5 borghi toscani da visitare assolutamente in autunno

L'autunno è il momento ideale per riscoprire la Toscana sotto una nuova luce. Con paesaggi mozzafiato, sapori di stagione e borghi storici da esplorare, ti presentiamo cinque destinazioni imperdibili per il tuo prossimo viaggio autunnale

31 ottobre 2024 - 15:12

Perché visitare la toscana in autunno

I mesi d’autunno sono probabilmente il momento migliore per riscoprire la Toscana sotto una nuova luce.

Il clima, infatti, si mantiene ancora mite, il profumo di castagne comincia a farsi sentire nell’aria, e la stagione della vendemmia è nel pieno del suo corso.

L’arrivo di ottobre e novembre porta con sé l’atmosfera ideale per visitare le tante chiese e i musei toscani, mangiare le specialità di stagione, e passeggiare per i vicoli acciottolati dei suoi meravigliosi borghi collinari.

Così come non potrete non godervi gli spettacolari paesaggi campagnoli tinti dalle sfumature autunnali.

Insomma, colori caldi, paesaggi incantevoli, capolavori d’arte e ottimo cibo rendono il binomio tra Toscana e autunno un’occasione ideale per una piccola gita fuori porta lontano dal caos estivo e dal turismo di massa.

Ecco di seguito una piccola selezione di borghi storici e affascinanti che meritano una visita in questo periodo dell’anno.

 

1- San Quirico d’Orcia: il borgo etrusco nel cuore della Val D’Orcia

Proprio nel cuore della Val d’Orcia, adagiato su colli sinuosi, c’è un borgo molto antico di probabile origine etrusca, immerso in un paesaggio fatto di oliveti, vigneti e boschi di querce.

Si tratta di San Quirico d’Orcia (SI), un borgo capace di offrire degli scenari incantati che rappresentano al meglio la Toscana nell’immaginario comune.

È uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita che regala scorci indimenticabili in qualsiasi stagione dell’anno, specialmente in autunno quando le campagne si colorano di toni caldi e vengono ricoperte da suggestivi coltri di nebbia.

Tra le architetture da visitare nel borgo c’è sicuramente la Cappella della Madonna di Vitaleta, ma anche la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, situata appena fuori le cinta murarie della città, un edificio romanico le cui prime notizie risalgono addirittura all’VIII secolo.

Giusto al fianco della Collegiata si trova anche Palazzo Chigi, l’edificio che oggi ospita il comune della cittadina. Continuando lungo Via Dante Alighieri, si arriva a Piazza della Libertà, il cuore di San Quirico.

Lì vale la pena di visitare la Chiesa di San Francesco, denominata anche “Chiesa della Madonna”, caratterizzata da vari elementi gotici, al cui interno si può ammirare una bellissima Vergine attribuita ad Andrea della Robbia.

Una nota caratterizzante nella storia e, in parte, nell’aspetto odierno del paese, è il fatto di sorgere lungo il tracciato della Via Francigena.

Nel dettaglio, il borgo è attraversato dalla tappa 35 che da Ponte d’Arbia arriva fino a San Quirico, e dalla tappa 36 che da San Quirico conduce a Radicofani.

L’importanza nelle vicende del paese è testimoniata anche dalla presenza dell’Ospedale della Scala, dove veniva offerta ospitalità ai pellegrini in viaggio.

Meritano poi una visita gli Horti Leonini, un tipico giardino rinascimentale all’italiana che circonda la Chiesa di Santa Maria Assunta, che venne disegnato intorno al 1540 da Diomede Leoni.

Proprio all’interno degli Horti Leonini, da luglio a novembre, viene organizzata una mostra internazionale di scultura contemporanea chiamata Forma nel Verde.

 

2- Poppi: un’icona del Casentino

Poppi (AR) è inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia e la sua storia, come quella dell’intera zona, è legata in maniera indissolubile alla famiglia dei Conti Guidi.

Questi ultimi, infatti, costruirono castelli oltre che nel loro paese natìo, anche a Romena, Porciano, Montemignaio e Castel San Niccolò.

Proprio il Castello di Poppi, un’icona del Casentino, si erge maestoso sul borgo e sovrasta la Piana di Campaldino, teatro della storica battaglia di Campaldino, combattuta l’11 giugno del 1289 tra le fazioni dei guelfi e ghibellini di Arezzo e Firenze.

Inoltre, si dice che Arnolfo di Cambio abbia utilizzato questo castello come modello per progettare la torre del più famoso Palazzo Vecchio, a Firenze.

Poppi è anche la base ideale per visitare il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, tra i luoghi naturalistici italiani che, in autunno, è capace di offrire un foliage davvero spettacolare.

Il parco è il luogo perfetto per praticare anche il “forest bathing”, una pratica di immersione tra i boschi secolari finalizzata a combattere lo stress e le preoccupazioni.

