The little village of Montefabbri on a hill of the Italian Marche region
L’autunno è sempre una stagione ricca di suggestioni, ci invita ad assaporare la bellezza del nostro bellissimo territorio assecondando i ritmi lenti del viaggio che, piano piano, si fa scoperta a ogni scorcio.
Il territorio delle Marche, in questo senso, stretto tra i monti e il mare, è una regione capace di regalare scorci bellissimi, paesaggi mozzafiato e luoghi storici.
Ph.: Gettyimages/robypangy
Visitare i borghi del marchigiano significa fare un tuffo nel passato, alla scoperta di luoghi fermi in un’altra epoca, dove il rapporto con la natura è ancora forte e scandisce i ritmi e le giornate.
Dalla costa fino all’entroterra sono tantissimi i borghi delle Marche che meritano una visita, per esplorare il lato meno noto e più affascinante della regione.
Quando giungerete nell’entroterra di Senigallia vi imbatterete in un borgo unico: l’affascinante Corinaldo, sito a pochi passi da Ancona.
Si tratta di un borgo famoso nel mondo cattolico per essere la città natale di Santa Maria Goretti.
Corinaldo è una località ricca di vicoli, monumenti storici e scorci inaspettati. Ma è anche perfetta come base per esplorare ciò che di meglio le Marche hanno da offrire.
Sono infatti numerosi i percorsi e gli itinerari tematici che vi potranno condurre, attraverso le splendide colline marchigiane, alla scoperta di favolose gemme nascoste.
Ph.: Gettyimages/Sean Pavone
Il borgo, circondato dai vigneti, è avvolto da possenti mura di cinta risalenti al 1400 che potrete percorrere.
La camminata sulla cerchia è lunga 912 metri. Le porte, i baluardi, le torri di difesa, i merli ghibellini a coda di rondine, i camminamenti di ronda contrassegnano il paesaggio di questa città fortificata dove l’impressione è quella di tornare indietro nel tempo.
Da non perdere c’è sicuramente la Piaggia, una scalinata di cento gradini verso la quale convergono case in mattoni rossi disposte a spina di pesce.
Adagiato su una collina a più di 600 metri sul livello del mare in provincia di Macerata, Cingoli è soprannominato anche il “balcone delle Marche”.
Infatti, da una vasta terrazza sulle mura del castello di origine medievale, vi sarà possibile godere della vista spettacolare di gran parte del territorio marchigiano, fino al mar Adriatico e al monte Conero.
Cingoli possiede un centro storico molto caratteristico che ispira sempre più visitatori a passeggiare e perdersi tra vicoli e viuzze che si snodano all’interno delle mura castellane di originale medievale.
Queste ultime vanno da Porta Pia alla Portella, passando per la Fontana del Maltempo. Porta Pia è la porta d’accesso principale della città ed è stata costruita nel 1835 in onore di papa Pio VIII.
Venne eretta in sostituzione dell’antica imponente Porta Montana, che si apriva tra due massicci torrioni, uno solo dei quali sopravvissuto ai lavori Ottocenteschi.
Ph.: da www.destinazionemarche.it
Passeggiando per il paese non potrete perdervi una visita alla Cattedrale, alla Chiesa barocca di San Filippo Neri e alla Chiesa di San Domenico che conserva ancora la tela della Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto.
Dall’ottobre del 2021, poi, sono stati inaugurati ben 5 percorsi naturalistici inseriti nel cosiddetto “Percorso del benessere”, adatti a varie discipline: nordic walking, hiking, mountain bike e via dicendo.
Nel dettaglio, i percorsi sono i seguenti: il “Pantanaccio”, la “Cima delle Marche”, il percorso del “Cristo delle Marche”, l’anello esterno delle Tassinete, e lo “Scalette-Vareno”.
La lunghezza totale dei cinque tracciati è di 47,8 Km, poco meno della distanza che separa Cingoli da Ancona.
Si tratta di percorsi adatti a tutti, in particolare per le specialità sportive citate in precedenza e, in ogni caso, offrono la possibilità di conoscere i suggestivi scorci panoramici di questo splendido balcone marchigiano.
Mondavio è un magnifico borgo adagiato sulle colline nell’immediato entroterra della provincia di Pesaro Urbino.
Il centro storico, la rocca e la cinta muraria perfettamente conservate hanno contribuito a far sì che questo borgo si guadagnasse il titolo di “Bandiera Arancione” e di “Borghi più Belli d’Italia”.
Il capolavoro di Mondavio è appunto la rocca, ritenuta una delle massime espressioni italiane di arte delle fortificazioni. Fu ideata per adeguare i sistemi di difesa Quattrocenteschi.
Ph.: da www.e-borghi.com
Terminata la visita al mastio è quasi obbligatorio percorrere la strada che porta a piazza Della Rovere, dove potrete ammirare sia il fossato che le altre macchine d’assedio dell’epoca.
Sulle mura castellane di nord-ovest, poi, si apre l’ingresso del piccolo Teatro Apollo. Quest’ultimo conta solamente 120 posti, ed è una perla Ottocentesca che vale la pena visitare.
Definita anche come la “perla del Mediterraneo”, Grottamare è decisamente un borgo da non perdersi in questa regione.
Affacciata sulla costa, tra il verde delle sue pinete, degli aranceti e delle palme, con le sue spiagge dorate e il limpido chiarore del mare, questo borgo a due passi da Ascoli Piceno vi lascerà senza parole.
Grottammare ha origini molto antiche, infatti nel suo territorio sono state rinvenute addirittura tracce di una necropoli Picena.
Ph.: da www.ilmartino.it
Tra le sue viuzze ci si perde piacevolmente, e sono costeggiate e caratterizzate da strutture sottoposte a un attento restauro e a un’ottima riqualificazione.
Non può mancare una visita alla chiesa di San Martino, tra le più antiche abbazie della provincia di Ascoli Piceno.
Dopo aver fatto una passeggiata alla scoperta delle meraviglie architettoniche e dei musei, non potrete non assaggiare i piatti tipici a base di pesce e la specialità della casa: le olive di pesce e brodetto.
Frontino è sicuramente una perla incastonata nel cuore delle Marche.
Questo borgo, il “gioiello del Montefeltro”, fa parte della rete dei Borghi più Belli d’Italia e, anch’ess0, detiene il titolo di “Bandiera Arancione” del Touring Club.
Ricco di fantastici scorci panoramici, Frontino è il più piccolo comune della provincia di Pesaro e Urbino per popolazione.
Ph.: Gettyimages/Antonio Filippi
È dominato dal monte Carpegna e circondati dalla valle del fiume Mutino, le cui pietre lastricano le strade interne e sono anche le stesse utilizzate per erigere bellissime torri, le mura castellane e le rinomate fontane dell’artista torinese Franco Assetto.
Il suo territorio fa parte del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, dove vi troverete circondati da scenari ancora più fiabeschi durante il periodo autunnale.
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