Viaggio tra le 4 foreste italiane che combattono il cambiamento climatico

Un viaggio suggestivo alla scoperta di quattro straordinarie foreste italiane che, attraverso la gestione responsabile e sostenibile del patrimonio ambientale, stanno combattendo la crisi climatica. Da nord a sud quattro scrigni di natura incontaminata in cui vivere un viaggio outdoor

26 luglio 2023 - 8:42

La rinascita verde dell’Italia

Con 11 milioni di ettari di boschi, l’Italia è al secondo posto per copertura forestale in Europa e offre straordinarie possibilità per una viaggio lento a contatto con la natura.

In diverse aree, le comunità locali, hanno sviluppato nei secoli un forte attaccamento alla risorsa forestale, affinando sistemi di gestione e uso sostenibile che hanno permesso la convivenza di coltivazioni, pascoli e biodiversità.

Negli ultimi anni sono stati poi valorizzati i servizi di supporto alla vita che le foreste offrono costantemente: tra questi, la cattura e lo stoccaggio di CO2, la conservazione delle risorse idriche, della biodiversità e della ricchezza del suolo, oltre all’accogliere attività turistico-ricreative e culturali.

Vediamo quattro aree certificate FSC in Italia, situate in altrettante Regioni, nelle quali è possibile vivere un viaggio all’insegna dell’outdoor e della scoperta di fondamentali tesori naturali che aiutano a contrastare la crisi climatica.

In questi territori si è deciso di puntare sulla gestione responsabile e sulla valorizzazione dei servizi naturali connessi ad alberi e boschi.

Questi sono luoghi dove metodi di gestione sostenibili dell’ambiente che hanno permesso di realizzare una convivenza armoniosa tra coltivazioni, pascoli e biodiversità.

 

 L’Oasi Zegna: un mosaico di natura in Piemonte

A mezz’ora di auto da Biella, l’Oasi Zegna nasce dall’idea dell’imprenditore Ermenegildo Zegna di restituire alla comunità un’area di 100 chilometri quadrati che oggi ospita 700 ettari di faggete, 300 di abetine e 400 di boschi misti, completamente aperti al pubblico.

In questo territorio ci sono oltre venti itinerari outdoor ideali da percorrere a piedi, in bici o a cavallo, ma si possono anche seguire corsi e seminari di yoga, meditazione e qi gong, oppure partecipare a percorsi di meditazione e mindfulness camminando nei boschi dell’Oasi.

Nell’oasi si sta portando avanti un progetto di monitoraggio delle popolazioni Carabus Olympiae, un coleottero endemico che ha rischiato l’estinzione a causa delle attività umane e che ora è tornato a occupare queste zone grazie ad una migliore gestione forestale e pastorale.

Certificata FSC dal 2022, oggi l’Oasi garantisce tutti i cinque servizi ecosistemici forestali: stock di CO2; conservazione delle fonti idriche, della biodiversità e del suolo; miglioramento dei servizi turistico-ricreativi e culturali.

_ Scopri il suggestivo Sentiero dei Rododendri nell’Oasi Zegna

 

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano: un patrimonio della biosfera

Ricco di biodiversità e natura, il parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano si può scoprire praticando un gran numero di attività outdoor tra cui trekking, arrampicata, ciclismo, sky running ed escursioni a cavallo.

La ricca biodiversità del parco, con specie come il lupo, il muflone, il capriolo, il cervo, la poiana, il falco pellegrino, l’aquila reale e il tritone alpestre, è un tesoro da esplorare.

Al momento è l’unico parco nazionale italiano ad essere certificato secondo gli standard FSC, traguardo raggiunto nel 2022, a cui è seguita la verifica di tutti e cinque i servizi ecosistemici.

La CO2 al momento stoccata in questa area è pari a 1.755.845,02 tonnellate.

_ Scopri itinerari e percorsi nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano:

 

Il complesso forestale di Rincine: un’esperienza didattica in Toscana

Un bosco di faggi e cerri, ma anche di conifere, impianti di douglasia, rimboschimenti di pino nero e castagneti.

In quest’area sono stati creati dei percorsi specifici per scoprire l’ecosistema:

  • il sentiero selvicolturale ad esempio, che permette di apprendere le tecniche di gestione del bosco appenninico.
  • Due percorsi specifici per famiglie, di facile accessibilità e pensati anche per le esigenze dei più piccoli;
  • “Le buone erbe”, una passeggiata tra boschi di latifoglie e conifere, prati, pascoli e brughiere alla scoperta delle piante da sempre utilizzate dall’essere umano per i più svariati impieghi.

I boschi di Rincine sono ricompresi, unici nel panorama italiano, all’interno del network delle Foreste Modello, una rete internazionale che promuove forme innovative e sostenibili di governance forestale.

Sono inoltre certificati FSC dal 2013, e come altre 13 realtà forestali nel nostro Paese, hanno eseguito la verifica degli impatti di gestione sui servizi naturali per quanto riguarda miglioramento e mantenimento dello stock di carbonio e delle attività turistico-ricreative.

_ Scopri il complesso forestale di Ricine:

 

La Sughereta Sperimentale Cusseddu-Miali-Parapinta: innovazione e conservazione in Sardegna

Nello storico distretto del sughero sardo in provincia di Sassari si trova questa foresta che si estende per circa 67 ettari e che conta oltre 30 mila piante di sughera, roverella, leccio e frassino.

È gestita dal Servizio della Ricerca per la Sughericoltura e la Silvicoltura di Agris Sardegna ed è un’area produttiva capace di fornire 1.600 quintali di sughero ogni dieci anni.

Qui si testa anche la resistenza delle piante a patogeni e le loro capacità di recupero, oltre che la rinnovazione artificiale del bosco – da qui appunto la definizione di “sperimentale”.

Ma è anche un luogo che ospita una particella, denominata “Bosco Naturale”: lasciata a libera evoluzione a partire dagli anni ’60, consente di testare le dinamiche di un bosco che non viene interessato da attività umane per lungo tempo.

È infine, casa di un’infinità di specie locali; tra queste, 400 specie di piante, 14 specie di Orchidee, 218 specie fungine, oltre che a 42 specie di uccelli e di mammiferi come il cinghiale, il riccio, la volpe, la donnola, la martora e la lepre.

Dal 2005 la Sughereta Sperimentale è certificata secondo gli standard di gestione forestale FSC,  in quest’area sono stoccate 8.881,78 tonnellate di anidride carbonica.

 

_ Scopri altre idee di viaggio in Italia

 

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