Beautiful fit young woman hiking up a mountain and enjoying at the view on the island of Thassos, Greece.
L’estate è alle porte e la maggiore disponibilità di ore di luce non può che spingere a praticare trekking all’aria aperta.
Tuttavia, è bene dire che sia il caldo che la luce solare possono essere sì dei fedeli compagni, ma anche causa di problematiche fisiologiche, ragion per cui prendere delle precauzioni può essere una saggia decisione.
Non bisogna mai sottovalutare l’impatto che questi due elementi possono avere sul nostro corpo.
Dei semplici arrossamenti della pelle possono infatti tramutarsi in fastidiosi eritemi, oppure, una semplice e fastidiosa sensazione di afa potrebbe, nei casi più estremi, evolversi in bruschi crolli di pressione oppure in colpi di calore.
Ph.: Gettyimages/Cebas
In aggiunta, specie in montagna, il periodo estivo può essere piuttosto imprevedibile a causa delle condizioni meteorologiche particolarmente instabili: ai violenti temporali si alternano, spesso, giornate afose e soleggiate.
Affrontare i sentieri può diventare piuttosto difficoltoso se non si è equipaggiati correttamente e preparati ad ogni evenienza.
Ecco di seguito alcuni suggerimenti da tenere sempre a mente.
Andare in montagna durante il periodo estivo significa, in primo luogo, non sottovalutare l’idratazione.
Quest’ultima, infatti, è di fondamentale importanza, a maggiore ragione quando le temperature cominciano a farsi sempre più elevate.
Se durante un’escursione si può arrivare a perdere in media 1 litro d’acqua ogni ora, allora questa quantità può addirittura raddoppiare durante la stagione estiva.
In estate, infatti, la perdita di liquidi tramite sudorazione avviene, spesso e volentieri, anche senza fare movimento.
Conseguentemente, durante un trekking, la sudorazione aumenta esponenzialmente e il corpo richiede ben oltre la fisiologica quantità di 2 litri di acqua al giorno.
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Per evitare quindi la disidratazione, soprattutto quando si decide di affrontare un lungo cammino, è necessario ristabilire l’equilibrio elettrolitico.
Questo può avvenire non solo assumendo abbondanti dosi d’acqua (almeno il doppio rispetto alla norma), ma anche attraverso integratori di sali minerali a base di potassio e magnesio che garantiscono un buon funzionamento muscolare e le giuste energie per affrontare l’itinerario scelto.
In questo senso le borracce sono sicuramente una soluzione ottima.
Tuttavia, qualora si preferisse avere la scorta idrica a portata di mano, allora è bene ricordare che in commercio esistono delle sacche idriche da inserire nello zaino dotate di una lunga cannuccia grazie alla quale l’acqua sarà sempre disponibile in caso di necessità.
_In questo articolo scopriamo come evitare la disidratazione nei trekking estivi
C’è una cosa da tenere sempre a mente durante il periodo estivo: la testa è la prima parte del nostro corpo a ricevere in pieno il sole e il caldo.
Durante le giornate più afose, infatti, un classico rimedio è quello di bagnare abbondantemente il capo per soffrire meno le alte temperature.
Durante un hiking o un trekking, però, non si può certamente “sprecare” l’acqua, di conseguenza si potrà ovviare indossando un cappello.
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Un copricapo, infatti, aiuterà a coprire la testa evitando il contatto diretto con il sole e il caldo e scongiurando fastidiose sensazioni che, a lungo andare, potrebbero tramutarsi in veri e propri colpi di calore oppure peggio.
A tal proposito, è consigliato l’utilizzo di un cappello a falde larghe, come i modelli “jungle”, cosicché la tesa possa proteggere anche il collo.
La crema solare non è un prodotto da utilizzare solamente in spiaggia oppure sulle piste da sci.
Infatti, questo prodotto cosmetico si costituisce come un ausilio fondamentale, soprattutto se si sta percorrendo dei sentieri particolarmente esposti al sole, dove la vegetazione non è capace di offrire alcun tipo di ristoro.
Sarà quindi opportuno fare un’abbondante applicazione in tutte quelle zone del corpo ove la pelle rimane scoperta.
