Quali sono i muscoli più usati durante un’escursione? Scopriamolo!
Durante un'escursione sono coinvolti molti gruppi muscolari, alcuni che neanche immagineremmo: vediamo quali sono, come vengono sollecitati mentre camminiamo sui sentieri e perché è importante che siano sempre allenati
Tutti i muscoli coinvolti durante un trekking
Corpo e mente traggono giovamento dal trekking, come dimostra la scienza e come sa per esperienza chi ama camminare.
Unodei benefici maggiori del muoversi sui sentieri, o anche solo del camminare in città sul piano, consiste nel far lavorare buona parte dei gruppi muscolari.
Questo significa che, camminando, la muscolatura diventa più efficiente.
E, d’altra parte, una migliore muscolatura può ridurre il rischio di lesioni e incidenti durante un’escursione o anche banalmente mentre si va a fare shopping in centro città.
S’innesca quindi un circolo virtuoso, che aumenta il piacere della camminata e la salute di chi cammina.
Vediamo nel dettaglio quali sono i muscoli allenati e sollecitati durante il trekking e la pratica escursionistica.
1 – Quadricipiti: sempre al lavoro
Uno dei muscoli più sollecitati durante un’escursione è il quadricipite, che si trova nella parte anteriore della coscia.
Si tratta in realtà di un gruppo di muscoli che è costantemente impegnato e aiuta a mantenere l’equilibrio durante il cammino.
Inoltre, i quadricipiti aiutano il fisiologico movimento del ginocchio mentre si cammina lungo i sentieri.
In questo modo, anche le articolazioni vengono protette più efficacemente nel tempo.
2 – Muscoli posteriori della coscia
I muscoli posteriori della coscia funzionano in combinazione con i quadricipiti per aiutare a piegare o flettere il ginocchio.
Aiutano inoltre i quadricipiti quando il corpo sta facendo un movimento in avanti.
Fare escursionismo implica una sollecitazione particolarmente intensa dei muscoli posteriori della coscia, addirittura superiore a quella che si ha in altre attività fisiche come la corsa.
Per questo un buon allenamento e buon riscaldamento sono sempre un’ottima idea per un trekker.
3 – Polpacci, tra i muscoli più sollecitato
I polpacci sono costantemente attivi nelle escursioni e sperimentano frequenti cambi di intensità e di sforzo.
Ovviamente il tipo di terreno su cui si cammina è fondamentale per discriminare il tipo di sforzo e di sollecitazione.
Camminare su un terreno pianeggiante implica una sollecitazione ben minore rispetto all’escursione faticosa su dislivelli importanti e con uno zaino pesante.
Lo stretching è sempre utile alla muscolatura ed è particolarmente utile per i polpacci nel caso di escursioni impegnative.
Intervallare l’attività escursionistica con allungamenti rende più agevole l’escursione e riduce il rischio di problemi muscolari.
4 – Glutei, un sostegno per il busto
Si tratta di un gruppo di muscoli che aiuta a sostenere il busto mentre si è impegnati in tutti i tipi di attività fisiche, a partire dalla semplice camminata.
Durante un’escursione i glutei sono necessari per sostenere sia il peso corporeo che il carico dello zaino, perché sostenere il peso del corpo significa anche trovare un equilibrio con il peso a cui è sottoposta la colonna dorsale.
Si comprende quanto questa sollecitazione sia maggiore nel caso in cui la forza di gravità non ci sia amica, cioè quando il dislivello in salita sia particolarmente significativo e tanto più nel caso di sovrappeso.
Esercizi di squat possono aiutare questo distretto muscolare, ma la scelta di un itinerario con dislivello adeguato al proprio livello di allenamento e alla propria condizione fisica sono essenziali per prevenire problemi muscolari e della colonna.
5 – Muscoli dell’anca: flessibilità al lavoro
Adduttori e flessori dell’anca sono fondamentali durante le escursioni.
Devono essere flessibili e agili per aiutare a sostenere la parte bassa della schiena e i glutei, minimizzare i problemi di tensione e migliorare l’assorbimento degli urti.
Funzionano in qualche modo come una sorta di ammortizzatore naturale e sono tanto più importanti quanto più sarà sconnesso il terreno dell’escursione.
6 – Addominali, a protezione della colonna
Gli addominali forniscono supporto e forza all’intero tronco.
Durante le escursioni sono utili per mantenere la postura eretta e allo stesso tempo aiutano a sostenere il carico sulla schiena.
Come nel caso dei glutei e dei muscoli dell’anca, addominali ben allenati – senza dover necessariamente avere una “tartaruga” alla Cristiano Ronaldo – consentono di proteggere la colonna dalle sollecitazioni a cui è sottoposta durante una escursione.
7 – Il cuore: il muscolo della vita
Ebbene sì, tra i muscoli che beneficiano del trekking c’è quello che spesso dimentichiamo essere, appunto, un muscolo: il cuore.
Gli effetti benefici sull’intero sistema cardiovascolare del camminare sono ben noti e nuovi studi ne dimostrano di sempre più sorprendenti.
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