Abruzzo d’inverno, 7 imperdibili esperienze da fare in luoghi bellissimi

Se siete interessati a fare un weekend invernale fuori porta o siete semplicemente curiosi di scoprire qualcosa in più sul territorio della Penisola, allora l'Abruzzo può essere la meta ideale. C'è davvero tutto, dalla storia alla natura, al cibo fino al divertimento e allo sport.

29 dicembre 2023 - 11:32

Abruzzo in inverno, una meta per tutto e tutti

Spesso andare in vacanza o scegliere una meta ideale per un weekend fuori porta può essere un’impresa non troppo facile.

Del resto bisogna accontentare tutti, specie se si è in famiglia, e scegliere il luogo giusto che possa offrire una certa varietà di attività,  esperienze e luoghi suggestivi.

In questo caso, dunque, una destinazione ideale potrebbe essere proprio l’Abruzzo.

Si tratta di una regione che nella stagione invernale ha molto da offrire: si pensi alla neve, al sole, allo sci, allo snowboard o alle ciaspole.

Questo angolo d’Italia, infatti, è pur sempre il paradiso per gli amanti degli sport sulla neve grazie alla sua posizione geografica che permette di essere raggiunta facilmente da ogni parte della Penisola.

Ma si pensi anche ai musei, ai castelli, ai borghi che quasi diventano presepi a cielo aperto, alla natura incontaminata e ricca di fauna, all’ottima cucina del territorio e ai classici e apprezzatissimi mercatini di Natale.

Questo è quello che l’Abruzzo in inverno può offrire, ma anche tanto altro ancora. Di seguito qualche suggerimento per assaporare un pezzetto di questa meravigliosa regione.

1 – Sciare sulle vette della Majella

Se siete amanti dello sci e avete il desiderio di praticare questo sport con una stupenda vista sul mare, allora le vette della Majella possono fare al caso vostro.

Sul versante nord-orientale della Majella, infatti, a 2000 metri di altitudine, è situato il comprensorio sciistico di Passolanciano-Majelletta  che si affaccia su un panorama davvero mozzafiato.

Per la precisione le stazioni sciistiche sono due, confinanti anche se non perfettamente collegate tra loro.

La prima è quella di Passolanciano, situata a valle (1306 m di altitudine).

Qui le piste sono l’ideale per lo sci alpino e si snodano per 6 Km lungo boschi di faggi.

In questa stazione si potrà trovare uno dei migliori parchi per snowboard, ovvero il Panorama park,  dedicato principalmente al jibbing ma anche al freestyle per tutti i livelli di difficoltà.

Questo parco è decisamente perfetto per chi ama lo snowboard e lo pratica con regolarità, ma anche per chi vuole semplicemente tentare e provare un’esperienza nuova.

La majelletta, invece, può rappresentare il posto ideale per le famiglie.

Qui le piste non sono molte e proprio per questa ragione l’atmosfera è davvero molto tranquilla.

I percorsi sciistici hanno varie difficoltà e sono serviti da 6 skilift e un tapis roulant.

Grazie ai suoi dolci pendii e alla larghezza extra delle piste, questa località permette di sciare in pieno relax.

Per i più piccoli è presente anche la Tana dei Bimbi: un luogo di passatempo e ricco di appuntamenti come laboratori, attività didattiche e ricreative.

2 – Ciaspolare sulla piana del Voltigno

All’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga è situato un luogo davvero spettacolare.

Si tratta della piana del Voltigno, un altopiano di origine carsica situato a 1400 metri d’altitudine che si estende tra le province dell’Aquila e di Pescara.

Questo luogo è ricco di vedute paesaggistiche decisamente suggestive e vale veramente la pena scoprirlo.

All’interno  della Riserva Voltigno e della Valle dell’Angri la flora è davvero ricca: praterie e alberi di faggio, abeti, betulle, pioppi e aceri.

