Aerial autumn sunrise scenery with yellow larches and small alpine building and Odle - Geisler mountain group on background. Alpe di Siusi (Seiser Alm), Dolomite Alps, Italy.
Da fine settembre i nostri boschi si tingono di sfumature eccezionali e diventano il luogo ideale per camminate in una natura rigogliosa e colorata.
Si chiama foliage: è il termine con cui si indica il cambiamento cromatico delle foglie nei boschi e nelle foreste durante il periodo autunnale.
Dal verde intenso dell’estate si passa ai toni più caldi dominati dal rosso, passando per l’arancio e il giallo, fino al marroncino che preannuncia l’arrivo del generale inverno.
In alcuni angoli del mondo, il foliage è una vera e propria attrazione turistica: in Canada, Giappone o nei boschi della Francia e della Germania si possono ammirare degli spettacoli veramente inimitabili.
Negli Stati Uniti esiste addirittura una mappa interattiva che indica in tempo reale la situazione cromatica dei boschi.
Anche qui nel Bel Paese, però, non ce la passiamo così male: la ricchezza del patrimonio boschivo italiano consente di ammirare lo spettacolo del foliage dalle Alpi del Trentino agli Appennini della Calabria.
Vediamo quindi cinque destinazioni ideali per fare una bella camminata attorniati dai più bei colori dell’autunno.
Partiamo da quell’angolo di Piemonte incastonato tra il Lago Maggiore e le Alpi svizzere.
È la Val Vigezzo, splendida nei suoi boschi di querce, aceri, faggi e castagni, che si alternano a abetaie e lariceti.
In autunno la valle è un’esplosione di colori, ammirabili anche dai finestrini del treno che corre lungo tutta la vallata.
Da Domodossola a Locarno – capolinea lacustre della ferrovia – è un continuo serpeggiare tra i boschi, un vero spettacolo da non perdere.
Tutta l’area alpina e prealpina, dal Veneto al Trentino Alto Adige, è senza dubbio un luogo ideale per camminare tra le foglie gialle e rosse.
Si può scegliere la Val di Non con i suoi meleti, le faggete della Val Venosta o il Parco Naturale di Paneveggio in Val di Fiemme.
L’Appennino tosco-romagnolo rappresenta senza dubbio uno dei luoghi più variopinti durante il periodo autunnale.
I luoghi della fede come l’Eremo di Camaldoli o il Santuario de La Verna, così come le colline che segnano il confine tra le province di Firenze ed Arezzo, costituiscono un luogo di grande biodiversità in cui passeggiare tra i colori autunnali.
Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi vengono anche organizzate passeggiate guidate per scoprire le foreste e i luoghi della fede – chiese, eremi, pievi – costruiti nel periodo medievale.
Rimaniamo sugli Appennini del Centro Italia e scendiamo di qualche chilometro verso le Marche e l’Umbria.
Il paesaggio arrotondato dei Sibillini è luogo di foreste fitte e colorate, in cui gli aceri si alternano ai faggi in una bicromia rosso-gialla di rara bellezza.
Nell’area di Castelsantangelo sul Nera e della Gola dell’Infernaccio, così come a Ragnolo, le faggete dominano le colline, mentre la Macchia Cavaliera di Forca Canapine è un’esplosione di colori attraversata da comodi sentieri e mulattiere.
Sempre di faggi si tratta, ma scendiamo ancora di qualche centinaio di chilometri.
È il Parco Nazionale della Sila, un altopiano maestoso che costituisce uno dei boschi più estesi d’Italia.
Imponente lo spettacolo dei Giganti della Sila, un bosco monumentale di larici e aceri nei pressi di Spezzano della Sila dove si possono ammirare fusti alti fino a 45 metri e larghi 2.
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