Gli itinerari si snodano tra sentieri e faggete vetuste fino all’insediamento monastico e all’eremo di Camaldoli, sito proprio nel cuore della foresta secolare.

_Potete trovare maggiori dettagli sui luoghi da visitare, sui prodotti tipici e sugli eventi in programma sulla pagina VisitTuscany

 

3- Borgo San Lorenzo: alla scoperta della Val di Sieve

Nel cuore del Mugello, a pochi chilometri da Firenze, c’è Borgo San Lorenzo (FI): una cittadina ricca di storia collocata tra il verde delle colline, gli alti cipressi e le ville medicee.

Si tratta di uno dei centri più noti della Val di Sieve, da visitare se si è appassionati di arte e buon cibo: i tortelli di patate sono una delle specialità della zona.

Il borgo si affermò come centro principale del Mugello ospitando, nel 1913, la prima Esposizione Agricola Industriale Mugellana e della Val di Sieve.

Pochi anni dopo, nel 1919, venne pesantemente danneggiato dal terremoto che colpì tutta la zona.

Questa è anche la terra di grandi artisti fiorentini, in particolare Giotto, al quale è attribuita la Madonna nascosta nell’antica Pieve risalente al X secolo, ma anche Beato Angelico e Benvenuto Cellini.

Nelle frazioni intorno al borgo, inoltre, da fine ottobre a inizio dicembre si tengono solitamente sagre dedicate alla polenta e alle castagne.

_Potete trovare maggiori dettagli sui dintorni del borgo, sugli eventi in programma e le specialità culinarie sulla pagina VisitTuscany 

 4- Cortona: il gioiello in pietra della Valdichiana

Cortona (AR) è un piccolo borgo posta sul rilievo montuoso della Valdichiana. In passato fu un importantissimo centro etrusco tanto che la presenza di questo popolo è ancora ben visibile: a circondare il paese, infatti, ci sono ben 2 Km di mura risalenti al V secolo a.C.

Il nome di Cortona, appunto, deriva da un termine etrusco, ovvero “Curtun”: la prova è un’iscrizione votiva in bronzo del III secolo a.C., rinvenuta proprio nella città.

Oggi il borgo è meta di turisti provenienti da tutto il mondo, spinti dalla ricerca di quell’atmosfera rilassante che si respira tra le pagine del romanzo “Under the Tuscan sun” scritto dall’autrice e poetessa Frances Mayes.

Si tratta di un borgo molto pittoresco per via della sua architettura tipicamente medievale, fatta di antichi palazzi, vicoli stretti e acciottolati, piccole botteghe artigiane e tipiche trattorie toscane.

Cortona è decisamente un gioiello in pietra ricco di luoghi da visitare: basti pensare alla cattedrale, al Santuario della Madonna delle Grazie al Calcinaio appena fuori dal centro, e al Museo Diocesano.

Ma anche al MAEC, ovvero il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, che conserva preziosi resti d’epoca etrusca rinvenuti nell’area.

Il calendario degli eventi del borgo è particolarmente ricco durante tutto il corso dell’anno. Primo fra tutti, il festival fotografico contemporaneo, ovvero il Cortona on the Move.

_Per tutte le informazioni su Cortona potete consultare la pagina VisitTuscany

 

5 – Volterra: uno scrigno di storia antica

Tra i borghi di stampo medievale più belli sul territorio c’è sicuramente Volterra (PI), un gioiello che vale la pena visitare in bassa stagione, con calma e senza la possibilità di incappare nell’assalto dei turisti.

Si tratta di un borgo edificato su una collina fra le valli dell’Era e del Cecina. Con la sua doppia cinta di mura, quella etrusca e quella duecentesca, è una città dall’aspetto medievale, dove è ancora possibile percepire l’atmosfera di un paese antico.

Volterra, infatti,  in lingua etrusca “Veláthri”, è stata una delle principali città-stato dell’antica Etruria e, durante il Medioevo, fu anche la sede di un’importante signoria vescovile.

Il borgo è conosciuto da secoli per la lavorazione dell’alabastro i cui manufatti costituiscono, oggi, uno dei più importanti prodotti dell’artigianato italiano e mondiale.

Le sue testimonianze storiche e artistiche sono racchiuse nei numerosi musei cittadini, come quello Etrusco, il Museo di Arte Sacra, la Pinacoteca e il Museo dell’Alabastro.

Merita una visita anche l’area dell’Acropoli Etrusca e del Teatro Romano, un sito archeologico stanziato appena fuori dal centro storico.

Tra ottobre e novembre, inoltre, Volterra ospita “Volterragusto”, ovvero una manifestazione dedicata al tartufo bianco con mercatini di produttori del territorio.

In questa occasione troverete vino, olio, salumi, formaggi toscani, ma anche laboratori di degustazione per assaggiare i vini di Volterra abbinati al tartufo.

_Se volete saperne di più su questo borgo potete consultare la pagina VisitTuscany

_Oppure la pagina turistica ufficiale di Volterra

 

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