Norvegia: viaggio sulla Flamsbana, una delle ferrovie più belle del mondo
Dal mare dei fiordi norvegesi ai monti in 20 chilometri: è la Flamsbana, una delle ferrovie più panoramiche e ripide d’Europa.
La Norvegia non è soltanto il paese dei fiordi. Nella piccola città costiera di Flam è possibile percorrere una delle ferrovie più ripide e spettacolari d’Europa.
Sichiama Flamsbana, e in poco più di 20 chilometri raggiunge le montagne della contea di Vestland a oltre 900 metri di quota.
Si parte affacciandosi direttamente sulle fredde acque dell’Oceano Atlantico.
Flaam non raggiunge i mille abitanti ed è posta in cima all’Aurlandsfjord, uno dei tanti rami laterali del Sognefjord, il più lungo fiordo norvegese e il secondo al mondo.
Senza dubbio il modo più suggestivo di giungere la stazione di partenza è via mare, prendendo un battello che dopo un magnifico percorso tra cascate e falesie immense, svela solo all’ultimo le case dell’abitato.
La ferrovia di Flam è considerata a buon diritto un capolavoro d’ingegneria. Il percorso che unisce Flam con Myrdal è una delle linee ferroviarie più ripide del mondo.
Il tutto senza l’uso di cremagliera, ma con soluzioni arditissime come i tunnel a spirale scavati nella roccia dentro e fuori della montagna.
Il tracciato della ferrovia
Dalla stazione di Flam, la ferrovia supera un’antica chiesa in legno del 1667, dopodiché inizia la sua salita seguendo il fiume.
Lo attraversa per tre volte, ma senza ponti: al loro posto, gli ingegneri norvegesi hanno fatto passare il corso d’acqua dentro dei tunnel; è il fiume, quindi, a passare nelle gallerie al di sotto della linea ferroviaria.
Alla stazione di Bergkvam, la vista inizia a spaziare su montagne aspre e selvagge, e sui ruscelli che corrono verso valle, mentre a Blomheller, è possibile godere dell’ultima visione panoramica sul verde ed idilliaco scenario della valle di Flam.
A Kardal, la fermata successiva, il paesaggio è diventato pienamente montano: pascoli, pendii ricoperti di boschi e cime innevate.
Ma è quando il treno esce dal tunnel di Nåli, il più lungo del percorso, che si ha la percezione netta dell’austerità del paesaggio.
Una ferrovia di montagna
Qui compaiono i quattro livelli lungo i quali il nostro treno risalirà sul fianco della montagna fino alla sua destinazione finale.
Durante quest’ultima arrampicata, i binari quasi lambiscono la cascata Kjosfossen: pochi posti al mondo permettono di osservare una cascata così imponente ad una distanza tanto ravvicinata; infine un lungo tunnel a spirale raggiunge l’altopiano di Vatnahalsen, noto centro per gli sport di montagna.
Le sue brughiere sono percorse in estate da centinaia di chilometri di sentieri e piste per biciclette e in inverno da altrettante piste da sci.
I muraglioni antineve ci annunciano che siamo arrivati a Myrdal, a quota 865, su un altro versante del selvaggio altopiano che abbiamo attraversato. Sull’altro binario, c’è già la coincidenza in attesa.
Qui, la Flamsbana si unisce alla linea che unisce le città di Oslo e Bergen, verso l’Oceano Atlantico.
Sarà sufficiente salire su un altro treno per continuare a viaggiare tra i panorami mozzafiato di questo fantastico paese.
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