

Piemonte, Valle Maira: 5 borghi del gusto da scoprire in primavera
La Valle Maira è una delle perle più autentiche del Piemonte. Lontana dal turismo di massa e immersa tra le montagne, la cucina è parte integrante dell'identità locale: vediamo i borghi più interessanti dove assaporarla
Valle Maira: sapori autentici tra le vette piemontesi
Nascosta tra le Alpi Cozie, quella di Maira è una delle valli più selvagge e incontaminate di tutto il Piemonte.
Lontana dalle rotte turistiche di massa, questa porzione di territorio sa conservare ancora oggi la lingua e la cultura occitana.
Si tratta di un patrimonio identitario che si riflette anche nella cucina, semplice e robusta, figlia della montagna.
Dai formaggi d’alpeggio ai tajarin e dalle erbe spontanee fino ai salumi artigianali, ogni borgo di questa valle racconta una storia fatta di gusto, tradizione e accoglienza.
Ecco cinque borghi da scoprire per chi vuole assaporare l’anima gastronomica della Valle Maira.
1- Dronero, la porta della Valle Maira
Dronero è uno dei centri principali della Valle Maira: si tratta di un crocevia storico tra la pianura e la montagna che conserva ancora intatto il fascino del suo passato.
Il borgo di Dronero è dominato dal celebre Ponte del Diavolo: è il simbolo della valle, fu costruito nel corso del XV secolo, ed è legato a diverse leggende popolari.
Il centro storico si sviluppa tra vicoli medievali, portici eleganti e palazzi nobiliari come Casa Rinaudo e Palazzo Savio che meritano una visita.
Da non perdere anche il Museo Mallé, che ospita una splendida collezione d’arte moderna e contemporanea.
Per quanto riguarda il lato gastronomico, Dronero è noto per i suoi “Droneresi”, ovvero dei cioccolatini ripieni di crema al rum, ma anche per i tajarin, una tipica pasta all’uovo simile a una tagliatella sottile, e per le carni piemontesi cucinate con funghi o vino rosso.
Tra i posti migliori dove assaporare queste specialità c’è il ristorante Drago Nero, che offre una cucina piemontese rivisitata in un ambiente curato e accogliente.
_ Su questa pagina della Valle Maira trovate alcuni spunti in più su Dronero
_ In questa pagina di TripAdvisor trovate tutte le informazioni utili sul ristorante Drago Nero
_ Il sito dedicato del Museo Mallé
2- Elva, il borgo sospeso nel tempo
Elva è uno dei borghi più remoti e suggestivi di tutta la Valle Maira: è arroccato a 1637 metri di altitudine ed è raggiungibile tramite una strada spettacolare scavata nella roccia.
È un borgo che sembra rimasto sospeso nel tempo, dove la cultura occitana è ancora viva nella lingua, nella musica e soprattutto nella cucina.
Tra le architetture da visitare c’è la chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, famosa per il ciclo di affreschi del pittore fiammingo Hans Clemer, attivo in Piemonte nella zona di Saluzzo nel XV secolo.
Dal punto di vista culinario si può dire che la cucina di Elva è essenziale e genuina, legata soprattutto all’agricoltura montanara.
Formaggi d’alpeggio come la toma d’Elva, salumi stagionati in quota, patate di varietà autoctone e castagne sono gli ingredienti tipici dei piatti tradizionali di questo borgo.
Tra i posti migliori dove mangiare c’è la Locanda di Elva, che offre un’ottima cucina occitana e piemontese in un contesto intimo e rustico che vanta anche una splendida vista sulle montagne circostanti.
_ La pagina dedicata della Locanda di Elva
3- Stroppo, un tuffo nella storia occitana
Stroppo è una località della provincia di Cuneo che si estende tra diverse borgate tra i 1000 e i 1600 metri d’altitudine, ognuna con la propria anima e architettura.
