Piemonte, Parco La Mandria: un ecosistema protetto a pochi passi da Torino

Il Parco La Mandria, situato in Piemonte, è un'oasi di natura e storia che offre una varietà di itinerari, attività e panorami incredibili. Scopri come esplorare questo gioiello nascosto, immergiti nella sua bellezza e vivi un'avventura indimenticabile.

19 aprile 2023 - 16:44

Le luci dell’alba iniziano a dare forma ad un bosco spettrale ma bellissimo che il buio della notte ci aveva solo fatto immaginare.

Il freddo di un interminabile inverno è pungente e come una lama immaginaria scalfisce il nostro viso protetto da un preziosissimo passamontagna.

A pochi chilometri dal centro di Torino, in una manciata di minuti dal suo centro storico e la natura che ci accoglie silenziosa, severa ma ricca di sorprese.

Siamo all’interno del Parco La Mandria per provare a documentare fotograficamente l’avifauna silvestre in una zona chiusa al pubblico ed in particolare, la presenza della poiana, piccola regina del bosco.

Con Andrea che ci accompagna, entriamo di prima mattina in un comodo capanno ben mimetizzato tra la vegetazione; essenziale ma confortevole che oltre a proteggerci da un freddo “importante” celerà la nostra presenza ai piccoli abitanti del bosco.

Con le prime luci arrivano anche spavaldi folletti che con voli acrobatici colorano quest’aria gelida della campagna piemontese: cinciallegre e cinciarelle incantano con la loro simpatia e si avvicinano senza paura alla mangiatoia di semi che abbiamo preventivamente rifornito.

La macchina fotografica si sveglia dal torpore mattutino ed inizia a scattare piccole raffiche cercando quell’attimo che non arriva mai… le cince sono velocissime e nonostante non si accorgano di noi, non intendono collaborare.

Anche un bellissimo frosone fa capolino facendosi immortalare in un ritratto inaspettato; passano le ore e davanti a noi si alternano per farsi ammirare: passera scopaiola, cincia bigia e picchio muratore, quest’ultimo insistente quanto vivace.

Da lontano si fa udire un bellissimo picchio nero che per qualche attimo si palesa, ma è lampo nero con una goccia rossa, un respiro di gioia che scalda il cuore.

Il picchio rosso maggiore, fortunatamente è più generoso: si avvicina e di tronco in tronco ed a piccoli sprazzi si fa ammirare, ma in fotografia naturalistica nulla e semplice e scontato, anzi.

Ecco che all’improvviso, a scaldare gli animi ed a sciogliere la brina gelate arriva lei, annunciata dai suoi fischi inconfondibili: la poiana.

Si posa furtivamente su un albero poco distante da noi.

Il silenzio e d’obbligo il cuore batte e si fa sentire imperioso scandendo la solita domanda: si poserà vicina o si perderà tra le fronde del bosco?

Il dito vacilla nervosamente sul pulsante della reflex, attimi interminabili e poi ecco, si libra in un volo che delizia i nostri sguardi e surriscalda l’otturatore della mia Nikon per posarsi a pochi metri da noi, su un posatoio preparato tutto per lei.

Ma la calma e apparente e dura davvero poco; un secondo esemplare di questo magnifico rapace, probabilmente la “titolare” di questo lembo di bosco, prima avverte l’intruso con minacciosi fischi, poi si getta sull’incauto invasore incrociando artiglio su artiglio in una presa vertiginosa quanto audace.

I due contendenti cadono dietro dei vecchi tronchi abbattuti facendo alzare foglie e ammutolendo il vicino mondo alato.

Attimi di silenzio fino a quando il più giovane dei due esemplari in un attimo, con un decollo disperato, fa perdere le sue tracce tra i rami della selva.

La padrona di casa, un bell’ esemplare adulto, ci delizia per una buona mezz’ora con piccoli voli intorno al nostro capanno fino a quando, infastidita da alcune cornacchie ci saluta con un volo radente.

La mattinata e volata regalandoci forti emozioni ed una visione completamente inaspettata di alcuni animali del bosco.

Un particolare ringraziamento a Skua Nature e ci ha permesso di osservare la fauna silvestre senza arrecare alcun disturbo oltre a cogliere quegli “attimi” tanto agognati da noi fotografi di natura.

 

Piemonte, il Parco La Mandria: un ecosistema protetto 

Il Parco La Mandria, con i suoi 3.000 ettari, circondato da circa 30 km di muro di cinta rappresenta l’ambiente recintato con prati e boschi tutelati più grande d’Europa in cui vivono liberamente nei suoi prati e foreste numerose specie di animali selvatici e domestici.

Vanta un consistente patrimonio storico-architettonico ad opera di Vittorio Emanuele II, che ne fece sua tenuta di caccia privata.

Oltre che per la fruizione della sezione museale ed espositiva e per le attività culturali del Borgo Castello e degli altri siti storici de La Mandria, il Parco si connota innanzitutto nella sua specifica dimensione “naturale” come luogo unico.

Qui è possibile assaporare situazioni e sperimentare esperienze ormai rare o del tutto inedite.

Dalle sensazioni trasmesse dai suoi luoghi di “silenzio”, di “odori naturali” e “buio”, alle attività di trekking nei boschi o in bicicletta, dalla scoperta della flora e fauna selvatica, alle escursioni guidate per le brughiere, sulle tracce della vegetazione del sottobosco o sui giacimenti secolari dei resti fossili.

Questo tipo di fruizione è consentita attraverso libere esperienze singole, oppure con l’ausilio di adeguati percorsi, riservati alle visite guidate, ed attività scientifiche organizzate e seguite da personale opportunamente preparato.

Skua Nature offre grandi opportunità fotografiche e splendidi scenari in ogni stagione dell’anno per gli appassionati di fotografia naturalistica.

Possibilità di prenotare in aree chiuse al pubblico strutture e capanni per osservazioni faunistiche, foto e riprese naturalistiche.

 

Informazioni utili:

SKua Nature Group.
+39 0141 918349 / +39 320 0973385
mail: info@skuanature.com
sito web: https://www.skuanature.com

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Escursioni a piedi sul Gargano: alla scoperta di un tesoro naturale

Natale 2024, 5 borghi e mercatini dove vivere l’atmosfera delle feste

Trentino d’inverno: 4 centri termali da scoprire e godere sulle Dolomiti