Brother and sister going to shcool in beautiful mediterranean town.
Spesso si ha la cattiva abitudine di accompagnare i figli in automobile, anche quando la scuola è vicina a casa o sarebbe possibile camminare per arrivarci.
Certamente il mondo va veloce e lascia poco tempo ai genitori. Così, rinunciare ad andare a piedi diventa necessario.
Per chi può però, per chi sceglie di camminare con i propri figli o, se più grandi, li fa andare a piedi e non con l’autobus, i benefici sono molti.
Talmente tanti che in alcune città è nato Piedibus, una forma di trasporto a piedi a misura di bambino.
In pratica, gli adulti accompagnano i bambini lungo un percorso prestabilito che prevede una serie di fermate, dove altri bambini e genitori possono aggiungersi all’autobus virtuale.
Se anche non avete un Piedibus a disposizione nella vostra città, vediamo 5 ottime ragioni per far andare i bambini a scuola a piedi.
La scienza ha dimostrato che camminare riduce lo stress, aumenta la creatività e le capacità di problem solving.
Tutti fattori che danno un contributo estremamente positivo alla performance di un bambino a scuola.
Una camminata può aiutare i bambini e gli adolescenti a sentirsi più calmi e sereni aumentando i livelli di concentrazione e quindi anche la prestazione scolastica.
Un esame o un interrogazione saranno ostacoli meno ardui da affrontare e anche i voti ne beneficeranno.
Spesso infatti si dimentica che l’intelligenza cognitiva poco può contro le turbolenze emotive, come quelle che possono nascere, in bambini particolarmente sensibili, dallo stress della “prova” scolastica.
Per farla breve: camminare = meno stress = maggior utilizzo delle potenzialità cognitive.
Il tempo della camminata è anche – soprattutto a scuola – il tempo in cui si costruiscono e si rafforzano le relazioni, tra bambini e adolescenti e anche con i genitori.
Accompagnare il bambino a scuola al mattino può creare in lui un senso di calma e consentire ai genitori di parlare e capire se i bambini sono nervosi per tranquillizzarli.
Gli adolescenti invece si possono dare appuntamento per camminare insieme fino a scuola consolidando l’amicizia e il senso di appartenenza al gruppo.
Allo stesso modo, tornare a piedi a casa da scuola dà il tempo per farsi una chiacchierata sulla giornata.
Introdurre l’attività fisica quotidiana nella routine di un bambino è una parte essenziale dell’educazione.
Una passeggiata giornaliera può aiutare a prevenire il sovrappeso e la pressione alta, che sono particolarmente rischiosi quando presenti fin dall’età scolare.
Ma soprattutto insegna al bambino in modo naturale a svolgere un’attività semplice e piacevole che garantisce il benessere fisico.
Da grandi, quando trasmetteranno la stessa sana abitudine ai loro figli, vi ringrazieranno.
Minore è il tempo che si passa in auto, meno saranno i danni per la salute dei bambini.
Questo vale in due sensi.
Prima di tutto, meno si usa l’automobile, meno l’aria sarà inquinata.
In secondo luogo camminare, anche in un ambiente urbano e quindi con l’aria non proprio purissima, fa meno danni a un bambino che spostarsi dentro una macchina.
Molti studi, di cui si parla in questo articolo, hanno dimostrato che i benefici del camminare riescono a superare i danni dell’inquinamento anche quando si cammina in città.
Al contrario, una delle attività più dannose per i bambini è proprio spostarsi in automobile, anche se i finestrini sono chiusi.
Organizzare la giornata in modo che i bambini vadano a scuola a piedi, anche se sono piccoli e devono essere accompagnati, dà loro l’opportunità di cominciare a sentirsi indipendenti seppure in una situazione di sicurezza.
Il semplice fatto di andare a piedi ogni giorno a scuola li aiuta a pensare in modo responsabile, perché si tratta di decidere se attraversare la strada, scegliere una direzione piuttosto che un ‘altra e così via.
Con un gradualità che li porterà progressivamente una volta più grandi ad andare da soli, anche accompagnati possono cominciare a decidere da sé, responsabilmente, seppur sotto la guida del genitore.
Come si potrà capire, questo non è possibile se quando li si accompagna in auto.
Dal sedile posteriore dell’auto non possono prendere nessuna, seppur piccola, decisione, che li aiuti nel lungo cammino che li attende verso l’età adulta.
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