

Pasqua in Umbria: tra misticismo, rievocazioni storiche e tradizioni conviviali
Dalle solenni processioni di Assisi e Gubbio alle rievocazioni storiche di Norcia e Marmore, fino alle tradizioni conviviali della tocciata e della torta di Pasqua: un viaggio tra fede, cultura e sapori alla scoperta della Settimana Santa in Umbria
Manca poco alla Pasqua e l’Umbria si prepara a vivere uno dei periodi più intensi dell’anno, tra riti religiosi millenari, suggestive rievocazioni storiche e tradizioni enogastronomiche che uniscono le comunità.
Attraversare l’Umbria durante la Settimana Santa significa immergersi in un’atmosfera mistica e solenne, dove i vicoli dei borghi si illuminano alla luce delle candele e le litanie delle processioni risuonano nelle piazze, rendendo ogni evento un’esperienza unica.
Le celebrazioni del Venerdì Santo: un viaggio nella spiritualità
_ Assisi: la processione delle confraternite
Nel cuore spirituale dell’Umbria, Assisi si fa teatro di una processione particolarmente solenne. La celebrazione parte dalla Cattedrale di San Rufino con la statua della Madonna Addolorata, a cui si unisce il Cristo Morto dopo una tappa alla Basilica di San Francesco.
Una tradizione che coinvolge tutte le confraternite della città, creando un percorso di profonda devozione.

_ Norcia e Gualdo Tadino: la Passione in scena
A Norcia, la processione del Cristo Morto diventa un vero spettacolo con oltre 400 figuranti che rappresentano i momenti salienti della Via Crucis attraverso suggestivi quadri viventi. La crudezza delle scene cresce fino alla crocifissione, un momento carico di emozione che coinvolge profondamente i partecipanti e gli spettatori.
A Gualdo Tadino, invece, la processione penitenziale si snoda per il centro storico con 14 quadri e 200 personaggi, accompagnata dal canto del Miserere e dalle Laudi Sacre, tramandate dal Laudario Lirico Gualdese del XIII secolo.
_ Gubbio: il rito più sentito della regione
A Gubbio il Venerdì Santo è uno degli eventi più partecipati dell’anno.
La processione, organizzata dalla Venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce, si caratterizza per la presenza dei sacconi, incappucciati che suonano le battistrangole, strumenti di legno dal suono cupo.
Seguono il corteo i confratelli con il teschio simbolo del Golgota e i simulacri del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, intonando il Miserere, canto popolare tramandato oralmente.

Arte e tradizione: le celebrazioni pasquali tra mostre e rievocazioni
A Spello, l’arte diventa protagonista con la Via Crucis D’Autore, in programma dal 18 al 21 aprile. Le 14 stazioni della Via Crucis diventano fonte d’ispirazione per artisti nazionali e internazionali, che realizzano opere da esporre nei luoghi simbolo del centro storico.
A Città della Pieve, invece, i Quadri Viventi trasformano i sotterranei di Palazzo Orca in un palcoscenico dove circa 40 figuranti ripercorrono la Passione, Morte e Resurrezione di Cristo, ispirandosi alla pittura rinascimentale.
Nel ternano, a Marmore, la Rievocazione storica della Passione di Cristo prende vita nel parco Libero Liberati con oltre cento figuranti, tra scenografie naturali e musiche evocative.
Tradizioni conviviali: la Pasqua tra tavola e giochi popolari
Pasqua in Umbria non è solo spiritualità, ma anche condivisione e convivialità. La domenica si celebra con la tradizionale tocciata o ciuccittu, una gara in cui i partecipanti sfidano gli avversari colpendo le loro uova sode: chi mantiene il guscio intatto vince e porta a casa le uova sconfitte.
A Civitella sul Lago, fino al 31 marzo, si tiene il concorso dell’Ovo Pinto, dove artisti decorano gusci d’uovo con tecniche creative. Le opere saranno esposte dal giorno di Pasqua fino al 1° maggio, giorno della premiazione.

La regina della tavola pasquale umbra è senza dubbio la torta di Pasqua, nota anche come crescia nell’eugubino e pizza di Pasqua nel ternano. Si tratta di una torta salata a base di formaggi, che accompagna la colazione di Pasqua insieme a capocollo, uova sode e vino benedetto.
Per chi ama i dolci, la ciaramicola è il simbolo gastronomico perugino: un torcolo rosso all’alchermes ricoperto da meringa e confettini colorati, rappresentante i colori della città. Nelle zone dell’orvietano e del Trasimeno, invece, la torta di Pasqua dolce con spezie e canditi è la protagonista delle festività.
Tra spiritualità e gusto, la Pasqua in Umbria si conferma un’occasione unica per viaggiare nel tempo, scoprire le radici più autentiche della regione e vivere un’esperienza immersiva fatta di fede, cultura e tradizioni senza tempo.
Commenta per primo