Vajont: il percorso sulla diga
Questo itinerario è decisamente diverso rispetto ai classici percorsi di trekking, ed ha la funzione principale di far visitare e vedere da vicino la monumentale diga a doppioarco che il 9 ottobre del 1963 fu protagonista di una delle più grandi tragedie dell’ingegneria civile italiana.
La visita guidata può essere organizzata in gruppi rivolgendosi alla centrale elettrica di Nove (BL), in modo da essere guidati alla visita da personale ENEL che descrive gli eventi legati alla costruzione della diga e alla frana del monte Toc di quasi cinquant’anni fa.
L’attraversamento della diga avviene in totale sicurezza: l’unica parte che venne danneggiata dall’ondata del lago artificiale è la zona sommitale (meno di 1 metro sui 260 totali), che ora è stata protetta con elementi di carpenteria metallica.
Il comune di Erto e Casso ha inoltre realizzato una passerella di sicurezza in ferro, per permettere un più facile accesso allo sbarramento. Di recente creazione un sentiero interattivo denominato “Erto e i luoghi del Vajont”, che accompagna i visitatori sul territorio del Comune di Erto e Casso (PN) e i luoghi della catastrofe del Vajont: lungo il sentiero si possono incontrare alcuni pannelli segnalatori con codici riconoscibili dai cellulari con fotocamera, che permettono di ricevere informazioni aggiuntive per ogni singola area.
L’applicazione è scaricabile vicino alla Diga del Vajont, nei pressi della chiesetta commemorativa. Seguendo le indicazioni e la cartellonistica è possibile compiere un percorso più lungo che costeggia il monte Salta e conduce, in circa 2 ore e mezza di cammino, fino al Centro Visite di Erto.