Fotoreportage in Sri Lanka: una terra unica, regno della biodiversità

Lo Sri Lanka custodisce un ambiente unico e selvaggio, regno della biodiversità. Un universo da scoprire, come ha fatto Massimo Piacentino in questo fotoreportage nel cuore della natura di questo autentico paradiso naturalistico

20 febbraio 2024 - 17:50

Lo splendore di certe isole che ti si incorniciano negli occhi e ti innamorano ogni volta che le vedi (Fabrizio Caramagna)

Lo Sri Lanka è noto per la sua significativa biodiversità dovuta a una combinazione di fattori geografici e climatici.

Sono numerosi i motivi principali per cui in Sri Lanka possiamo trovare una straordinaria varietà di piante e specie animali va ricordato.

Intanto la posizione geografica: lo Sri Lanka è una nazione insulare situata nell’Oceano Indiano, appena a sud India.

 

Aninga asiatica (Anhinga melanogaster), Yala National Park
Questo meraviglioso e affascinante parco, fino a qualche decennio fa una riserva di caccia, dichiarata zona protetta nel 1938, racchiude in una superficie di 1.500 kmq diversi tipi di Habitat: savane alternate a giungla tropicale e un lungo tratto di costa dove ci sono delle lagune salmastre. I sentieri in terra rossa e sabbia, ed i grandi animali che si possono trovare al suo interno ricordano al visitatore tratti dell’affascinante continente Africano

Il suo isolamento dal subcontinente indiano e dalle altre masse continentali ha permesso evoluzione di specie uniche e diverse nel corso di milioni di anni; questo isolamento ha favorito l’evoluzione di straordinari endemismi: molte specie trovate nello Sri Lanka non si trovano da nessun’altra parte nel mondo.

Lo Sri Lanka ha inoltre una vasta gamma di zone climatiche, comprese le foreste pluviali tropicali, savane, pianure aride, altopiani e regioni costiere: diversi climi che forniscono diversi habitat per la prosperità di varie specie.

Ad esempio, gli altopiani centrali dello Sri Lanka hanno a clima più fresco, che ospita foreste montane uniche e specie adattate ad un clima con temperature più fresche.

Leopardo dello Sri Lanka(Panthera pardus kotiya), Yala National Park
Il leopardo dello Sri Lanka è una delle nove sottospecie conosciute di leopardo, endemico di quest’isola, La sopravvivenza del leopardo dello Sri Lanka è stata messa a dura prova a causa del bracconaggio, della distruzione dell’habitat e della persecuzione subita.
Ma nonostante queste minacce, quest’animale è altamente adattabile ed è in grado di vivere nelle strette vicinanze degli insediamenti umani; vederlo libero in natura è emozione pura!

La diversa topografia dell’isola, che comprende montagne, altipiani, valli e aree costiere, fornisce varie nicchie e microclimi per diverse specie; questa diversità di paesaggi contribuisce alla biodiversità unica.

Anche il terreno ricco e l’acqua abbondante svolgono un ruolo importante.

Sri Lanka ha terreni fertili e abbondanti precipitazioni, soprattutto durante le stagioni dei monsoni; ciò favorisce la crescita di diverse specie di piante, che a loro volta sostengono una vasta gamma di animali.

Bufalo asiatico (Bubalus arnee), Yala national Park
Lo Sri Lanka, conosciuto dai navigatori come Ceylon, ha un nome che in singalese significa «isola risplendente», un nome musicale che evoca ricchezza di paesaggi, tutti differenti e tutti estremamente affascinanti, imponenti resti di antiche civiltà, templi buddisti, giungle da scoprire popolate da elefanti, retaggi coloniali presenti nell’architettura e coltivazioni di apprezzate varietà di tè, il suo prodotto più famoso.

I numerosi fiumi, laghi e zone umide dell’isola ne migliorano ulteriormente le caratteristiche biodiversità.

Lo Sri Lanka ha istituito una vasta rete di aree protette: parchi, riserve naturali e riserve forestali.

Queste aree protette fungono da rifugi vitali per una vasta gamma di specie vegetali e animali, aiutano a conservare la biodiversità dell’isola e forniscono opportunità per la ricerca e l’ecoturismo.

 

Sri Lanka, paradiso di biodiversità

Il paese  è considerato uno degli hotspot della biodiversità a livello mondiale; vi sono regioni con livelli eccezionalmente elevati di diversità delle specie che, purtroppo, sono minacciate dalle attività antropiche.

Questo riconoscimento ha portato a maggiori sforzi per preservare la biodiversità del paese.

Macaco dal berretto (Macaca sinica), Yala National Park
Pur essendo una isola non molto grande, lo Sri Lanka, situato nel cuore dell’Oceano Indiano, concentra in sé tutti gli aspetti paesaggistici e culturali che maggiormente caratterizzano il continente asiatico; non a caso diverse guide “titolate” l’hann inserita ai primi posti della classifica dei luoghi da visitare.

Nonostante le sue dimensioni relativamente piccole, lo Sri Lanka ospita una notevole varietà di fauna selvatica, inclusi elefanti, leopardi, varie specie di primati, una vasta gamma di avifauna e
numerose specie vegetali.

Lo Sri Lanka ospita un notevole numero di specie endemiche, sia vegetali che animali: uccelli, mammiferi, rettili, anfibi e farfalle, rendendo questo paese un paradiso per gli appassionati di fauna selvatica che desiderano osservare specie uniche e rare.

Il numero di specie di uccelli censite nell’isola è di 492, di cui 219 nidificanti e ben 34 specie endemiche.

Birdlife International riconosce lo Sri Lanka come una delle aree di importanza mondiale per gli endemismi ornitologici anche se la situazione ambientale, nel corso degli ultimi anni e decisamente peggiorata.

Pavone indiano (Pavo cristatus), Wilpattu National Park
Il viaggio in Sri Lanka è stato una totale evasione dalla realtà.
Lago, mare, montagna, stupore. Continuo stupore; lo stupore che suscitano quei luoghi da cui non ti aspetti nulla perché in pochi li hanno visitati e dunque in pochi ne decantano le bellezze.

Molti degli endemismi possono essere osservati nei principali 4 parchi nazionali dello Sri Lanka, tra cui la foresta pluviale di Kithulgala Makandawa la foresta pluviale di Sinharaja, il parco nazionale di Udawalawa e foresta nebbiosa delle pianure di Horton.

Tuttavia, come molti altri hotspot di biodiversità, gli ecosistemi naturali dello Sri Lanka sono minacciati dalla distruzione degli habitat, dalla deforestazione, dall’urbanizzazione selvaggia ed altre attività umane.

É evidente mai come ora, come gli sforzi di conservazione siano fondamentali per proteggere e sostenere la ricca biodiversità dell’isola per le generazioni future.

 

Quando andare

Il clima nello Sri Lanka è dettato da due stagioni monsoniche che portano pioggia sulle coste occidentali e sud-occidentali da maggio a settembre e sulla la costa orientale e la regione settentrionale tra ottobre e febbraio.

Il resto dell’anno è soleggiato e secco e le temperature sono costanti tutto l’anno, con le regioni costiere che godono di temperature medie di 25 – 30°C e gli altopiani di 15 – 18°C in media.

Nonostante un po’ di imprevedibilità dovuta al cambiamento climatico, Il periodo migliore dell’anno consigliato per viaggiare è tra novembre e aprile.

Da non dimenticare il visto governativo necessario per l’ingresso, si può fare online sul sito web 

Per il reportage mi sono affidato all’esperienza di Jith e Dammika che ringrazio per la professionalità www.walkwithjith.com

 

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