Germania, i sentieri più panoramici delle Alpi Bavaresi
Vallate ricoperte di abeti, sovrastate da vette rocciose; piccoli villaggi con case di legno e pietra e sentieri immersi in una natura lussureggiante: sono i paesaggi piùtipici della Baviera, il volto alpino della Germania.
Su quell’altro lato delle Alpi, quello che guarda verso le pianure del nord, esiste una rete di sentieri escursionistici immensa e curatissima, perfetta per chi vuole esplorare in tranquillità grandi spazi aperti.
Tra le cime delle montagne e i laghi nascosti e scintillanti spuntano pittoresche cittadine piene di case a graticcio affrescate, così come gli eleganti edifici di Re Ludwig II, uno degli ultimi re di Baviera.
Partiamo quindi alla volta della regione tedesca più vicina all’Italia per immergerci nelle sue profonde vallate.
La Gola di Partnach
Iniziamo da uno dei luoghi simbolo della regione, apprezzatissimo soprattutto dagli amanti dello sci per il suo enorme e storico comprensorio: Garmisch-Partenkirchen.
A circa quattro chilometri dal centro del paese, si sviluppa una gola spettacolare, lunga 700 metri e sovrastata da dei veri e propri muri di roccia che arrivano ad elevarsi fino a 86 metri in altezza sopra le proprie teste.
Si chiama Gola di Partnach, è classificato un monumento naturale tedesco dal 1912 ed è per questo visitata da più di 200.000 persone l’anno.
Il percorso è breve e adatto veramente a tutti, ma consente di ammirare il risultato di un processo di erosione iniziato milioni di anni fa, quando l’acqua di fusione dei ghiacciai e i detriti hanno modellato queste rocce.
È sufficiente mezza giornata per l’escursione, effettuabile seguendo un percorso protetto che consente di avvicinarsi ai lati più suggestivi della gola in totale sicurezza.
È un tripudio di acqua e pietra, che in alcuni tratti diventa un cunicolo scavato direttamente nel cuore della montagna.
Usciti dalla gola – dopo una ventina di minuti circa – si possono raggiungere una lunga serie di rifugi da cui la vista si spalanca sulla valle circostante.
Uno tra i tracciati più suggestivi, è quello che conduce dalla gola alla Berggasthof Eckauer: un circuito lungo 12 km che richiede in tutto 4 ore di cammino.
Il Giro dell’Eibsee
Sempre rimanendo nella zona di Garmish, si può fare una camminata intorno all’Eibsee, un lago di montagna ai piedi della Zugspitze, la montagna più alta della Germania.
Camminare all’ombra delle cime calcaree, con i loro profili frastagliati, lo rende un percorso estremamente scenografico.
Si consiglia di partire dal paese di Grainau (a 13 km da Garmisch-Partenkirchen, poco più di 15 minuti di auto) per percorrere un itinerario ad anello, che consente di specchiarsi in acque color smeraldo e ammirare le otto isolette che emergono dal bacino.
Il periplo è lungo 7,6 km – circa due ore di cammino a passo tranquillo – ed è praticamente tutto in piano.
Sono davvero molti i punti panoramici, che consentono di scattare foto naturalistiche da diverse angolazioni.
Il lago è anche balneabile – sebbene pure in estate le sue acque rimangano molto fredde – e visitabile in canoa o con il SUP.
Speciali sono le albe e i tramonti, quando l’enrosadira dipinge di rosa i calcari dello Zugspitze.
Dal Tegernsee allo Schliersee
Spostandosi verso est si giunge al lago di Tegernsee. Qui si può fare un bel percorso di circa 5 ore che tocca ben 3 cime diverse, e conduce verso un altro lago, lo Schliersee.
Cominciando da una fitta foresta appena all’uscita della cittadina che prende il nome dal lago, si seguono i segnavia per Pfliegeleck e successivamente per la Riedersteinkapelle.
Quest’ultima è una piccola cappella che sovrasta una delle cime: la leggenda locale narra che una volta un cacciatore fu attaccato da un orso e cadde dalla falesia.
Mentre cadeva, l’uomo riuscì a sparare all’orso e a sopravvivere atterrando proprio sul suo corpo. In segno di gratitudine per essere rimasto in vita, il cacciatore costruì una cappella in cima alla montagna.
Le viste dai punti più alti sono spettacolari, e spaziano su entrambi i laghi. Una volta finita la traversata, si può riprendere direttamente un treno da Schliersee per ritornare a Monaco di Baviera o al punto di partenza.
Escursione al Nido dell’aquila, il rifugio segreto di Hitler
A Berchtesgaden, in un’area nell’estremo sud-est della Germania, quasi completamente circondata dall’Austria, su un roccione solitario negli anni ’30 Hitler costruì un rifugio per accogliere ospiti di alto rango.
Il Nido dell’Aquila (o Kehlsteinhaus), come venne soprannominto, è uno dei luoghi più singolari per le escursioni nelle Alpi bavaresi.
Il sentiero è lungo ma non particolarmente impegnativo, e una volta giunti in vetta gli escursionisti possono godere di una vista panoramica sul parco nazionale di Berchtesgaden, sul lago di Königsee e sulle montagne circostanti.
Non da ultimo, il museo che oggi si trova in cima alla montagna, consente di scoprire la storia della Germania all’epoca del Terzo Reich.
Il punto di partenza migliore è la Dokumentation Obersalzburg. Da lì basta seguire le indicazioni per Kehlsteinhaus.
Il percorso è semi-ombreggiato, ma piuttosto ripido. Per la maggior parte del percorso si può vedere il dirupo con il rifugio del dittatore: questo non lo rende più semplice, ma la progressione è veloce.
Il percorso porta gli escursionisti a una fermata dell’autobus a circa 130 metri sotto il rifugio. Da lì si può scegliere se continuare a camminare per altri 45 minuti o prendere direttamente l’ascensore costruito nel complesso museale.
Camminare intorno al Castello di Neuschwanstein
È il castello delle fiabe come tutti se lo immaginano: il castello di Neuschwanstein è probabilmente il simbolo più famoso di tutta la Baviera.
Fu costruito dal re Ludwig II, che divenne famoso per aver dilapidato tutto il budget del suo regno per costruire i castelli che immaginava nei suoi sogni.
Quello di Neuschwanstein, abbarbicato su uno sperone di roccia, ispirò Walt Disney per disegnare il castello delle principesse che tutti conosciamo.
A due passi dal villaggio di Schwangau, dove si accalcano migliaia di turisti, parte un sentiero escursionistico che parte proprio dal lato destro del castello.
Il percorso conduce presto al ponte di Maria (Marienbrucke), una spettacolare passerella in ferro battuto costruita su un dirupo, da cui si spalanca una vista laterale da favola sul grande edificio.
L’escursione prosegue poi verso la cima di una montagna chiamata Tegelberg, da cui è possibile ritornare al punto d’inizio disegnando un percorso ad anello di 7 ore circa.
Lungo il cammino, non sarà troppo difficile vedere la fauna selvatica, soprattutto i cervi, che si aggirano indisturbati per i ripidi pendii.
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