Camminare alla scoperta del Cervo: dove seguire le orme del principe dei boschi
Il cervo: uno splendido ungulato
Il Cervo Nobile (Cervus elaphus) è un mammifero appartenente alla famiglia Cervidi, noto anche come cervo reale, cervo rosso o cervoeuropeo.
Il Cervo ha dimensioni e peso notevoli e varia molto tra il maschio e la femmina in rapporto anche all’età.
L’esemplare maschio può raggiungere i 185-210 cm di lunghezza ed un peso variabile tra 100 e 300 kg, mentre la femmina può essere lunga tra 150 e 180 cm per un peso variabile tra i 70 ed i 130 kg; i piccoli cerbiatti alla nascita pesano da 7 a 13 Kg.
Ciò che in maniera più evidente differenzia i due sessi è la presenza, solo nel maschio, dei palchi (le “corna” dei cervidi).
Sono caduchi, infatti cadono tra febbraio e marzo e ricrescono, ramificandosi ogni anno di più.
Dalle loro dimensioni e dalle ramificazioni si può stabilire l’età dei diversi esemplari.
La “pulitura” del “velluto” che riveste i palchi, avviene tra luglio e settembre, quando ormai essi hanno raggiunto il massimo sviluppo.
Il mantello presenta una colorazione bruno rossastra che diventa più chiara sul ventre; dopo la muta autunnale il mantello del Cervo si scurisce e assume una colorazione grigio bruno.
Nei cerbiatti il manto è rossiccio e presenta delle caratteristiche macchioline biancastre.
L’habitat del Cervo è costituito da vaste estensioni forestali di conifere o di latifoglie, intervallate da ampie radure.
Il bosco è il suo riparo naturale e quando si sposta in aree aperte predilige quelle ad esso limitrofe.
Il cervo, rigorosamente erbivoro, ha una discreta capacità di adattamento e cambia la propria dieta a seconda delle stagioni e della disponibilità di cibo.
In autunno e in inverno si ciba di frutti selvatici ed erba secca e, quando questi cominciano a scarseggiare, di corteccia di alberi.
In primavera ed estate si nutre invece di varie specie foraggiere, di gemme e frutti selvatici.
Inguaribili romantici
I cervi sono animali che vivono in branchi composti da femmine e giovani maschi di 1 anno.
I maschi anziani vivono solitari mentre quelli più giovani, subadulti e maturi (cioè che non hanno o hanno rispettivamente raggiunto la maturità sessuale), formano piccoli gruppi.
Nel periodo degli amori i maschi di cervo si uniscono ai branchi delle femmine ed emettono i caratteristici bramiti, forti suoni che hanno funzione di richiamo sessuale.
Per conquistare le femmine e formare un proprio harem spesso i maschi adulti di età simili lottano spingendosi con le corna.
Più elevato è il grado gerarchico del maschio, maggiore è il numero di femmine che compongono l’harem.
Durante la fase di parto i branchi si scindono per formare unità familiari composte dalla madre, dal figlio di un anno e dal nuovo nato-
La gestazione del cervo dura da 226 a 236 giorni e di norma viene partorito un solo piccolo, raramente due, le nascite si concentrano nei mesi di maggio e giugno.
Il cervo è una specie forestale che si adatta a vivere in situazioni diverse: dal livello del mare fino a oltre i 2000 metri di altitudine, nei boschi come nei pascoli d’alta quota.
Il suo habitat ottimale è costituito da vaste foreste di boschi cedui disetanei (composti di alberi di età diverse) intervallati da ampie radure e con abbondante presenza di acqua, che non viene utilizzata solo per bere, ma anche per i bagni di fango, utili sia per la rimozione dei parassiti sia come refrigerio nella calura estiva.
Il cervo costituisce una delle prede naturali del lupo.
I piccoli possono essere predati anche dalla volpe, mentre le carcasse offrono cibo alle specie onnivore, come l’orso ed il cinghiale e agli uccelli necrofagi, come l’avvoltoio grifone.
Impressioni sul campo
Vi è mai capitato di sentire il bramito di un cervo?
Noi di TREKKING&Outdoor siamo andati sino in Spagna per ascoltarlo.
Ci troviamo in Estemadura, splendida e bucolica regione spagnola, dove ogni anno Skua Nature organizza tour per l’osservazione di questo splendido ungulato e non solo: i grandi avvoltoi e le specie tipiche della fauna iberica.
Il bramito: un richiamo d’amore selvatico, misterioso e indimenticabile, da far accapponare la pelle; un concerto di suoni primordiali, che si propaga anche a chilometri di distanza lungo valli e crinali.
Con l’approssimarsi dell’autunno, il cervo, maestoso signore delle foreste, entra nel ciclo degli amori, esibendosi in un rituale suggestivo e avvincente.
Ogni anno, tra settembre e ottobre, il cervo maschio si dedica all’amore, mostrandosi bello e vigoroso davanti alle femmine del branco: ai margini del bosco, nel mezzo delle radure o delle praterie alpine, i cervi adulti iniziano a lanciare i loro richiami amorosi, i cosiddetti “bramiti”.
E i boschi, come una gigantesca cassa di risonanza, amplificano questi potenti versi simili a muggiti.
In questo periodo i cervi maschi adulti abbandonano la consueta vita solitaria, il loro collo si ingrossa e le corde vocali si ispessiscono, per far riecheggiare il bramito il più lontano possibile.
Solo chi emette il verso più intenso, vigoroso e frequente riuscirà ad allontanare i maschi rivali e attirare le femmine, che lui solo potrà fecondare.
Se il bramito non bastasse, i contendenti si fronteggeranno in rumorose schermaglie, per passare poi allo scontro fisico, corna contro corna, palco contro palco.
Gli imperiosi richiami di sfida lanciati dai maschi innamorati, sono uno spettacolo coinvolgente e un appuntamento a cui non mancare, prima che la natura si prepari al lungo sonno invernale.
Gli ultimi raggi di sole filtrano tra le fronde delle querce e la morbida luce del crepuscolo ottobrino va lentamente spegnendosi, preparando il palcoscenico a una luna piena, immensa e brillante.
L’aria è pungente e il silenzio perfetto del bosco notturno ti avvolge come un mantello.
Ti fai strada fra la vegetazione e, se annusi l’aria, senti un odore selvatico, che prima non avvertivi; all’improvviso, uno struggente richiamo ti cattura e diventa l’unica voce della foresta: è il bramito del cervo.
Uno dopo l’altro, i cervi intonano, come un’orchestra naturale, il proprio canto d’amore e, come un solista dopo l’altro, cercano di dare il meglio di sé per conquistare il loro harem femminile.
Qui è facile imbattersi e sentir riecheggiare nei boschi quel verso unico, per intensità ed emotività, che è il bramito del cervo.
Lo spettacolo è avvincente e l’emozione unica, da provare!
Informazioni Utili:
In Italia sono davvero tanti i luoghi dove in autunno è possibile assistere a questo spettacolo della natura e anche nelle nostre pagine ne abbiamo parlato in maniera esaustiva.
Un’emozionante alternativa è la Spagna dove da anni Skua Nature che conosce ogni angolo di territorio offre opportunità davvero uniche sia per l’osservazione di questo splendido ungulato, sia per la fotografia naturalistica.
_ Per maggiori informazioni visita il sito si Skua Wild
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