Il ruolo degli aminoacidi essenziali nel mondo dello sport e del trekking

2 dicembre 2024 - 6:51

Nel mondo dello sport è notevolmente diffuso il consumo di integratori alimentari. Non è certo una novità, tra l’altro, che sia molto popolare anche il consumo nello specifico di integratori di aminoacidi.

L’attività sportiva, a maggior ragione nel caso in cui dovesse protrarsi per alcune ore o se dovesse essere svolta in maniera concentrata e intensa, comporta la richiestaall’organismo di uno sforzo notevole, sia dal punto di vista muscolare che sotto il profilo energetico.

Se da un lato seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata è una buona base per poter affrontare questo tipo di attività sportive, d’altro canto in alcuni casi può essere necessario soddisfare un fabbisogno di aminoacidi più elevato.

Di conseguenza, è facile intuire come, in tali situazioni, si può pensare di utilizzare degli appositi prodotti che sono in grado di garantire un’aggiunta di aminoacidi per poter raggiungere la quota necessaria e fare in modo che l’organismo possa affrontare senza problemi sforzi importanti e intensi, andando al contempo a rigenerare il tessuto muscolare.

Chi è appassionato di trekking e hiking, ad esempio, spesso e volentieri ricorre proprio all’integrazione con tali prodotti, in maniera tale da migliorare effettivamente le proprie performance e la propria resistenza.

Quindi, avere a disposizione opzioni di integratori mirati per l’aumento della massa muscolare, come quelli proposti da Gensan, è essenziale per chi punta a massimizzare i propri allenamenti e risultati.

 

Aminoacidi essenziali e trekking

Gli aminoacidi corrispondono a delle molecole organiche che hanno un ruolo importante nell’impiego corretto di vitamine e minerali da parte dell’organismo, oltre ad essere le componenti fondamentali delle proteine e a prendere parte a un gran numero di funzioni vitali.

Se è vero, da un lato, che l’organismo riesce a produrre da sé buona parte degli aminoacidi di cui abbisogna, è altrettanto vero che in determinate situazioni, sia metaboliche che fisiologiche, tale fabbisogno può essere maggiore.

In ambito sportivo, una delle tipologie di aminoacidi maggiormente diffuse e utilizzate è quella degli aminoacidi ramificati, che vengono metabolizzati da parte dei muscoli e non, invece, dal fegato. In questo modo, ne trae vantaggio proprio la struttura delle fibre dei muscoli, aumentando la resistenza e riducendo l’affaticamento.

Proprio per tale ragione, gli integratori a base di BCAA sono estremamente diffusi anche tra chi pratica trekking in montagna.

 

Trekking e come alimentarsi

Non c’è dubbio che quando si parla di trekking si faccia riferimento a una delle attività sportive che comportano più fatica e sforzo fisico.

Camminare su pendii in salita, ma anche su sentieri con fondo irregolare, in alcuni casi complice un meteo non proprio favorevole, portano ad utilizzare tantissime energie, anche in base poi all’altitudine a cui ci si trova e al livello di allenamento che si è abituati a sopportare.

Di conseguenza, è fondamentale provvedere a una corretta individuazione degli alimenti che vanno consumati prima dell’attività sportiva, ma anche nel corso del trekking. S

olo in questo modo, infatti, si potrà essere effettivamente sicuri di poter contare su una sufficiente riserva energetica per portare a termine l’escursione in cui si è impegnati.

 

I migliori consigli da seguire

È facile intuire come, nel corso di un’attività di trekking, il dispendio a livello di liquidi è notevole: si parla di qualcosa come 2 litri di liquidi all’ora, che vengono persi sia a livello di sudore che di vapore acqueo.

Idratarsi, di conseguenza, è fondamentale in qualsiasi escursione in montagna. Il suggerimento migliore da seguire in tal senso è quello di bere a intervalli costanti e prima ancora di avere sete.

Tramite la sudorazione, poi, si lasciano per strada anche tanti Sali minerali, così come cloro, potassio, sodio e magnesio. La reintegrazione deve essere effettuata mangiando alimenti adatti, come nel caso della frutta secca, ma anche della verdura, piuttosto che utilizzando appositi prodotti, denominati reintegratori salini.