La Grave in the Ecrins National Park with La Meije peak. Summer in the Oisans Massif. Hautes-Alpes, Alps, France
Per chi ama i piccoli luoghi, lontani dalle città trafficate e immersi in uno scenario montano selvaggio, le Alpi francesi sono una destinazione ideale.
Non ci sono soltanto i blasonati centri del turismo alpino come Chamonix, ai piedi del Monte Bianco, o i giganteschi comprensori sciistici dell’alta Savoia.
Tanti piccoli borghi, con le loro chiesette e le piccole abitazioni in pietra, punteggiano qua e là i fianchi dei monti, impreziosendo di piccole perle d’architettura rurale anche le valli più selvagge.
In questo articolo oltrepasseremo il crinale delle Alpi per scoprire cinque tra i borghi montani più belli della Francia.
Al di là delle creste del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il borgo di Bonneval-sur-Arc sorge a 1.885 metri sul livello del mare. è circondato da grandi ghiacciai e immerso nel Parco Nazionale della Vanoise.
Le sue case con i tetti in losa grigia si raccolgono intorno al campanile della chiesa, costruita nel XVI secolo e dallo stile tipicamente savoiardo.
Una peculiarità di questo posto è che non ci sono i numeri, come capita ovunque altrove, ma sono i nomi delle varie frazioni a indicare le case.
Foto credits: Getty Images
Per la sua posizione, Bonneval ha un inverno che dura dai 6 ai 7 mesi: caratteristica che non spaventa i suoi abitanti, abituati a vedere i propri tetti ricoperti di neve.
Per questo motivo, negli anni ’70 venne sviluppata una stazione sciistica attiva tutt’ora.
Per assaggiare le bontà gastronomiche locali – legate soprattutto alla produzione del formaggio – nel centro del paese è attivo il caseificio della cooperativa di allevatori locale, dove si può provare il tipico “Bleu” di Bonneval-sur-Arc”.
A 1.450 metri d’altitudine, sulla strada del Col du Lautaret che collega Grenoble a Briançon, c’è poi il borgo di La Grave.
È un balcone che ammira la vetta della Meije, nel cuore del massiccio degli Ecrins, uno dei luoghi più amati per gli sciatori fuoripista.
Il suo centro storico si sviluppa intorno a robuste case seicentesche fatte di scisti e pietra tufica, collegate l’un l’altra da piccoli vicoletti chiamati “trabucs”.
In punta al borgo, domina la chiesa di Notre-Dame-de-l’Assomption, in stile romanico.
Molto suggestive anche le sue piccole frazioni, come les Hyères e le Chazelet, che ancora conservano gli antichi forni per il pane, le loro chiesette e gli oratori.
Gli abitanti di Saint-Veran sono molto fieri di avere il primato di comune abitato più alto d’Europa.
Un luogo che fa dell’alta quota un segno d’orgoglio, tanto da aver scelto come motto: “Il paese dove i galli beccano le stelle”.
Si erge a 2.042 metri d’altezza nel Parco Naturale Regionale del Queyras, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, e ospita anche un osservatorio astronomico a quasi 3.000 metri di quota.
Nel paese si trova ancora la suddivisione in contrade, tipica nei villaggi di montagna, ognuna dei quali dotata di una propria fontana, una croce per onorare i missionari venuti a evangelizzare queste valli remote, e il forno per il pane.
Le sue case ancora mostrano le tracce dello stile di vita ancestrale di questi territori, con le mura molto spesse, gli spazi per il foraggio e le stanze che un tempo erano condivise da uomini e animali.
È una montagna che strizza già l’occhio al mare, quella che circonda Saorge.
Questo borgo letteralmente aggrappato al fianco di un monte, si trova in Val Roya, nelle Alpi Marittime.
Dista solo pochi chilometri dalle spiagge di Menton e Ventimiglia, ma ciononostante custodisce dei caratteri tipici delle aree più impervie.
Nel suo groviglio di viuzze lastricate si percorrono antichi ponti in pietra e “Cununs”, dei passaggi voltati a forma di anfiteatro, ma saranno le sue viste panoramiche e i suoi balconi naturali a togliervi il fiato.
Tra le bellezze da ammirare passeggiando per “La Vedetta della Val Roya” – come viene soprannominato il borgo – c’è il monastero francescano con i suoi giardini e la Chiesa di San Salvatore con le sue cappelle dei Penitenti, in stile barocco.
Chiamare “borgo” Embrun è abbastanza riduttivo: questa cittadina costruita a mezza costa tra le montagne delle Alte Alpi è un centro nodale nella valle della Durance.
Si trova sulla strada che da Briançon conduce a Gap e – successivamente – a Marsiglia, e ammira dall’alto di una rocca alta 80 metri il bacino artificiale di Serre-Ponçon.
Per la sua posizione orientata verso sud, e quindi sempre illuminata dal sole, è chiamata la “Nizza delle Alpi”.
A Embrun si uniscono i caratteri dell’architettura medievale e provenzale, che si possono ammirare nelle sue piazze e nei suoi grandi giardini alberati.
È una base ideale per una vacanza all’insegna dello sport e delle attività outdoor: nell’arco di pochi chilometri si trovano splendide camminate in montagna o percorsi per la mountain bike, così come proposte per il kite surf e gli sport acquatici nel vicino lago di Serre-Ponçon.
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