La piana può essere la meta ideale per chi ama lo sci di fondo, ma anche per chi adora ciaspolare.

Camminare con le ciaspole su un lungo manto di neve fresca, godersi il silenzio dei boschi, scoprire le tracce lasciate dagli animali è un modo di vivere la montagna diverso da quello che anima lo sciatore sulle piste da sci.

In questo senso è da segnalare, tra i diversi percorsi percorribili, l’Anello del Voltigno della durata di circa tre ore e mezza e lungo circa 9,5 Km.

Si parte dallo Sci Club Villa Celiera, proprio di fronte al cartellone che da il benvenuto nel Parco.

Salendo nel bosco si arriva al Voltignolo per poi proseguire, sempre seguendo il sentiero, verso la Valle d’Ombra.

Lo spettacolo è decisamente magico: l’escursione si snoda attraverso un paesaggio immacolato, segnato solo dalle impronte dei ciaspolatori.

Si prosegue, poi, lungo un sali e scendi fino a raggiungere la Valle Voltigno.

Più avanti si torna a salire per poi ridiscendere fino a raggiungere Vado di Focina e le piste dedicate allo sci di fondo.

Si prosegue lungo la pista fino a Cima delle Scalate dove al bivio si tiene la destra in direzione dello Sci Club.

Il dislivello non è impegnativo, circa 300 metri senza strappi considerevoli.

Si tratta di un percorso ideale per gli esperti ma anche per tutte le famiglie.

3 – Visitare i mercatini di Roccaraso e Campo di Giove

Viversi l’inverno significa pur sempre poter godere di una perfetta atmosfera natalizia, dunque anche le luci, i colori e i sapori dei mercatini di Natale.

Per chi desidera vivere la magia delle festività natalizie, in Abruzzo troverà diversi borghi e località dove questa tradizione è particolarmente sentita.

Uno di questi posti è proprio Roccaraso.

Quest’ultima è adagiata al centro dell’Altopiano delle Cinquemiglia, la stazione sciistica  più importante del centro-sud della nostra Penisola.

Qui potrete godere di un po’ di svago: un ambiente naturale incontaminato, shopping,  momenti di relax sulla neve, sport per tutti i gusti e una tradizione gastronomica di alta qualità.

Nel periodo natalizio e delle festività le caratteristiche casette in legno invadono festosamente Via Roma e tra un acquisto e l’altro potrete ascoltare la musica della banda e deliziarvi con prodotti tipici come formaggi, tartufo, arrosticini, vino e birra.

Oltre ai mercatini di Roccaraso si segnalano anche quelli stanziati a Campo di Giove, dove le casette in legno, ricche di prelibatezze e artigianato locale, affiancano tutta una ricca serie di spettacoli dedicati.

A Campo di Giove potrete scaldarvi con un sorso di vin brûlé facendo scorta di castagne e di tanti altri dolci tipici.

4 – Provare l’emozione del viaggio sulla Transiberiana d’Italia

Se desiderate vivere un’esperienza unica e magica, allora il consiglio è quello di salire a bordo dello storico treno della Transiberiana d’Italia.

La Sulmona-Isernia, così viene anche chiamata, fu inaugurata il 18 settembre 1897 e fu definita Transiberiana dal giornalista Luciano Zeppegno per via delle abbondanti nevicate che nel periodo invernale la facevano assomigliare alla linea ferroviaria che collega Mosca a Vladivostok.

Ad oggi, è la ferrovia più panoramica d’Italia ed è lunga 128,73 km, 25 di questi attraversano ben 58 gallerie.

La più lunga misura 3.109 metri e attraversa il Monte Pagano.

Questa tratta ferroviaria è quello che si può definire un percorso da provare almeno una volta nella vita.

Si potrà passare attraverso incredibili paesaggi naturali, piccoli borghi di montagna, in un viaggio nel cuore del Parco della Majella e nel cuore dell’Appennino abruzzese-molisano, totalmente immersi nelle faggete.

