Tutti i benefici della terapia forestale: cos’è e perché fa bene al corpo e alla mente

20 settembre 2024 - 6:14

Scopriamo i benefici della terapia forestale, un metodo naturale per migliorare salute e benessere grazie al potere rigenerante dei boschi. Camminare nel verde aiuta a recuperare l'equilibrio fisico e psicologico: il ruolo delle foreste sul benessere è stato riconosciuto anche dalle Nazioni Unite

Camminare nella natura è una vera e propria terapia

Sono ormai molti gli studi scientifici, pubblicati in prestigiose riviste, ad aver accertato che i boschi e le forestehanno degli effetti positivi sulla psiche e il corpo delle persone.

Camminare in un bosco è una vera e propria medicina preventiva, che può essere usata senza controindicazioni per combattere lo stress, l’ansia, la depressione ma anche patologie fisiche.

L’uomo è geneticamente predisposto per vivere immerso negli ambienti naturali, per questo quando si trova a contatto con boschi e foreste l’organismo trae grossi giovamenti.

È un richiamo ancestrale, abbiamo vissuto in natura per secoli, solo negli ultimi decenni ci siamo trasferiti in massa nelle città.

I benefici si riscontrano sia a livello fisiologico che psicologico, in Italia questo legame tra natura e benessere, sintetizzato nel termine terapia forestale, è stato studiato dal C.N.R. in accordo con il CAI.

Non serve troppo tempo, infatti gli effetti benefici si riscontrato anche solo dopo un’ora di cammino nella natura, purché questo tempo sia senza distrazioni e con una piena immersione nell’ambiente.

 

Camminare nei boschi senza distrazioni

L’ambiente naturale produce effetti benefici solo se sono coinvolti tutti i sensi.

Ciascuno ha il suo ruolo in questa terapia e per stimolarli durante il cammino si può praticare meditazione e mindfulness.

Il primo passo però è quello di eliminare ogni possibile fonte di distrazione, come lo smartphone o ogni altro dispositivo elettronico che sottopone a stress il nostro cervello.

Gli effetti terapeutici del bagno nella foresta si devono alla inalazione di particolari componenti organici volatili, come i monoterpeni.

Queste sostanze hanno un vero e proprio effetto medicinale sul corpo, infatti agiscono sugli stati d’ansia, sono bronco dilatatori e hanno effetti antibatterici.

È necessario anche il contatto fisico con la natura, toccare foglie, aghi, tronchi e piante è importante per entrare in connessione col bosco.

Anche la vista ha un ruolo fondamentale nel rilassamento, infatti i cromatismi della natura influiscono sul nostro cervello, provocando rilassamento e distensione.

La terapia forestale è stata indicata dalle Nazioni Unite come uno strumento fondamentale per la ripresa dopo i duri mesi della pandemia.

In Italia il Ministero per le Politiche Agricole ha indicato la terapia forestale come un servizio socio culturale nel nuovo piano per le politiche forestali del nostro paese.

Insomma una semplice camminata nei boschi, con la giusta concentrazione su quello che ci circonda, potrebbe aiutare le comunità a migliorare la qualità della vita.

Non è una scoperta degli ultimi anni, in Giappone per esempio il bagno nella foresta, detto Shinrin-yoku, è un’attività praticata da secoli e oggi prescritta dai medici nipponici per alleviare il dilagare di disturbi legati al sovraccarico di lavoro nel paese.

Un altro dei servizi ecosistemici offerti dalle foreste all’umanità, oltre al loro fondamentale ruolo nel contrasto al cambiamento climatico e perfino nella lotta alle pandemie.

Insomma tutelare l’ambiente, i boschi e le aree verdi, insieme a politiche sanitarie che promuovano stili di vita più attivi potrebbero essere la svolta per migliorare la salute pubblica.

 

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