Pochi itinerari riescono come questo a unire storia e natura, in una simbiosi perfetta. Un percorso che si è sviluppato naturalmente, negli anni, percorrendo il quale riusciremo a percepire il lento respiro della storia alternato a quello di una natura perfettamente preservata.
Si parte dal Passo della Cisa, in una discesa lenta e naturale che per boschi, prati, antichi borghi, ci avvicina al mare. Descrizione: si segue subito la chiara segnaletica “V.F.” salendo sulla sinistra della scalinata che conduce al Santuario della Madonna della Guardia (segnavia ‘00’).
Facendo attenzione a non mancare il bivio, si svolta dopo pochi metri a sinistra, inoltrandoci in un bosco di faggi e pini che ci porterà, in circa un’ora, al Passo del Righedo.
Dal Passo, si scende lungo la strada principale sino al primo tornate dove svoltiamo a sinistra della cabina elettrica imboccando una strada sterrata che, diventando sentiero, ci condurrà per prati al Monte Cucchero, un’altro meraviglioso punto panoramico sull’alta Valle di Magra, la Vallata di Gravagna e sullo sfondo il Groppo del Vescovo davanti alla Catena dell’Orsaro.
Si scende di nuovo tra carpini e cerri fino al piccolo abitato di Cavezzana D’Antena, svoltando dopo la prima casa (non dopo aver visitato il piazzale della chiesa a pochi passi) a sinistra. Si raggiunge così, dopo circa un’ora e mezza di cammino dal Passo del Righedo un altro piccolo villaggio, Groppoli.
Si continua la nostra discesa, trovandoci a guadare poco dopo aver attraversato la strada asfaltata il torrente Ciavasola. Qualora le condizioni non consentissero il guado, occorre seguire la strada provinciale appena incrociata, fino al paese di Molinello, tornando al nostro sentiero dopo essere risaliti fino alla frazione di Previdè.
Da Previdè (sul poggio soprastante visibili pochi ruderi del castello medioevale) attraversando il paese si prosegue per campi in parte abbandonati, per raggiungere in poco tempo la frazione di Groppodalosio Inferiore.
Si scende a destra, verso il Fiume Magra che attraverseremo sopra il bellissimo ponte ad arcata unica risalente al XIV secolo.
Si prosegue per un castagneto, per risalire, sempre in un fantastico ambiente, fino a sfiorare il paese di Casalina (notare in cima al paese, a fianco del canale detto “della Gaelsa ”, un vecchio oratorio adibito a mulino con soprastante vascone per la riserva di acqua). Si scende per un brevissimo tratto fino al cimitero, subito dopo il quale si svolta a sinistra salendo lungo una bella mulattiera sino alla frazione di Toplecca Superiore.
Dopo aver incontrato una piccola edicola in pietra, ci inoltriamo nel castagneto, salendo fino a una piccola cappella in muratura in località Crocetta.
Qui il panorama su tutta la Lunigiana è veramente spettacolare, sia nelle limpide giornate che portano l’occhio lontanissimo, quasi a cercare il mare, sia in quelle dove la nebbia bassa, sotto di noi, riempie tutte le pieghe dei rilievi.
Da qui, si inizia la discesa sino al paese di Arzengio e, incontrando lungo il percorso le stazioni della Via Crucis, si gira a sinistra del nucleo abitato attraversando poi la strada asfaltata e seguendo una mulattiera, raggiungendo così la città di Pontremoli in prossimità del vecchio ospedale (ore tre da Groppoli).
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