Durante il viaggio non mancheranno guide di bordo che potranno raccontare la storia della ferrovia così come la geografia del territorio.

5 – Scoprire il borgo storico di Scanno

Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, Scanno merita decisamente una visita.

Questo luogo, bandiera arancione del Touring club, è adagiato sull’alta Valle del Sagittario ed è circondato dalla cornice paesaggistica composta dai Monti Marsicani.

Si tratta di una vera e propria meraviglia ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo ed è famoso per il suo lago a forma di cuore.

Scanno è inoltre nota come la città dei fotografi, infatti tanti famosi scatti realizzati da Henri-Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Renzo Tortelli, Hilde Lotz-Baver e molti altri hanno avuto come soggetti gli inconfondibili scorci e la gente locale.

Il centro è ricco di storia: passeggiando tra vicoli, piazzette e gradinate ci si potrà imbattere facilmente in palazzi nobiliari e in numerose chiese che conservano al loro interno statue e affreschi medievali.

Tra le più importanti si segnalano la chiesa di Santa Maria della Valle, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e quella di Sant’Eustachio.

All’occhio più attento non sfuggiranno i particolari architettonici di questo borgo, ad esempio le “Cemmause”.

Queste ultime sono delle particolari scale esterne di accesso alle abitazioni, molto ripide e costruite per agevolare l’accesso in casa quando la neve avvolgeva il paese.

Qui ci si potrà calare in un’atmosfera d’altri tempi dove le tradizioni conservano ancora la loro autenticità.

Dalla lavorazione della lana all’oreficeria fino alla produzione di formaggi e dolci tipici.

6 – Fare un salto nella storia al Munda

Per chi desidera fare un tuffo nel passato allora il Museo Nazionale d’Abruzzo (Munda) rappresenta quasi un obbligo.

Si tratta di un percorso espositivo ricco di reperti archeologici e opere artistiche che spaziano dal Medioevo fino all’Età Moderna.

Momentaneamente il museo è situato nel complesso architettonico dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, di fronte alla celebre Fontana delle Novantanove Cannelle.

A seguito del terremoto del 2009, infatti, la sede storica situata nel Castello Cinquecentesco fu danneggiata gravemente ed è tutt’ora  oggetto di un complesso intervento di restauro.

Negli spazi espositivi della sede originaria vengono organizzate aperture straordinarie per ammirare l’imponente scheletro fossile di un grande Mammut (Mammuthus meridionalis).

Risale a circa 1.300.000 anni fa ed è uno fra gli esemplari più completi rinvenuti in tutta Europa.

7 – Partecipare al famoso banchetto medievale della Panarda

La Panarda è un abbondante banchetto, una specie di rito complesso sottoposto ad una precisa etichetta cerimoniale la cui origine risale all’epoca medioevale.

Il rito si celebrava nella notte tra il 16 e il 17 gennaio in onore di Sant’Antonio Abate e in particolari momenti dell’anno come quello della raccolta del grano o la vendemmia.

In queste occasioni festive era consuetudine che le famiglie più facoltose offrissero un banchetto al ceto più povero.

La Panarda possiede attualmente una funzione simbolica: rompere, anche in modo sensoriale, la percezione collettiva della quotidianità.

Le portate previste, di tradizione marinara e contadina, sono oltre le 50: antipasti, brodi di gallina e di vitello e primi piatti come i timballi e i maccheroni, frittate e pasticci.

In seguito si passa ai secondi, dunque la pecora alla “callara”, il coniglio e l’agnello cucinato con formaggio e uova.

Sono diversi i paesi abruzzesi  nei quali si rinnova annualmente il rito della Panarda.

Tra questi Sulmona, L’Aquila, Villavallelonga, Luco dei Marsi, Bucchianico e Lanciano.

Oggi è un rito pienamente folkloristico ma chiaramente da provare se si vuole esplorare più a fondo la terra abruzzese e la sua straordinaria tradizione culinaria.

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