifico di gruppi muscolari.

Per quanto riguarda le tipologie di attività da svolgere, quelle cardiovascolari fanno la parte del leone.

Dalla camminata veloce fino alla bicicletta, sono diverse le soluzioni tra cui scegliere, con il vantaggio di poter fare movimento all’aria aperta e in compagnia.

Un aspetto sul quale insistere riguarda la costanza. Meglio poco, ma senza perdere la rotta.

Il benessere momentaneo – non solo fisico – che può portare un allenamento ben fatto non ha infatti alcun impatto a lungo termine.

Non dimentichiamo che la costanza nell’allenamento – ribadiamo, non per forza intenso – ha un impatto positivo sul sistema immunitario con effetti vantaggiosi non solo sulla prevenzione delle affezioni stagionali, ma anche quando si parla di tumori.

C’è un meccanismo di prevenzione diretto, con un’azione concreta sulle difese del nostro organismo, e uno indiretto, che riguarda la lotta contro il sovrappeso.

A tal proposito, va ricordato che il tessuto adiposo, quando in eccesso, implica la presenza, nel corpo, di livelli non fisiologici di macrofagi.

Queste cellule hanno un ruolo centrale nella mediazione dell’infiammazione, un meccanismo in primo piano quando si parla di sviluppo dei tumori.

 

Attenzione a non esagerare

Come in tutti i casi, anche in quello del rapporto tra sport e sistema immunitario la moderazione è una bussola da mantenere dritta e capace di fare la differenza.

Se, da un lato, fare sport fa bene, dall’altro è importante non esagerare. Se l’attività fisica è particolarmente intensa e viene portata avanti per tanto tempo – questo è il caso, per esempio, della maratona – si può avere a che fare con una situazione di stress per il sistema immunitario umano e con l’eccessiva sintesi di citochine infiammatorie.

Questo vuol dire che chi è appassionato di maratone e altri sport intensi deve desistere e appendere gli scarpini da corsa al chiodo? Assolutamente no.

Essenziale, però, è conoscere il corpo ed essere consapevoli delle risposte che dà a fronte di specifici input.

La cosa migliore da fare è farsi seguire sia da un valido personal trainer, sia dal proprio medico curante, in modo da valutare, con un approccio mirato, un’eventuale integrazione (il fai da te in questi casi è più che mai dannoso).

 

L’importanza della dieta

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alla dieta sana. Associala sempre all’allenamento, senza escludere alcun nutriente, e non dimenticarti dell’idratazione.

Sia quando ti alleni, sia nei momenti di riposo, tieni sempre vicino una borraccia con chiaro il dosaggio di acqua.

In questo modo, potrai avere sempre la certezza di bere, nel corso della giornata, la giusta quantità di liquidi.

 

 

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