Trekking: 8 preziosissimi benefici per la salute fisica e mentale
Fare trekking è davvero, come si dice, "tutta salute": ne beneficia l'intero organismo, mente e corpo, tanto che diventa quasi impossibile distinguere tra psiche e materia. Ecco alcuni preziosissimi regali di benessere che le escursioni nella natura fanno a chi ama camminare sui sentieri.
Trekking nella natura: i benefici da non dimenticare
Si cammina perché ci piace e a volte neanche sappiamo perché ci piaccia.
Ci piace e tanto basta.
Questa, naturalmente,è già una buona ragione per andare per sentieri.
Tuttavia, il trekking ci dona molti più regali di quanto possiamo immaginare.
Li dona al nostro corpo e alla nostra mente, in un modo tale che mente e corpo quasi diventano un’unità inscindibile, in perfetta armonia con la natura.
Vediamo allora 8 fondamentali benefici legati al trekking che, per quanto preziosi sono, non vanno mai dimenticati.
Anzi, vanno raccontati anche a chi ha poca dimestichezza col camminare, per ricordargli che un sentiero per stare bene è sempre disponibile.
1 – Camminare riduce il rischio di osteoporosi e artrosi
Camminare può limitare i danni dell’osteoporosi e prevenirne l’insorgere.
Questo perché il trekking contribuisce ad aumentare la densità ossea e a ridurre la percentuale di calcio rilasciata, rafforzando le ossa e rendendo meno probabili le fratture.
Diverse ricerche hanno dimostrato che donne affette da osteoporosi, che camminino un’ora per 3 giorni la settimana, aumentano la densità ossea del 6 per cento in 9 mesi.
Non bisogna infatti dimenticare che anche le ossa, come i muscoli, sono tessuti viventi che si rafforzano quando facciamo esercizio.
Per questo il trekking è un’attività particolarmente indicata anche per gli anziani, che sono a maggior rischio di sviluppare patologie come l’artrosi.
Poiché gli adulti più anziani sono a maggior rischio di sviluppare queste condizioni, l’escursionismo è spesso consigliato anche a chi è più in là con gli anni.
Una recente ricerca del Baylor College of Medicine di Boston ha dimostrato ad esempio che camminare aiuta a controllare il dolore della temuta osteoartrite del ginocchio.
In questa pagina lo studio del Baylor College of Medicine
2 – Carpe diem: camminare rende felici qui e ora
Un modo per raggiungere la felicità all’istante c’è ed è camminare.
Anzi: camminare nella natura.
Tutti conosciamo la sensazione di pura serenità che proviamo quando arriviamo alla meta del nostro cammino e anche prima, durante il tragitto.
Le endorfine rilasciate durante l’attività fisica sanno far bene il loro lavoro, ma non è solo questo: l’esposizione alla luce del sole e la produzione di vitamina D sono noti per migliorare l’umore e farti sentire più felice in generale.
Arrivare a destinazione con le nostre gambe, inoltre, aumenta l’autostima.
E poi l’assenza di inquinamento, lo sguardo riposato che spazia su un panorama infinito.
Insomma, come si può non essere felici nel paradiso della natura?
3 – Una palestra nella natura per tonificare i muscoli
Andare per sentieri tonifica e rafforza i muscoli e lo fa in modo naturale, senza per forza dover passare dalla palestra.
Polpacci e cosce, come si può ben immaginare, ne beneficiano immediatamente, ma il miglioramento riguarda l’intero sistema muscolo-scheletrico, dagli addominali ai glutei.
E naturalmente, se si cammina con regolarità, questo si traduce in un’attività di prevenzione degli infortuni.
In questo articolo puoi scoprire in dettaglio i muscoli più utilizzati quando si fa trekking
4 – Meno infiammazione e sistema immunitario più forte
Camminare per sentieri induce i muscoli a produrre composti che migliorano il funzionamento del sistema immunitario e riducono l’infiammazione.
Pertanto, l’attività fisica rafforza i due processi biologici che reagiscono agli attacchi di virus e batteri.
Rafforzare il sistema immunitario non è fondamentale solo dal punto di vist delle patologie infettive.
Si è visto infatti che l’infiammazione può contribuire all’insorgere di molte altre malattie, anche serie.
Fare trekking previene quindi il rischio di infezioni da virus e batteri e quello di malattie legate all’infiammazione cronica.
5 – Fare trekking per diventare maestri di problem solving
Un blocco creativo?
Oppure, più semplicemente, c’è quel vecchio problema che non sai come risolvere?
O una questione in ufficio su cui sbatti la testa da tempo?
La scienza ha dimostrato che per trovare una soluzione creativa a un problema il modo migliore e alzarsi e camminare.
Non solo.
Camminare nella natura, quindi fare trekking, è la modalità del camminare che potenzia al massimo le capacità di risolvere un problema.
6 – Camminare per dire addio ad ansia e stress
Numerose ricerche mostrano che fare trekking, in particolare nei boschi, può determinare una significativa diminuzione dell’ormone dello stress, il cortisolo, e dell’attività nervosa simpatica, che scatena la risposta ancestrale di lotta o fuga.
In breve, tutto questo si traduce in un messaggio forte e chiaro al tuo organismo: no stress e no ansia.
7 – Camminare mantiene il cuore giovane
L’ipertensione è uno dei peggiori nemici del cuore ed è causata da un insieme di fattori legati alla salute e allo stile di vita tra cui fumo, dieta poco salutare, consumo eccessivo di alcol, obesità.
In molti casi il primo approccio per trattarla non è farmacologico, ma agisce proprio sullo stile di vita e l’attività fisica è fondamentale.
Attenzione però all’alta quota che determina un aumento della pressione.
Meglio arrivare a camminare in montagna quando, regolarizzando lo stile di vita e le abitudini alimentari, la pressione sia già sotto controllo.
In questo articolo puoi leggere nel dettaglio perché il trekking aiuta a mantenere un cuore giovane
8 – Fare trekking in gruppo aiuta a stare bene con gli altri
Si può naturalmente camminare da soli, ed è meraviglioso, ma camminare con altre persone è un’esperienza che aiuta a stare bene con se stessi e con gli altri.
I gruppi organizzati di escursionisti sono in costante aumento e presenti in tutta Italia e hanno fatto propria la ragion d’essere del trekking: esplorare la natura nel rispetto dell’ambiente e delle altre persone.
Nei gruppi si possono conoscere persone nuove con interessi simili.
I più fortunati – o secondo alcuni i più sfortunati – trovano anche moglie o marito.
A parte le battute, camminare in gruppo rafforza e consolida i rapporti di amicizia, il senso di fratellanza, la capacità di accettare i propri limiti e quelli degli altri.
E soprattutto ci ricorda quanto siamo piccoli, in rapporto alla grandezza della natura.
In questo articolo spieghiamo in dettaglio perché camminare in gruppo fa bene al corpo e alla mente
_ Leggi gli altri articoli Salute e Benessere
_ Seguici sui nostri canali social!
Instagram – Facebook – Telegram