Marche d’inverno, 6 imperdibili borghi con vista sul mare

24 dicembre 2023 - 11:53

Il mare d’inverno nelle Marche: 6 borghi unici e panoramici

Se si parla di Marche certamente non si possono non nominare gli splendidi borghi che si affacciano sulmare, spesso affollati durante i mesi estivi.

Proprio e anche per questa ragione, visitarli in inverno non è mai una pessima idea: meno affollamento significa soprattutto potersi godere l’energia del mare e non ritrovarsi a sgomitare per poter passeggiare.

Clima permettendo (in genere vicino alla costa le temperature sono miti) si possono fare delle lunghe e belle passeggiate ammirando ciò che questi borghi racchiudono.

Ph.: Gettyimages/pinciniphoto

Tesori storici e paesaggistici che vale la pena scoprire e che nel periodo estivo si mettono un po’ da parte preferendo, forse, un tuffo in mare.

Ecco dunque che l’inverno diventa il momento migliore per andare alla scoperta di questi paesi e villaggi.

Grazie alla deliziosa cucina regionale, ai tesori segreti e ai piccoli borghi vista mare, le Marche sono una delle destinazioni migliori per chi vuole trascorrere un weekend o, magari, anche qualche giorno in più al mare d’inverno.

1 – La romanica Cupra Marittima

Si tratta di uno splendido borgo di origine romana appartenente al comprensorio della Riviera delle Palme del basso litorale della regione.

Tre sono le colline che sorgono alle spalle del paesino: Sant’Andrea (famosa anche per la sua rocca), Marano e il suo incasato medievale e, infine, Boccabianca.

Oltre alle piste ciclabili che consentono una bellissima pedalata sul lungo mare, Cupra Marittima possiede anche il Museo Malacologico Piceno, che è anche uno dei più importanti in tutto il mondo per le conchiglie.

In questo luogo sono contenuti quasi 900.000 esemplari assieme a varie testimonianze di arte primitiva malacologica.

Ph.: Gettyimages/Rapini Magalì

Un altro aspetto da considerare di questo borgo è sicuramente il Parco Archeologico dove si può ammirare l’intero impianto urbano dell’antica città romana.

A sud dell’abitato sono ben visibili i ruderi dell’antico Castello di Sant’Andrea, ovvero tutto ciò che rimane del borgo medievale del XII secolo e dell’antica chiesa di San Gregorio Magno.

Dal castello ci si può anche addentrare nel borgo medievale di Marano godendo della splendida Villa Grisostomi, del Palazzo Sforza e della Chiesa dell’Annunziata. Proprio quest’ultima ospita il presepe permanente di arte spagnola.

Infine, non bisogna dimenticarsi della Chiesa del Suffragio con la meravigliosa pala della “Deposizione”.

2 – Civitanova Alta tra contemporaneità e stile liberty

Questo antico borgo medievale è stato eretto sulla cima di un colle circondato dalle mura di uno splendido castello.

Civitanova Alta è un borgo in cui si respira davvero aria di relax: è facile lasciare andare lo stress quotidiano passeggiando lungo vicoli suggestivi su cui si affacciano palazzi nobiliari incantevoli e chiese storiche.

Il paesaggio che si può ammirare da questo borghetto è quello che ci si aspetterebbe di trovare in questa regione: le colline verdeggianti e l’azzurro intenso del Mare Adriatico all’orizzonte.

Per quanto riguarda i monumenti, merita sicuramente una visita il teatro storico “Annibal Caro” protagonista di un’importante rassegna teatrale.

Ph.: Gettyimages/Wirestock

Il nome di questo teatro si deve al più illustre personaggio locale la cui dimora è tutt’ora presente nel borgo.

Un salto alla Pinacoteca Comunale è assolutamente doveroso: qui è presente una collezione permanente di Carrà, Morandi, De Chirico, Guttuso e Ligabue.

A Civitanova c’è poi anche un pizzico di Inghilterra, ovvero la singolare Stazione del Tram in stile liberty.

E poi ancora il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari che ospita numerosi manufatti della cultura contadina marchigiana e il curioso Museo Storico del Trotto.

3 – Mondolfo, tra i borghi più belli d’Italia

Tra i borghi più belli di tutta la nostra penisola c’è sicuramente quello di Mondolfo.

Questo storico borgo collinare assieme alla sua prosecuzione, ovvero la località costiera di Marotta, rappresenta un chiaro esempio di “due città in una”.

Il suo nome deriva da Castrum Montis Offi, ovvero Monte di Offo, il capostipite della famiglia feudale che governò fino all’avvento dei Malatesta.

La prima cerchia di mura, di forma ovale, risale al VI secolo d.C. e appartiene a un castrum bizantino.

Credit by: Itinerarinelgusto

Oltre l’imponente doppia cinta muraria che attornia il borgo si potrà visitare la Chiesa monumentale di Sant’Agostino, la chiesa romanica dedicata a San Gervasio così come il Santuario della Madonna delle Grotte, quest’ultimo inserito nel percorso “La Valle dei Tufi”.

