Marche, Monti Sibillini: alla scoperta del Lago di Fiastra e delle Lame Rosse
Nell’estremità settentrionale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, c’è una stretta valle che ospita un lago dalle acque turchesi.
Non è lì da sempre: ènato negli anni ‘50, con la costruzione di una diga per accumulare le fredde acque che scendono dall’Appennino Marchigiano.
Si chiama Lago di Fiastra, e oggi è una delle destinazioni più apprezzate per passare qualche giorno all’insegna del relax o per fare un’escursione in giornata tra le cime dei Sibillini.
Intorno al lago, la natura selvaggia – a tratti austera – che avvolge le rive ha un’aura quasi mistica, tanto da aver attirato molte figure religiose a trascorrere periodi di isolamento e meditazione.
Il Sentiero Natura del Lago di Fiastra
La passeggiata più semplice e rilassante è il percorso di circa 3 km che si sviluppa lungo la riva orientale del Lago di Fiastra.
È un “Sentiero natura” segnalato e con parti in passerella che si specchiano sull’acqua, completamente in piano. Si percorre in circa 2 ore tra andata e ritorno.
Si parte da San Lorenzo al Lago, un piccolo borgo dove si può lasciare l’auto e attrezzarsi per un buon pranzo al sacco grazie all’alimentari del paese (per chi ama i prodotti tipici locali, salumi e formaggi sono deliziosi).
Lungo la via adiacente al negozio si oltrepassa una trattoria e si giunge a una spiaggetta con un chiosco.
Prendendo il ponticello di legno sulla destra inizia il percorso vero e proprio.
Lungo il primo chilometro è possibile anche fermarsi in diverse panchine e aree pic nic.
Il lago che si ammira oggi è il più grande bacino idroelettrico della regione, ed è formato dalle acque del fiume Fiastrone, un affluente del Chienti.
Lungo il percorso si può ammirare la curiosa morfologia di quest’area: grandi lastroni di pietra che sembrano poggiati uno sull’altro e conficcati diagonalmente nel suolo, fino a immergersi anche sotto il pelo dell’acqua.
È altresì possibile circumnavigare il bacino con un percorso di 6 km circa, in 3 ore e mezza di cammino e con un dislivello di circa 260 metri.
Per seguire questo tracciato si percorre anche un tratto del Grande Anello dei Sibillini – un itinerario escursionistico che si sviluppa per oltre 120 km all’interno del Parco Nazionale – e che nel suo tratto più elevato dona uno splendido panorama sulla valle del Fiastrone.
A questo link è possibile scaricare il tracciato GPX del percorso.
Le Lame Rosse
All’estremità settentrionale del lago, parte un sentiero per un altro dei luoghi da non perdere di questa zona.
Vengono chiamate Lame Rosse e sono delle curiose formazioni calanchive a forma di piramide.
Sono composte prevalentemente da sedimenti di un colore rossastro, che contrasta cromaticamente con la fitta vegetazione circostante.
Grazie all’azione dei venti e dell’acqua, questa morfologia è composta da pinnacoli e torrioni modellati in forme sinuose, che si possono visitare dopo aver camminato per circa un’ora lungo i fianchi della montagna.
Si parte lasciando l’auto sulla Statale 91, proprio a ridosso della diga: dopo aver percorso lo sbarramento sul camminamento che lo attraversa, si imbocca sulla sinistra un piccolo tunnel scavato nella roccia, dopodiché si segue il sentiero.
Il primo tratto è in piano – con alcune parti in discesa – e si prosegue inoltrandosi dentro fitti boschi di leccio.
Dopo circa 30 minuti si oltrepassa un torrente e si procede ancora in leggera salita, fino a quando le Lame Rosse non si apriranno sulla sinistra.
Da qui è necessario percorrere un ultimo tratto molto scosceso sullo ghiaione che porta proprio alla base delle formazioni geologiche. Il ritorno avviene dallo stesso sentiero.
In tutto, vengono percorsi 7 km con un dislivello di circa 200 metri.
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