Lonely vintage bicycle on the tropical sandy beach by a palm tree with sky and calm sea at background.
Oltre 150 atolli granitici nell’Oceano Indiano, a sud della linea equatoriale, le Isole Seychelles sono considerate una delle più belle mete esistenti per gli appassionati del mondo marino.
Fino a pochi anni fa dedicate ad un turismo di èlite, oggi sono nel carnet di viaggio di tanti giramondo.
Le forme metafisiche delle rocce granitiche, rendono davvero suggestivi i perimetri e i profili delle isole del bellissimo arcipelago tropicale delle Seychelles, da sempre uno dei più fotografati.
Ph.: Gettyimages/Gabriele Maltinti
Fondali cristallini adatti a tutti, da chi utilizza la maschera solo in superficie a chi si immerge con le bombole, pesca d’altura, numerose escursioni vicino al pelo dell’acqua, anse immobili ed altre dove gli appassionati della tavola da surf hanno di che divertirsi.
Ma, fattore ancor più importante e fortunatamente rimasto invariato nel tempo, è la dimensione del tutto lontana dalla folla dell’arcipelago.
E la presenza di un paesaggio che da solo è il vero valore aggiunto di una vacanza alle Seychelles, anche per quella percentuale di visitatori che, da un viaggio, cerca qualcosa di più completo, di più movimentato, di più coinvolgente.
Accoglienti guesthouses e deliziosi ristoranti a prezzi contenuti hanno avuto, negli ultimi anni, un incremento tale da rendere questa destinazione decisamente più appetibile delle corrispettive caraibiche, in particolar modo se si considerano anche le ottime tariffe dei voli diretti Air Seychelles.
Si viaggia soprattutto per vedere, ma restando sdraiati al sole si vede poco, e le Seychelles, credetemi, hanno davvero molto da offrire.
Si comincia proprio da quelle spiagge di cui non parla nessuno, da raggiungere con un poco di movimento.
Per arrivare a quei sentieri nella foresta alla ricerca di piante e fiori che troviamo aggrappate a bastionate rocciose da cui si godono spettacolari panorami.
O quei tracciati appesi tra mare e roccia, che tagliano i fianchi delle montagne proprio come una passeggiata mediterranea da una caletta all’altra.
Tutto questo restando nella sola isola madre di Mahé che, già da sola può valere il viaggio, anche se non molto adatta all’utilizzo della bicicletta, che invece trova la massima espressione nelle attigue sorelle minori di Praslin e La Digue.
La rete dei trasporti pubblici è un fiore all’occhiello di Mahé e Praslin: dalle cinque del mattino a mezzanotte, si arriva ovunque, anche alla partenza di qualsiasi percorso pedestre.
Cartelli segnaletici con il nome del sentiero e pittogrammi gialli guidano gli escursionisti lungo il percorso, mentre gazebo in legno per i momenti di sosta e per rilassarsi ai punti panoramici degli arrivi, completano l’opera.
Ph.: Gettyimages/Zhanna Muzalevskaia
Si tratta di passeggiate particolarmente semplici e accessibili, nominate su tutte le carte: Glacis, Anse Major, Mare aux Cochons, Trois Freres, Casse Dent, Morne Blanc, La Reserve.
Niente di troppo impegnativo, ma da affrontare adeguatamente equipaggiati e provvisti di acqua.
Pronti per una piccola escursione alla scoperta di un territorio nuovo, salendo in quota per la semplice curiosità di vedere dall’alto i riflessi del mare e vivere la piacevole sensazione di trovarsi soli nella natura.
Ebbene, una mezza giornata di cammino sulle montagne di Mahé, riconsegnerà gli escursionisti alla spiaggia sottostante, molto più appagati di quanto non si possa immaginare.
Magari, al rientro a casa, il segno dell’abbronzatura sulla pelle di chi avrà percorso i sentieri delle isole sarà un po’ meno uniforme di quello dei bagnanti tradizionali, ma il segno lasciato nei ricordi e nello spirito sarà indubbiamente più ricco.
Partenza all’Hotel Le Duc, che affitta ottime mountain bike, perfette per il tratto sterrato.
Si percorre la litoranea per 4 km fino al bivio di Coco Rouge per la Valle de Mai, dove una salita di 2 chilometri porta all’entrata della riserva omonima, che consiglio di visitare.
Ph.: Gettyimages/Ralph Blankart
Duecento metri prima, sulla sinistra, c’è il cartello che indica il sentiero di Glacis Noire, 1,4 chilometri di escursione che conducono ad una torre panoramica.
Si ridiscende quindi al bivio e si svolta a destra per meno di 1 km ed all’imbarcadero di St. Anne si gira a destra e si superano in 1 km. tre piccole salite ripide tra il 20 ed il 25 %, cortissime, rimanendo quasi senza fiato, per rilassarsi a Pointe Cocos, dove in pianura, si giunge a Anse Kerlan in 12 chilometri. A questo punto si presentano due varianti.
