Camminare per vivere meglio e risparmiare soldi
Camminare regolarmente più di 3 chilometri al giorno aiuta a rimanere in forma e a risparmiare quasi 700 euro all'anno.
Per molti, specie se reduci da periodi più o meno lunghi di inattività, riprendere ad allenarsi andando costantemente in palestra potrebbe non essere semplice.
Ma anchele montagne più alte si scalano facendo il primo metro.
La soluzione per contrastare un calo di forma fisica potrebbe non trovarsi necessariamente in palestra, ma potrebbe bastare mettersi in marcia.
Infatti uno dei modi migliori per rimanere in forma e perdere gradualmente peso è proprio quello di camminare con costanza.
Percorrendo dei brevi percorsi ogni giorni, si può iniziare a perdere peso gradualmente.
Tre chilometri al giorno possono bastare e fanno risparmiare
Diverse ricerche autorevoli affermano che 5000 passi al giorno possono bastare per recuperare gradualmente la forma fisica e per perdere i chili in eccesso, si tratta di circa 3 km quotidiani.
Immaginiamo che quasi nessuno si stupisca leggendo dei benefici del camminare per il nostro organismo. Certo sarete molto più stupiti leggendo che camminando si possono anche risparmiare quasi 700 euro all’anno.
Si avete capito bene, non stiamo dando i numeri, trasformare il cammino in un’abitudine quotidiana non vi aiuterà soltanto a tornare in forma ma vi consentirà anche di risparmiare un po’ di denaro.
Infatti trasformare il cammino in uno stile di vita significa trasformarlo nel proprio mezzo di trasporto privilegiato, quindi trasformare gli spostamenti quotidiani in una occasione per fare due passi in più, anziché due passi in meno.
Ecco allora che per andare in palestra o a fare la spesa si usano le proprie gambe, anziché la macchina o lo scooter.
Piano piano poi si prende in considerazione l’idea di andare al lavoro con i mezzi pubblici, anche se la fermata della metro o dell’autobus non è proprio sotto casa o sotto l’ufficio, si decide di andare a piedi.
A quel punto, nella pausa pranzo, si deciderà di andare a fare un giretto a piedi per le vie del centro e magari mangiare qualcosa in un posto diverso dal solito bar sotto l’ufficio.
Probabilmente, allora, vi troverete alla fine dell’anno a fare i conti con un avanzo positivo nei vostri bilanci familiari di 700 euro o più, se questa scelta l’hanno fatta più persone del vostro nucleo familiare.
Come mai? Proviamo a spiegarlo!
I primi 400 euro sono direttamente legati al costo del carburante e alla manutenzione della vettura.
La vostra auto nel corso dei mesi sarà stata molto più tempo nel parcheggio che per strada, facendovi risparmiare un bel po’ di pieni di benzina e magari anche un cambio gomme.
Come sappiamo bene una delle voci più gravose per il bilancio di Stato e Regioni è proprio la sanità ed è proprio in questo ambito che si riflettono le conseguenze della sedentarietà della società.
Infatti una società meno sedentaria, permetterebbe allo Stato di risparmiare i costi per le cure delle patologie direttamente collegate a uno stile di vita sedentario.
Ecco che a questi 400 euro vanno aggiunti i 300 euro in tasse versate al sistema sanitario che servono a curare proprio queste patologie.
Questo calcolo lo ha realizzato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha condotto uno studio riguardante gli stili di vita europei.
Altri numeri sulle conseguenze della sedentarietà
Il dottor Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), ha rivelato:
“La sedentarietà provoca 600 mila decessi l’anno in Europa e rappresenta una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità nel mondo.
Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi sono le malattie croniche che colpiscono in massa gli italiani, legate proprio a stili di vita sbagliati. Sono circa 3,9 milioni i diabetici, 2 milioni e 250 mila vivono con una diagnosi di tumore.”
Nemici spesso silenziosi sono le patologie cardiovascolari: basti pensare che l’ipertensione provoca circa 240 mila morti l’anno ed è responsabile del 47% delle cardiopatie ischemiche e del 54% degli ictus cerebrali.
Il dott. Cricelli ha poi concluso: “Camminare o pedalare ogni giorno è una misura efficace per tenere sotto controllo questo e gli altri fattori di rischio e permette di dimezzare il rischio di morte”.
Le ricerche scientifiche confermano gli effetti del cammino
Ormai sono molto numerosi gli studi che riconoscono l’utilità e i benefici del camminare anche per poco tempo ogni giorno.
Questa attività, che dovrebbe essere naturale e radicata per l’uomo, aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo”, abbassa la pressione arteriosa, limita il rischio di diabete di tipo 2 e a tenere il peso nei limiti desiderabili.
Un’oretta di camminata a 5 km orari fa spendere fra le 100 e le 200 calorie e fa bruciare almeno 6 grammi di grasso.
Ma i benefici non riguardano solo l’organismo ma anche la mente, perché camminare aiuta a contrastare e bilanciare gli ormoni dello stress prodotti nell’arco della giornata.
Ognuno col suo ritmo ognuno diverso
L’OMS consiglia di camminare almeno tre chilometri ogni giorno, si tratta ovviamente di una indicazione di massima che varia da persona a persona tenuto conto dell’età e dallo stato di salute.
Possiamo dire che per un individuo al di sotto dei 65 anni e in buona salute, camminare, correre o andare in bicicletta per almeno 3 o 4 volte alla settimana per 45 minuti a seduta è un’ottima prevenzione contro le patologie più comuni dovute all’inattività.
Mentre per i soggetti in sovrappeso un vero toccasana è rappresentato dalla camminata veloce, che andrebbe fatta per 45 minuti almeno 4 volte la settimana.
Gli specialisti della Mayo Clinic, l’ente no-profit statunitense più autorevole in tema di salute, pongono l’accento sul ritmo di camminata: infatti è opportuno ascoltare il proprio corpo, ovvero partire piano e con gradualità, se lo si fa per le prime volte e quindi si è poco allenati.
Si può partire per esempio con passeggiate quotidiane da meno di 10 minuti, fino ad aumentare gradualmente fino ai 40 / 60 minuti quasi tutti i giorni.
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