Valle d’Aosta: 5 castelli “nascosti” all’ombra delle Alpi
Scrutano da centinaia di anni la valle dall’alto delle loro rupi, con imponenti torrioni, merletti e mura di cinta. Sono i castelli della Valle d’Aosta, un’eredità medievale che rende ricca di bellezze storiche e architettoniche la regione più piccola d’Italia.
Persino i viaggiatori e le viaggiatrici più distratte non possono non accorgersi del numero di castelli che scorrono lungo le strade valdostane.
Fortificazioni imponenti,arroccate spesso su ripidi speroni di roccia o sulla sommità delle alture più dolci.
Antiche postazioni strategiche a difesa di queste valli difficili, una buona parte dei castelli valdostani furono costruiti dai nobili della Savoia.
In questo articolo, però, non parleremo dei complessi più celebri – quelli che si vedono in tutta la loro imponenza anche dall’autostrada – come la fortezza di Bard o il fiabesco castello di Fenis.
Partiremo alla volta di un itinerario alla scoperta delle “perle nascoste”, magari meno visibili e famose – ma non per questo meno pregevoli.
1 – Il castello di Graines
Per la prima tappa di questo viaggio ci rechiamo a Brusson. In cima a una pittoresca rupe che scruta dall’alto la Val d’Ayas, il castello di Graines è uno dei più particolari nella regione.
Sorge a oltre 1.100 metri d’altitudine, in uno scenario alpino circondato da ampi boschi.
Il suo ingresso si guadagna dopo aver percorso per cinque minuti un sentierino che termina in un punto panoramico da lasciare senza fiato.
È un castello molto antico – probabilmente edificato nel XI secolo – e rappresenta una delle tipologie più antiche tra i manieri valdostani, con un impianto molto semplice semplicemente circondato da un recinto.
Oggi rimangono in piedi una torre in pietra, quadrangolare, e i resti della cappella dedicata a San Martino.
2 – Il castello di Sarre
Basta uscire di pochi chilometri dal capoluogo Aosta per trovarsi invece al cospetto del Castello di Sarre.
Sta lì da 300 anni, in cima a un colle terrazzato da magnifici vitigni. Intorno, boschi di castagni e abeti ci ricordano che, però, siamo comunque ai piedi dei monti.
La sua posizione elevata consentiva un controllo sia della Valdigne, che si apre a ovest, che di quella di Cogne, appena di fronte.
Da fuori, un torrione squadrato rispecchia l’aspetto voluto dal signore di Bard Jean-François Ferrod, ma la vera chicca si vede all’interno.
Nel piano nobile del castello, sono infatti conservati il salone e la Galleria dei Trofei venatori: due stanze uniche nel loro genere, decorate con quasi 2.000 coppie di corna di stambecchi e camosci.
3 – il castello di Issogne
La sua forma squadrata e austera non lo fa somigliare di certo al Castello di Fenis, che spesso è considerato il paradigma del maniero medievale.
Il castello di Issogne è però un complesso elegante, di cui oggi si vedono le modifiche apportate nel XV° secolo.
Tre edifici distinti si affacciano su un giardino all’italiana, facendolo sembrare di più una residenza nobiliare che un fortilizio.
Ma la sobrietà che traspare guardandolo dall’esterno, rivela degli interni ricchissimi e decorati finemente.
Ci sono affreschi, una sala da pranzo con mobili del quattrocento, uno scalone a chiocciola in pietra, una cappella dipinta e le camere degli Challant, i nobili dell’epoca.
4 – Il castello di Aymavilles
All’imbocco della Valle di Cogne, il Castello di Aymavilles balza subito all’occhio per le sue quattro grandi torri, due delle quali sovrastano l’ingresso.
Il suo edificio è a metà tra una robusta fortificazione e una residenza barocca.
Questa forma si deve a una prima costruzione del 1200, modificata poi nel XIV secolo.
Tutto intorno, un verde giardino abbraccia l’edificio.
Dall’alto delle sue stanze, si ammirano tutte le colline coltivate a vigneto che circondano la valle.
Poco lontano dall’edificio, è possibile anche ammirare il ponte-acquedotto di origine romana di Pont d’Ael.
Costruito sul torrente Grand Eyvia, è conservato benissimo ancora oggi, e lascia stupiti per la bellezza e l’originalità della sua costruzione.
5 – Il castello di Chatelard
Si inizia a scorgere il Monte Bianco quando si prende la strada che da Aosta conduce a La Salle.
Sono tante, qui, le case-forti che vennero costruite soprattutto tra il XVI e il XVII secolo, spesso impreziosite da pregevoli affreschi.
E sul fianco della montagna alle spalle del paese, una torre cilindrica si erge tra boschi e vitigni – tra i più alti d’Europa.
Sono i ruderi del castello di Chatelard, edificato nel XIII secolo per far da vedetta all’alta valle della Dora Baltea.
Oggi rimane solo ciò che i francesi lasciarono in piedi dopo il 1793, mentre tutto intorno sono ancora preservate le case-forti medievali, come la casa-forte Pascal, la casa-forte Aragon e la Maison Gerbollier.
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