10 marzo 2023 - 13:23

Un viaggio nel lato più nascosto della natura sarda, attraverso le cinque cascate più suggestive della seconda isola del Mediterraneo.

Conosciuta in tutta Europa per la bellezza delle sue spiagge, così diverse a seconda del tratto di costa in cui ci si trova, la Sardegna è un paradiso per gli amanti delmare.

Ma il patrimonio naturale dell’isola non si limita alla sua celeberrima fascia costiera: nell’entroterra, grandi massicci calcarei, montagne e colline sinuose offrono una varietà di paesaggio unica nel suo genere.

E tra le alture – soprattutto nelle aree dove i grandi massicci di roccia calcarea modellano il paesaggio con le loro forme austere – si nascondono delle bellissime cascate.

In questo articolo abbiamo scelto le 5 più belle, da visitare durante una vacanza all’insegna delle attività outdoor.

 

Cascata di Capo Nieddu

In quanti altri posti capita di vedere un portentoso getto d’acqua finire direttamente in mare? Molti pochi, soprattutto in Italia.

Uno dei più spettacolari si trova a Santa Caterina di Pittinuri, sulla costa occidentale dell’isola.

Qui, dopo aver attraversato un bellissimo tratto tra i piccoli arbusti della macchia mediterranea, il Rio Salighes si lancia direttamente a mare.

Sembra di essere sulle rinomate scogliere di Moher in Irlanda, o nelle Highlands scozzesi. In realtà ci troviamo sui pendii del Montiferru.

Il momento migliore per vedere “s’Istrampu de Capu Nieddu”, come viene chiamato il salto a livello locale, è la primavera, quando normalmente le piogge invernali gonfiano il rio di acqua.

Per ammirare da una posizione privilegiata la cascata, si può anche prendere una barca da Santa Caterina di Pittinuri, Bosa o Oristano e vederla dal mare.

 

Cascate Lequarci

Si trovano invece in Ogliastra le cascate più alte dell’isola. Sono quasi effimere: bisogna aspettare che le piogge siano abbondanti per poterle ammirare in tutta la loro bellezza.

Ma quando le alte vette calcaree dei Tacchi d’Ogliastra si riempiono d’acqua, dalle loro pareti a strapiombo di roccia grigiastra scroscia un getto per oltre 50 metri facendo un unico salto, per poi proseguire verso il basso per altri 70 metri circa e riempire tanti piccoli laghetti.

Sempre nell’area di Ulassai, a circa mezzo chilometro dall’abitato, ci sono anche le cascate Lecorci, che nascono sempre ai piedi di un taccu, sotto la più grande grotta dell’isola: su Marmuri.

Le cascate si possono visitare risalendo a piedi lungo il rio Lequarci, che si fa strada in un piccolo canyon tra la vegetazione.

Una ricca rete di sentieri corre tra queste rocce carsiche, così come si trovano oltre 200 strade tracciate e chiodate per i freeclimber.

 

Sa Spendula

Nel sud-ovest della Sardegna c’è la cascata per eccellenza: Sa Spendula. Nella lingua sarda, infatti, Sa Spendula significa “la cascata”.

È una delle poche in flusso perenne sull’isola, e per la sua bellezza ha ispirato anche un sonetto del vate Gabriele D’Annunzio, in visita sull’isola.

Grazie ai suoi tre salti consecutivi, la cascata forma tre piscine naturali, con le acque che provengono dall’area protetta dei Monti Mannu.

Sa Spendula è anche molto facile da raggiungere: a cinque minuti di cammino, su una strada lastricata, c’è un parcheggio dove si può lasciare l’auto.

Per chi vuole invece fare una camminata nella natura, dalla cascata si sviluppano dei sentieri segnati per esplorare le leccete e i boschi del parco del monte Linas.

 

Sa Stiddiosa

A Gadoni, lungo il corso del Flumendosa, c’è la Stiddiosa. Il suo nome in sardo significa letteralmente “gocciolante”, questo perché qui l’acqua sgocciola placida da una sorgente carsica soprastante.

Non è una cascata come le altre: non ha un salto maestoso e non si affaccia su uno strapiombo di roccia viva, ma su una lunga parete levigata, ricoperta da piante idrofile.

Dalla pioggerella costante di gocce, si forma un laghetto di acqua verde intensa ai suoi piedi, dove d’estate si può cercare refrigerio facendo un bel bagno.

Per raggiungere Sa Stiddiosa si percorre uno sterrato dove si può lasciare l’auto, dopodiché una mulattiera di un chilometro conduce direttamente alla cascata.

 

Le piscine di Bau Mela

In alta Ogliastra, nel territorio di Villagrande Strisaili, un grande bosco di querce cela al suo interno le piscine naturali di Bau Mela.

Nascono da due piccole cascate in rapida successione, che scorrendo tra le rocce di granito hanno creato nei secoli dei piccoli bacini.

Anche qui, nelle giornate più calde, un bagno è quasi d’obbligo.

Si arriva facilmente seguendo la SS 389 tra Lanusei e Nuoro, lasciando l’auto vicino alla vecchia diga dell’ENEL.

Un facile sentiero che parte dalla Colonia Montana di Bau Mela conduce in pochi minuti lungo il corso del fiume.

 

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