Spagna, Sentiero della Libertà: in cammino lungo le orme di chi scappava dalla guerra

Hanno scalato le montagne per sfuggire ai nazisti. Ora i loro pronipoti stanno facendo lo stesso viaggio sulle montagne tra Francia e Spagna. Il Sentiero della Libertà, sui Pirenei, ripercorre le orme dei soldati inglesi e americani in fuga dalla Francia occupata. Un sentiero carico di storie di resistenza e speranza

18 luglio 2023 - 14:10

Oltre i crinali delle montagne, superato il confine, si trovava la terra promessa, la neutra Spagna: un rifugio, una seconda opportunità, la speranza per un futuro migliore.

Dietro di loro, c’era invece la Francia occupata dai nazisti, un destino di sicura prigionia o, addirittura, morte.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, centinaia di migliaia di combattenti della resistenza, civili, ebrei, soldati alleati e prigionieri di guerra evasi cercarono di sfuggire dalla persecuzione nazista camminando su un difficile percorso attraverso i Pirenei.

Per molti, percorrere i sentieri attraverso le rocce e le nevi delle montagne che segnano il confine tra Spagna e Francia, rappresentava l’ultimo tratto di un lungo e rischioso viaggio attraverso l’Europa.

Un lungo cammino attraverso nazioni in guerra, nascosti dalle forze militari tedesche, dalla polizia segreta Gestapo e dalle forze paramilitari SS.

Questo mese, il sentiero che ha inizio nei Pirenei dell’Ariege, in Francia, è stato nuovamente percorso da 87 persone che si sono incamminate dalla Francia alla Spagna, proprio per ripercorrere le orme del passato.

Tra questi viandanti c’erano anche molti discendenti di coloro che attraversarono queste montagne in fuga dalla furia nazista, che hanno deciso di onorare così la memoria dei loro parenti.

Il percorso è stato soprannominato “Sentiero della Libertà” ed è un itinerario che supera le creste dei Pirenei, attraversando anche, nell’ultimo tratto della salita, un ghiacciaio.

Questo appuntamento annuale è una sorta di pellegrinaggio della memoria, come lo definisce l’inglese Paul Williams, guida montana e custode della storia locale.

 

Comunione con il passato

Questo sentiero della libertà è stato formalmente riconosciuto nel 1994, con decreto del presidente delle repubblica francese, come percorso di interesse storico e culturale per commemorare il 50° anniversario dello sbarco in Normandia che segnò l’inizio della liberazione della Francia.

Questo trekking ha lo scopo di preservare il ricordo di tutti coloro che fuggirono in Spagna durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tra gli escursionisti che hanno camminato su questo percorso c’è anche Luke Janiszewski, un ragazzo di 25 anni della zona di Baltimora, discendente di un soldato americano sbarcato in Normandia.

Intervistato dalla Cnn il ragazza ha dichiarato: “Non avevo i nazisti alle calcagna, non stavo scalando per la mia vita, ma mentre camminavo ripensavo al mio bisnonno che ha fatto questo percorso, senza cibo, in cerca della salvezza”.

Il bisnonno era un soldato americano che è riuscito a fuggire dalla prigionia dei tedeschi e a raggiungere la Spagna per poi tornare in Inghilterra”.

Il tenente Richard Christenson, pilota di un B-17, fu abbattuto sopra la Francia settentrionale e trasportato oltre i Pirenei mentre la guerra era ancora in corso.

Grazie a questo percorso di salvezza il tenente riuscì a tornare a casa per vivere il resto dei suoi giorni con Ruth, sua moglie.

Negli anni successivi sua figlia Kathryn, 81 anni, ha scritto un libro che racconta la fuga del padre e i nipoti Marie, 52, e Tim, 54, si sono uniti ai pronipoti Luke e Jake per percorrere il sentiero nel 2018, in occasione del 25° anniversario.

Alla Cnn la nipote del soldato americano ha dichiarato che venire in Europa per ripercorrere i passi del nonno è stata una grandissima emozione.