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Attenzione però: non bisognerebbe lesinare sulle quantità perché l’abbondante sudorazione potrebbe, mano a mano che si procede, rimuovere la protezione e lasciarvi scoperti.
L’importante è utilizzarla in modo continuato durante tutta la durata dell’escursione.
Infine, non bisogna nemmeno trascurare le labbra: specialmente per queste ultime, esistono prodotti dedicati che forniscono una protezione adeguata per ogni tipologia di pelle.
Il modo migliore per affrontare la calura estiva in alta quota è quello di proteggersi indossando capi traspiranti in grado di disperdere il calore e l’umidità.
L’ideale, infatti, sarebbe vestirsi a cipolla partendo da indumenti leggeri in tessuto sintetico e riporre invece nello zaino quelli più pesanti, da utilizzare solo all’occorrenza.
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Un altro consiglio relativo all’abbigliamento riguarda i colori da utilizzare: i colori chiari, infatti, tendono a riflettere la luce solare, garantendo una maggiore protezione.
Non è un caso se le popolazioni nomadi del deserto, al fine di proteggere la propria pelle dai raggi UV, indossino semprelunghe vesti bianche o, in ogni caso, di colore chiaro.
_In questo articolo una guida all’abbigliamento per il trekking
Un fattore da considerare durante il periodo estivo è certamente la variabilità del meteo in alta montagna.
Si tratta infatti di uno dei principali imprevisti in cui ci si può imbattere quando si intraprendono escursioni in alta quota.
Dunque, se deciderete di affrontare dei trekking estivi, il consiglio è quello di controllare le previsioni meteorologiche prima di mettersi in cammino.
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Eviterete così di essere colti di sorpresa da temporali o piogge nel bel mezzo del percorso.
In questo senso, un GPS per il trekking con barometro integrato può essere utile per conoscere in anticipo le condizioni metereologiche della destinazione scelta.
Una buona alternativa per godersi a pieno un’escursione è sicuramente svegliarsi molto presto.
Del resto, si tratta del modo migliore si ci si vuole davvero immergere nel silenzio della natura e godere dello spettacolo della luce mattutina.
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Partire all’alba durante la stagione estiva vi permetterà anche di evitare le ore più calde della giornata, in genere tra le 11.30 e le 14:00, che potrete invece sfruttare intelligentemente per concedervi una sosta.
Certamente, per molti, la sveglia all’alba non sarà di assoluto gradimento, tuttavia, ne varrà certamente la pena sia per una maggiore freschezza a livello fisico, sia per ammirare scorci e paesaggi che solo quelle ore del giorno sono capaci di rendere unici.
Pianificare al dettaglio le uscite di trekking estivi è quasi fondamentale.
Il consiglio, infatti, è quello di scegliere con massima cura e attenzione il percorso che si vuole intraprendere, prediligendo tracciati ricchi di zone d’ombra oppure limitrofi rispetto ai corsi d’acqua.
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Proprio questi ultimi vi daranno modo di rinfrescarvi oltre che garantirvi acqua potabile con cui riempire le vostre borracce.
Inoltre, può essere particolarmente utile optare per i sentieri ad altitudine più bassa, dove a una minore quantità di ossigeno nell’aria corrisponderà un minore effetto dei raggi UV sulla vostra pelle.
Per fare trekking è quasi sempre necessario avere un po’ di allenamento alle spalle.
Pochi percorsi, infatti, possono essere affrontati proprio da chiunque proprio perché richiedono forza e resistenza.
L’allenamento, poi, diventa ancor più fondamentale durante i mesi estivi in virtù del fatto che le elevate temperature potrebbero richiedere un maggiore sforzo per il vostro fisico rispetto ad altri periodi dell’anno.
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Quindi, ancor prima che vi cimentiate in un trekking estivo, sarebbe opportuno programmare diverse uscite a temperature atmosferiche sempre crescenti iniziando, magari, già a partire dal periodo primaverile.
In questo modo il vostro corpo si abituerà a lavorare gradualmente a certe temperature, riducendo al minimo la possibilità che insorgano spiacevoli inconvenienti che potrebbero rovinare il vostro tanto atteso trekking estivo.
_In questo articolo tutto quello che c’è da sapere sull’allenamento per il trekking
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