È possibile proseguire fino al cancello del lussuosissimo “Constance Lemuria”, comunicando ai guardiani di essere diretti ad Anse Georgette, indicata da cartelli lungo le stradine che tagliano il campo da golf, spiaggia nascosta e bellissima, posto ideale per una sosta, dove giovani del posto cucinano economici ed ottimi pesci alla griglia e ritornare dunque a ritroso ad Anse Kerlan per seguire la seconda variante.
Svoltare subito a destra ed inerpicarsi inizialmente su asfalto continuando per una ripida sterrata per poche centinaia di metri giungendo ad un pianoro con splendida vista su Anse Lazio.
Scendere successivamente ad una casa colonica posta su di un poggio dove la sterrata prosegue sulla destra diventando sentiero, a tratti tecnico ma sempre evidente e mai pericoloso, che in breve porta all’inizio della lunga lingua di sabbia di Anse Lazio, annoverata tra le dieci spiagge più belle del mondo.
In fondo all’arenile, a destra, si sale un impegnativo strappo in salita su cementata di circa duecento metri, si scende all’abitato di Anse Boudin.
Continuando sulla litoranea, doppiando le fotogeniche Anse Boudin caratterizzate da belle formazioni granitiche e da un originale tombolo di sabbia, si chiude il circuito ad Anse Possession, arrivando al punto di partenza, dopo ulteriori 7 chilometri.
Località di partenza e arrivo Hotel Le Duc di Anse Volbert, noleggio bici
Difficoltà Facile
Dislivello + – 400 metri circa
Lunghezza del percorso 32 chilometri circa
Si parte dall’ Hotel Chèz Marston, dirimpetto è collocato il noleggio bici.
Un’idea può essere iniziare con una pedalata fino ad Anse Fourmis, capolinea della costa est, a circa 4 chilometri.
Ph.: Gettyimages/Logray-2008
Ritornando al punto di partenza, prendere la strada per l’interno e, all’hotel Chateau St. Cloud lasciare le bici, scegliendo la ripida strada a sinistra che continua per sentiero ed in mezz’ora porta sulla sommità dell’isola, da dove si gode di un bel panorama.
Ritornati alle bici, si continua fino a Grand Anse, si prende il sentiero a sinistra che in breve porta alle isolate baie di Petit Anse ed Anse Cocos.
Rientrati al bivio, si gira a sinistra, e al fondo della strada si entra nel Parco Union Estate, dove si possono ammirare delle tartarughe giganti e ammirare il tramonto ad Anse Source d’ Argent, una delle spiagge-cartolina delle Seychelles.
Dal Parco si gira a sinistra e si torna al punto di partenza.
Località di partenza e arrivo Hotel Chez Marston, noleggio bici
Dislivello trascurabile 250 metri la salita a piedi alla sommità dell’isola
Lunghezza del percorso 15 chilometri circa
Prendere il bus n.32 per Le Niol, al capolinea individuare il cartello.
Salire ammirando il panorama su Beau Vallon, dunque entrare nella foresta dove inizia una strada lastricata.
Ph.: Gettyimages/lucky-photographer
Continuando a salire sulla stessa si passa una radura, un paio di laghetti, con cascatella e si giunge al gazebo di Mare aux Cochons, mentre girando a destra (opzione doppia) si scende alle case di Danzil dove girando a sinistra, cartello, si percorre una bellissima balconata tra rocce e mare fino alla baia di Anse Major.
Si ritorna a Danzil dove c’è il capolinea del bus n.21.
Località di partenza Le Niol – strada Beau Vallon-Victoria
Località di arrivo Danzil – costa Nord-Ovest
Difficoltà Facile, portare molta acqua
Dislivello + – 250 metri
Lunghezza del percorso 6 chilometri
AVVERTENZA
Gli itinerari cambiano così come le modalità di accesso al paese.
Raccomandiamo quindi a tutti di chiedere informazioni agli uffici turistici locali riguardo la percorribilità in bicicletta degli itinerari e lo stato delle strade.
In questa pagina potete trovare tutti i contatti dell’Ufficio turistico di Mahé
Per quanto riguarda l’accesso alle Seychelles occorre una Travel Authorization che deve essere richiesta su questa pagina
Il sito ufficiale del Turismo è ricco di informazioni sulle isole per organizzare il viaggio
Quando andare I mesi meno piovosi sono aprile e maggio ed ottobre e novembre, ma tutto l’arco dell’anno permette buoni soggiorni.
Cosa portare Abbigliamento comune estivo ed abbigliamento sportivo estivo. Per le escursioni sono utili anche i sandali da trekker.