La Borgata Morinesio, in particolare, è un vero gioiello sospeso tra la terra e il cielo che regala vedute spettacolari sulla valle e sul massiccio dell’Oronaye.
Il borgo principale custodisce la chiesa di San Peyre: risale all’XI secolo e vanta affreschi di grande pregio.
La vita a Stroppo scorre lenta tra antiche mulattiere, baite in pietra e silenzi punteggiati dai suoni della natura.
Sul versante gastronomico bisogna assaggiare la tipica “supa barbetta”: si tratta di una zuppa d’orzo e verdure che affonda le proprie radici nella cucina contadina locale.
Molto diffusi sono anche i “crouzet”, una tipologia di pasta casalinga da gustare con sugo di funghi oppure formaggio.
Tra i locali migliori da provare c’è l’Alpes d’Oc Morinesio, un luogo dall’atmosfera autentica che offre un menù ispirato alla tradizione occitana composto di piatti semplici ma saporiti.
_ Su questa pagina della Valle Maira trovate alcuni spunti per attività outdoor nella zona di Stroppo
_ Il sito ufficiale dell’Alpes d’Oc Morinesio
4- Roccabruna, tradizione e panorami suggestivi
A metà tra la pianura e le vette della Valle Maira c’è Roccabruna, un piccolo borgo circondato da boschi e pascoli.
È una località nota per la splendida chiesa di San Giuliano, che domina l’intera vallata con la sua posizione panoramica e conserva un importante ciclo di affreschi del Cinquecento.
Il territorio è punteggiato da antiche borgate raggiungibili a piedi dove è ancora possibile respirare un’atmosfera montanara d’altri tempi.
Roccabruna è anche una tappa del “Cammino di San Giuliano”, un percorso spirituale e naturalistico tra i più apprezzati della valle.
In questo borgo si può gustare la vera bagna cauda, il piatto simbolo del Piemonte: si tratta di una una preparazione a base di aglio e acciughe dissalate e deliscate, cotta a fuoco lento in olio d’oliva fino a che non si riduce a salsa da degustare con verdure crude e cotte.
Dopodiché non mancano i formaggi di malga e i salumi casalinghi prodotti in piccole realtà familiari.
Tra i posti consigliati in cui deliziarsi c’è la Locanda Occitana Cà Bianca, un casolare ristrutturato perfetto per assaporare un’ottima cucina casalinga caratterizzata da prodotti del territorio.
_ Questa pagina della Valle Maira offre alcuni spunti su Roccabruna
_ Il sito ufficiale della Locanda Occitana Cà Bianca
5- Villar San Costanzo, tra natura e cultura
Situato alle porte della Valle Maira, Villar Costanzo è un borgo dal doppio volto: spirituale e naturalistico.
L’Abbazia di San Costanzo al Monte, costruita nel VII secolo, è una delle più importanti testimonianze d’arte romanica di tutto il Piemonte.
Poco lontano dal borgo si estende la Riserva Naturale Ciciu del Villar, un’area protetta caratterizzata da curiose formazioni rocciose a forma di fungo, risultato di fenomeni erosivi unici in Europa.
La cucina è quella tipica dell’area pedemontana: agnolotti del plin ripieni di carne, funghi porcini in stagione e carni stufate accompagnate da un’ottima polenta rustica.
Tra i locali migliori in cui mangiare a Villar c’è il Bar Ristorante 5/A: un locale conviviale con piatti abbondanti e gustosi, molto frequentato anche dalla gente del posto.
C’è però anche la Locanda dei Gelsi: un indirizzo noto per l’ospitalità e le specialità della tradizione piemontese.
_ La pagina della Valle Maira dedicata a Villar San Costanzo offre spunti su cosa vedere nel borgo e dintorni
_ La pagina dedicata della Riserva Ciciu del Villar
_ Sul sito Restaurantguru.it trovate alcune informazioni utili sul Bar Ristorante 5/A
_ Il sito ufficiale della Locanda dei Gelsi
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