Il cuore dell’antico castello, poi, si costituisce come piazza centrale dominata dal Municipio da cui si diramano a raggiera vicoli curiosi e scalinate.

Oltre che per le meraviglie storiche e architettoniche, Mondolfo ha una personalità riconoscibile in virtù della cucina.

La sua anima contadina e marinara si trova riflessa nei suoi piatti: dominano le pietanze a base di farina di fava e di pesce (spaghetti alla mondolfese) e garagoj (ovvero molluschi).

4 – Grottamare, tra storia e natura

Al pari di Cupra Marittima, Grottamare è situata sulla Riviera delle Palme ed è famosa non solo per le sue meraviglie paesaggistiche ma anche per le ricchezze storiche e culturali di cui si fa portatrice.

L’intero paese è stato sviluppato con grande attenzione per evitare di intaccare sia la natura che il mare.

Proprio per questa ragione, questo borgo può vantare la Bandiera Blu d’Europa, le Tre vele nella Guida Blu di Legambiente e il diploma di Borghi più Belli d’Italia per il Vecchio Incasato, situato sulla parte collinare.

Se ci si vuole godere tutto lo splendore del mare d’inverno, poi, allora l’ultima spiaggia a nord è decisamente il posto ideale.

Ph.: Gettyimages/Rapini Magalì

Come si diceva prima, la vera forza culturale di Grottamare deriva dal Vecchio Incasato, restaurato di recente.

Ma poi è sempre consigliato perdersi tra i vicoli lastricati e le antiche mura, andando alla ricerca degli edifici di maggiore interesse storico come la chiesa di Sant’Agostino e quella di Santa Lucia.

Giungendo in piazza Peretti, il cuore del borgo che si apre su uno splendido loggiato panoramico, è possibile scorgere il Teatro dell’Arancio e la Chiesa di San Giovanni Battista, sede del Museo Sistino.

Un ulteriore elemento di interesse è il Torrione della Battaglia, una fortificazione del XVI secolo che è anche la sede di un museo che conserva una prestigiosa collezione di opere dello sculture Pericle Fazzini, autore della celebre Resurrezione nella Sala Nervi in Vaticano.

 5 – Torre di Palme, il balcone sull’Adriatico

Questo borghetto, una frazione del comune di Fermo, è davvero un balcone panoramico che si affaccia sull’Adriatico.

Il borgo appartiene alla cerchia dei castelli fermani suddivisi, a seconda della loro collocazione, in marini, di mezzo e montani.

Quelli marini sorgono sulla sommità dei colli e in genere presentano un impianto urbano ellissoidale.

L’abitato sorse nel periodo medievale come protezione fortificata dell’antico scalo marittimo della città romana di Palma, citata anche da Plinio il Vecchio per la produzione del vino Palmense.

Oggi, Torre di Palme si distingue per la conservazione del suo ambiente e per l’uniformità stilistica degli edifici medievali e rinascimentali.

Credit by: doria.lucio

Il borgo è tagliato da ovest a est da via Piave che, oltre a ospitare edifici di grande interesse culturale e storico, è caratterizzata da facciate in cotto che sembrano cornici naturali sul mare e le colline.

Una visita doverosa la meritano anche la chiesetta di San Giovanni (che contiene affreschi del secolo XV), il palazzo Priorale e la chiesa di Sant’Agostino in stile gotico.

Non si può non fare un salto a piazzale Belvedere, il posto ideale per godere di una vista unica.

Per quanto riguarda le meraviglie naturalistiche, infine, una menzione la merita il Boschetto di Cugnolo, area floristica protetta nonché sede della famosa “Grotta degli amanti”.

6 – Sirolo, il mare d’inverno

Questo notissimo borgo non solo è immerso completamente nel verde, ma è anche sede di un patrimonio storico non indifferente.

All’interno dell’antico centro abitato, infatti, sarà possibile ammirare il Teatro Cortesi, risalente all’Ottocento. Mentre poco più in là, proprio all’interno del Parco del Conero, si apre una cava naturale che per la sua forma è conosciuta come Teatro alle Cave.

Dalla vetta del Monte Conero, poi, ci si potrà gustare la Badia romanica di San Pietro, fondata dai benedettini nella prima metà dell’XI secolo.

Sirolo è anche una delle poche città delle Marche in cui sono state registrate presenze umane tra le più antiche.

Ph.: Gettyimages/lucianofochi

Infatti, questo territorio fu abitato fin dalla preistoria da popolazioni come i piceni.

Questi ultimi lasciarono testimonianze ancora oggi visibili come la necropoli picena delle Marche (databile VI secolo a.C.), l’unica visitabile in tutta la regione.

Non a caso, comunque, Sirolo è anche chiamata la “Perla dell’Adriatico” e questo per via della notissima spiaggia delle Due Sorelle.

Questa è stata chiamata in questo modo per via degli scogli “gemelli” che emergono dal mare, ed è stata anche premiata da Legambiente come una delle dieci spiagge più belle d’Italia.

 

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