La neve ricopre tutto come una glassa lucente, i boschi maestosi così come la superficie gelata dei laghi, in una sinfonia di tonalità che fa desiderare di avere più termini per descrivere il colore “bianco”, che non è mai uguale; le sue gradazioni scandiscono le ore del giorno.
Il primo tratto conduce alla scoperta delle peculiarità geologiche dell’area, fra formazioni rocciose e vaste gole, sul fondo delle quali in estate scorre un torrente.
Il dirupo dell’Isokuru è il più profondo della Finlandia con i suoi 220 metri, e in alcuni tratti le pareti sono quasi perfettamente verticali: si scende sul fondo con una stretta scaletta in legno, che però la neve sempre fresca rende forse meno sicura del pendio alberato.
Arrivati in fondo, si segue una passerella in legno che accompagna all’esplorazione di rocce, cavità e formazioni idrogeologiche; una sosta è d’obbligo alla cascata ghiacciata chiamata Pyhänkasteen-lampi, un luogo sacro per i Sami il cui nome significa “sacro battesimo”, dall’atmosfera magica e potente.
Si prosegue poi fino ad un’altra scala in legno che riconduce in pochi ripidi gradini sulla sommità del piccolo monte coperto da boschi: dopo un breve tratto in cresta, si prosegue nel folto della vegetazione, incontrando qualche tipico rifugio in legno attrezzato per accendere il fuoco.
Verso il termine dell’anello, si costeggiano le piste da sci da discesa arrivando in vista del lago di Pyhä, con un panorama aperto e maestoso che è la giusta conclusione di un trekking davvero indimenticabile.
Una finestra sulla Lapponia finlandese: Il Reportage ” i colori del bianco”