Illuminated Nativity Scene on the top of a Hill over the village of Manarola in Cinque Terre at the dusk
Il borgo di Manarola è suggestivo di giorno quando è baciato dal sole, ma c’è chi lo ha reso luminoso anche di notte quando la collina sopra il paese fa eco alle stelle.
“Mio padre nel 1961 sul letto di morte mi chiese di mettere una croce sulla collina del paese dove era collocata la stazione terminale della Via Crucis: lo feci e la illuminai con una batteria”.
“L’iniziativa tra la meraviglia generale evocò ricordi passati: gli anziani rammentavano non una ma tre croci, fu così che l’anno successivo posi anche le due croci laterali dei ladroni”.
Così diceva Mario Andreoli nella penombra della sua cantina, quando sorseggiando un bicchiere di vero sciacchetrà mi rese partecipe di questa sua passione.
Mario se ne è andato un anno fa, a 94 anni, proprio alla vigilia del Natale, ma la sua creatura si accenderà anche quest’anno.
L’anno prima ero stato sul poggio di fronte alla collina delle Tre Croci.
Si ammirava la rappresentazione della Natività – il posto più ricercato dai turisti per assistere all’accensione del Presepe.
Ero rimasto ammirato da un tramonto mozzafiato e dal trenino a cremagliera, utilizzato normalmente durante la vendemmia, che procedeva tra i personaggi a grandezza naturale.
Pastori, contadini, pescatori, re magi e angeli che trasportano la stella cometa con due angioletti che muovevano le ali.
Sull’ultimo vagone c’erano due crocerossine e sull’ultimo la Croce Rossa italiana: una fila di luci solidale ai bambini mutilati dalla guerra”.
Il presepe è un simbolo di pace, come sottolineava Andreoli.
Da allora, l’ex ferroviere anno dopo anno continuò ad apportare novità e nuovi personaggi, passando così dai 30 figuranti dell’84 ai più di 300 di oggi.
I figuranti sono illuminati da più di 17.000 luci e 8 chilometri di cavi elettrici: numeri importanti che ne fanno il Presepe più grande del mondo, inserito nel Guinness dei primati nel 2007.
Una bella soddisfazione al pensiero che Mario iniziò nel 1961 in piena solitudine, con grande umiltà e tenacia, lavorando alla sua creazione tutti i mesi dell’anno.
Ph.: Gettyimages/Faabi
Fortunatamente a lui si sono affiancati, in quest’opera di volontariato, anche i soci del Club Alpino di La Spezia.
Ma non è finita: Mario Andreoli sente anche la Pasqua e allora lui non si ferma, passata la Natività smonta tutto e riparte con la realizzazione delle stazioni della Via Crucis che accende nel periodo pasquale.
La colomba della pace scende dalla collina sopra 100 figure realizzate con materiali poveri di recupero che “racconteranno” la deposizione, il Sepolcro e la resurrezione di Cristo.
Il mio suggerimento è uno solo: Cinque Terre al ritmo lento del camminare.
Attraversando quelle “terre verticali” dove l’uomo ha trovato modo di piantare le sue radici, arrampicare sulla pietra grigia le sue costruzioni dai colori caldi, tracciare fra le righe di una casa e l’altra vicoletti segreti e mai luminosi.
Organizzate l’escursione per trovarvi all’approssimarsi del crepuscolo a Manarola, per ammirare lo straordinario spettacolo luminoso posto sulla collina Tre Croci alle spalle del borgo.
Un’opera meravigliosa frutto di anni di meticoloso lavoro e passione dell’ex ferroviere spezzino.
Grazie Mario per quello che hai fatto per noi e per il tuo paese in tutti questi anni.
Quest’anno il Presepe di Manarola si accenderà l’8 Dicembre e verrà spento il 14 Gennaio 2024.
Nei giorni feriali, dall’ora del tramonto (17-17:30 circa) alle 22 e nei giorni festivi dalla stessa ora fino a mezzanotte.
La pagina Facebook dell’Associazione Presepe di Manarola Mario Andreoli è ricca di informazioni e aggiornamenti.
Come arrivare
Le Cinque Terre possono essere raggiunte dai comuni vicini (stazione a Levanto, Bonassola Framura e Deiva Marina) con il mezzo più rapido, il treno.
Ancora meglio è scoprire la Terre dal mare grazie ai battelli di linea che in ogni stagione collegano le località di Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore
In questa pagina tutte le informazioni per arrivare e spostarsi nelle Cinque Terre in auto, bus, treno e battello
Itinerari suggeriti nelle vicinanze: Volastra
Volastra, un pugno di case disposte a chiocciola, è totalmente circondata da vigneti.
Da Volastra, nata sulla antica via Romea (strada anteriore alla romana via Aurelia) scesero al mare i padri di Manarola.
Le alte case, stupende per posizione e colori, sono disposte a schiera a picco sul mare, alla sinistra del canale del Groppo, rio una volta attraversato da pittoreschi ponticelli.
Le case paiono volersi tuffare in mare; in realtà sono ben salde alla roccia natia da dove scrutano il mare in cerca dei fantasmi dei saraceni.
Per chi giunge a Manarola da Corniglia, il paese appare come la tela di un quadro opportunamente incorniciata dall’azzurro del mare e dal verde delle vigne.
Il più interessante monumento di Manarola è la trecentesca chiesa parrocchiale di San Lorenzo, costruita con la pietra dura del posto.
Sulla facciata vi è un magnifico rosone di Matteo e Pietro da Campillo; nell’abside è conservato uno stupendo polittico con fondo in oro del ’400.