“Ho sentito una sorta di comunione con lui, sai?” ricorda il pronipote Luke, che non ha mai conosciuto il suo bisnonno.

Ricongiungere la memoria del passato con il presente è uno degli obiettivi principali di questo Sentiero della Libertà.

Durante una cena fatta prima di iniziare il cammino, i Janiszewski incontrarono i discendenti della famiglia locale che salvò il tenente Christenson.

Sedendosi con loro, Tim rifletteva su come questo dramma umano ha unito tra loro popoli diversi e persone con origini molto lontane.

 

Storie e memoria di eroi del posto

Il confine tra Francia e Spagna nei Pirenei è stato utilizzato da migliaia di persone in fuga dalla persecuzione, per scappare dalla Francia.

Ogni secondo fine settimana di luglio, su questo itinerario si organizza una camminata di gruppo per celebrare il ricordo delle persone che sono fuggite dalla guerra.

Quest’anno la camminata è stata dedicata, in particolare, a Paul Broué, un membro della resistenza francese e uno dei fondatori dell’Associazione Sentiero della Libertà.

Nato il 9 luglio 1923, effettuò la sua fuga attraverso i Pirenei nel luglio del 1944. Se non fosse morto nel 2020, quest’anno avrebbe compiuto 100 anni.

Broué era la perfetta incarnazione delle storie locali del periodo di guerra.

Storie di uomini, montanari ma anche le famiglie che aiutarono i fuggiaschi, nascondendoli e sfamandoli, permettendo loro di scappare dalla morte, proprio come era accaduto al tenente  Christenson.

Secondo Guy Seris, colonnello francese in pensione, circa il 50% degli prigionieri britannici e americani scappati dalla prigionia nazista passarono attraverso queste montagne per conquistare la libertà.

Seris vive a Seix, una cittadina nelle boscose montagne pirenaiche, che è la prima tappa del cammino.

L’associazione di cui è presidente, la FTA, organizza un cammino in 4 tappe lungo il Sentiero della Pace.

Ogni anno, in occasione delle commemorazioni, il Sindaco del paese organizza una cena “vin d’honneur” per celebrare l’occasione.

“La città e la gente di Seix lo vedono come un onore, visto il ruolo che questo Comune ha svolto durante la guerra” ha detto dichiarato Seris alla CNN.

Quest’anno, nei suoi discorsi ai partecipanti, Seris ha onorato Broué per la sua la sua determinazione e il suo coraggio nella resistenza contro gli invasori.

“Il suo spirito vive nel Sentiero della Libertà,” ha detto l’ex colonnello.

Tra le persone, i rifugi e i borghi lungo il percorso del Sentiero della Libertà, si nascondono storie e testimonianze di quanti sono passati tra queste valli in cerca della libertà

Nel rifugio di Aunac, Jean-Bernard Guilhaumon, un ex sindaco e membro della resistenza, ha costruito una piccola collezione di cimeli della guerra, tra cui una targa dedicata ai fuggitivi che “hanno attraversato i Pirenei in cammino verso la libertà.”

Molti rifugi lungo il sentiero sono dedicati a coloro che hanno rischiato e, in molti casi, perso la loro vita per portare i americani e inglesi in sicurezza oltre il confine.

 

Luoghi densi di ricordi

Per molti dei partecipanti al Sentiero della Libertà, il trekking non è solo un’esperienza fisica, ma soprattutto un’esperienza emotiva.

Nel 2015, durante una delle prime visite al Sentiero della Libertà, il pronipote di Christenson, Luke, ha avuto l’opportunità di visitare la casa in cui suo bisnonno era stato nascosto durante la fuga.

“Ho potuto entrare nella stanza dove aveva dormito,” ha raccontato Luke alla Cnn. “Mi sono fermato lì, sulla soglia di quella stanzetta e ho detto, ‘Ciao, bisnonno.'”

Lo spirito del Sentiero della Libertà continua a catturare l’immaginazione delle persone in tutto il mondo, spingendole a onorare e preservare l’eredità di coloro che l’hanno percorso.

 

 

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