Lago di Como: 4 luoghi meravigliosi da scoprire a Nesso, Triangolo Lariano
Alla scoperta dell'incanto di Nesso, tesoro del Triangolo Lariano: Careno, Castello, Vico e la Valle del Nosè svelano meraviglie poco note, per un viaggio indimenticabile sul Lago di Como.
Nesso, 4 gioielli da scoprire sul Lago di Como
Il pittoresco comune di Nesso, situato nel cuore del suggestivo Triangolo Lariano, è una meta turistica affascinante cheincanta i visitatori con la sua bellezza naturale e il suo ricco patrimonio storico.
Affacciato sulle rive del Lago di Como, Nesso offre paesaggi meravigliosi, un’atmosfera autentica e numerose opportunità per immergersi nella cultura locale.
Con le sue stradine acciottolate, le antiche case in pietra e le suggestive cascate, Nesso cattura l’attenzione di chiunque lo visiti.
Il paese vanta anche importanti testimonianze storiche, come la Chiesa di San Pietro e la Torre di Nesso, che riflettono la sua ricca eredità medievale.
Nesso è inoltre un luogo perfetto per godere delle bellezze naturali del lago.
I visitatori possono esplorare i sentieri che si snodano tra i boschi circostanti, ammirare la maestosità delle montagne circostanti o praticare sport acquatici come la vela e il kayak sulle acque cristalline.
Immerso in un’atmosfera di tranquillità e autenticità, Nesso rappresenta una tappa irrinunciabile per coloro che desiderano scoprire il fascino del Triangolo Lariano.
La sua posizione strategica, la bellezza unica e l’ampia gamma di attività offerte lo rendono una meta ideale per un’indimenticabile esperienza.
1 – Careno: tradizioni e natura
Careno, frazione di Nesso che si trova a un chilometro e mezzo dal centro, è un agglomerato di case in pietra disposte come un triangolo rovesciato.
È preferibile visitarlo a piedi per goderne l’architettura e il paesaggio circostante.
Quasi in riva al lago si può ammirare la chiesa di San Martino, del X – XI secolo, in stile romanico, forse la più antica del Lario (accessibile su richiesta al personale della trattoria vicina, aperta da aprile a ottobre) e a ridosso della strada principale, quella di Santa Maria Assunta, più recente, il quale campanile si può osservare anche dalla strada.
Vi è una carrozzabile che porta ai Monti di Careno, borgo alle pendici del monte Preaola.
Case e cascine conservano il loro antico splendore. Prima dei Monti di Careno, non ben visibile per gli arbusti e le rocce, è situata la grotta Masera.
Lunga 400 metri, la spelonca conserva impronte di ammoniti e laghetti e cascate all’interno. Si può visitare solo la parte iniziale dell’antro, altrimenti per addentrarsi all’interno sono necessarie corde e scarpe adatte.
2 – Castello, il paese dei ponti
A Castello, altra frazione di Careno, vi sono due ponti: il ponte di Riva, visibile solo raggiungendolo a piedi o dal lago, e il vecchio ponte romano della Civera che si può notare anche dalla strada provinciale.
Qui si trova l’orrido di Nesso, dove i torrenti Nosè e Tuf s’incontrano e formano la spettacolare cascata di 200 metri che entra nel lago.
Durante i secoli la forza dell’acqua che attraversa la profonda gola – le sorgenti si trovano nella Val del Nosè – è stata usata da mulini, cartiere, filatoi e oleifici.
L’antico ponte della Civera consente di apprezzare meglio la cascata e lo si raggiunge scendendo 300 scalini circa.
I resti di un antico castello con le torrette a merli guelfi si possono visitare esternamente vicino alla chiesa di San Lorenzo, patrono del paese, dove in agosto viene celebrato con feste e fuochi d’artificio.
Il borgo nuovo e il borgo vecchio – rimasto intatto con i suoi vicoli e le case in pietra – sono separati dalla piazza della chiesa di San Pietro e Paolo.
3 -Vico, storia e natura
Nella frazione di Vico, la più alta del paese, passa la vecchia strada regia che collega Brunate a Bellagio.
Passando s’incontra la chiesa di Santa Maria di Vico, di stile romanico, costruita nel tredicesimo secolo, dove all’esterno vi è il polittico con la Vergine Assunta e ai suoi piedi Lavezzari, rappresentante di una famiglia locale che diede l’incarico di abbellire l’edificio, e alcuni santi.
Una mulattiera porta ai villaggi più in alto: Erno, Veleso e Zelbio.
4 – Valle del Nosè, paradiso per escursionisti
Alle spalle di Nesso, la Val del Valle del Nosè è uno spazio immerso nel verde dove passa l’omonimo torrente.
Un grande masso erratico sul quale si posa un ponte medievale a due campate ne rallenta il flusso formando un piccolo laghetto.
Il sentiero, carrozzabile, porta al Pian di Nesso e ai Pian del Tivano.
Più sotto si forma il pozzo dei Ladri, raggiungibile tramite corde già posizionate.
Affreschi sparsi per le mura di alcune case, le vecchie scritte di osterie, le cappellette sparse lungo i sentieri e i lavatoi sono tracce di un vecchio passato che vuole rimanere intatto.
Informazioni utili
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