Roma in primavera: le 5 ville più belle con parchi e giardini per camminare
Pinete, laghi, fiumi e giardini e sentieri: le ville storiche romane sono gioielli incastonati nella meraviglia della Capitale e offrono un'oasi di silenzio e tranquillità lontano dalle folle di turisti. Vediamo dove si può camminare immersi nella natura, tra storia e arte.
Ville con giardini e parchi: il profumo autentico di Roma
Le ville con giardini di Roma sono una delle grandi attrazioni della città.
Veri polmoni verdi, regalanoa residenti e visitatori oasi di tranquillità anche quando i turisti affollano la Capitale.
In tutte si aprono prati, aiuole fiorite, alberi secolari e viali alberati, creando un’atmosfera piacevole e rilassante, ideale per una passeggiata, un picnic o semplicemente per godersi la natura.
All’interno delle ville, è comune trovare sentieri che si snodano nel verde, consentendo ai visitatori di esplorare l’area circostante.
Molti giardini includono anche fontane, laghetti o specchi d’acqua, che aggiungono un tocco di serenità e creano un’atmosfera suggestiva.
Aree dedicate al gioco per i bambini e agli appassionati di attività outdoor ne fanno dei piccoli paradisi per rilassarsi.
Molte delle ville ospitano inoltre edifici storici, antichi palazzi o residenze nobiliari e ospitano eventi e mostre di rilevanza internazionale.
Vediamo 5 delle più belle ville romane con giardini e parchi dove camminare per rilassarsi.
1 – Villa Doria Pamphilj: relax lontano dal caos cittadino
Là sui fianchi del Gianicolo, il colle dedicato a Giano, delimitata dalla Via Aurelia Antica sorge la più grande delle ville storiche romane, Villa Doria Pamphilj.
La sua imponente struttura nasce da un piccolo casottino viticolo acquistato nel 1630 da Panfilo Pamphilj.
Questo venne ampliato da Giovanni Battista Pampilhj quando divenne pontefice con il nome di Papa Innocenzo III.
Intorno alla villa il grande giardino, oggi vero paradiso per chi vuole isolarsi dal traffico cittadino e passare qualche ora nel verde.
In circa due chilometri quadrati di area, è possibile camminare tra splendidi giardini all’italiana, fontane, piccoli corsi d’acqua e perfino un lago.
Sui viottoli del parco ancora si possono ammirare gli ambienti naturali del passato, quando il luogo era una tenuta di campagna dell’importante famiglia patrizia dei Doria Pamphilj.
Si alternano pinete e giardini alla toscana, giardini terrazzati.
C’è anche una vera e propria valle chiamata Valle dei Daini, che in 60.000 metri quadri ospitava un tempo daini in libertà.
La valle è sovrastata dall’elegante edificio settecentesco di Palazzina Corsini, che oggi ospita la Casa dei Teatri.
2 – Villa Celimontana: natura con vista sul Colosseo tra giardini e siepi
Dall’altra parte del Tevere, in pochi chilometri, si raggiunge un’altra isola di pace: è Villa Celimontana, uno splendido maniero nel cuore vivo della Roma più affascinante.
Immersa in un’area verde da cui si scorgono il Colosseo, il Circo Massimo e le Terme di Caracalla, la villa si trova sulle alture del Monte Celio.
La villa fu eretta nel corso del Cinquecento per volere della famiglia Mattei.
La costruzione dell’edificio principale – che oggi ospita la Società Geografica Italiana – per come lo conosciamo oggi, durò quasi 400 anni.
Dai primi lavori condotti nel 1581 agli ultimi interventi del 1957, quando furono inserite fontane e arredi scultorei da Giovanni e Domenico Fontana.
Il parco durante il XIX secolo venne trasformato in un elegante giardino all’inglese.
Oggi una fitta rete di viali a raggiera raggiungono, tra gli altri, tre giardini segreti, un labirinto di siepi e un obelisco egiziano dedicato a Ramses II, donato alla famiglia Mattei per i suoi meriti.
Dall’ingresso di Via della Navicella si dischiude subito una bellissima fontana e la basilica di Santa Maria in Domnica, una delle più antiche di Roma, arricchita da uno splendido mosaico sull’abside e da un ciclo di affreschi lungo le pareti.
Il parco della villa è una vera oasi di ristoro nella visita dei monumenti del centro.
Durante il periodo estivo ospita un suggestivo festival di musica jazz che richiama moltissimi cittadini e turisti.
3 – Roseto comunale: il giardino fiorito con vista sul Circo Massimo
Dall’altra parte del Palatino, più precisamente sulle pendici dell’Aventino, un altro luogo magico getta il suo sguardo sul Circo Massimo.
È il Roseto comunale, un giardino ad anfiteatro che fin dal III secolo a.C. ricopriva un’area dedicata ai fiori.
All’epoca era infatti presente un tempio dedicato alla Dea Flora, mentre dalla metà del 1600 alla Seconda Guerra Mondiale fu sede del cimitero ebraico.
Inaugurato nel 1931 per volere della contessa statunitense Mary Gayley Senni, raccoglieva in origine 300 piante. Oggi gli esemplari sono circa 1.100, differenti per colori e profumi, provenienti da ogni angolo del mondo dalla Cina alle Americhe, dall’Africa all’Australia.
Le più curiose? Senza dubbio la Rosa Chinensis Virdiflora con i suoi petali di colore verde, la Rosa Chinensis Mutabilis che cambia colore con il passare dei giorni e la Rosa Foetida che emana un odore sgradevole al posto del solito usuale profumo floreale.
4 – Villa Borghese: natura e arte nel cuore di Roma
Salendo verso l’area nord di Roma si incontra un’altra Villa che racchiude al suo interno edifici, monumenti, fontane firmati dalle migliori mani dell’arte barocca e neoclassica.
È Villa Borghese, circondata da un ampio parco nel vero cuore pulsante della città, frequentata dai romani così come dai turisti per le sue bellezze naturali.
Quello che per molti rappresenta il parco più famoso della Capitale, oltre a svilupparsi con pinete, laghi, corsi d’acqua e alberi secolari, racchiude anche il Bioparco di Roma, giardino zoologico che ospita una vasta varietà di specie animali.
Oltre alle passeggiate nel parco, la villa racchiude diversi musei come la Galleria Borghese – che, tra le altre, custodisce anche alcune sculture del Bernini – o il Museo Carlo Bilotti, dove invece sono esposti quadri di De Chirico, Warhol, Severini e Rivers.
Gli edifici e la vegetazione di Villa Borghese vennero pesantemente danneggiati nel corso dell’assedio di Roma del 1849, alcuni manufatti vennero abbandonati e la villa divenne parco pubblico solo nel 1903, dopo essere stata acquistata dallo stato italiano.
Tra i viali del parco si alternano edifici pregevoli e curiosi, come la “Fortezzuola” che oggi ospita il Museo Canonica, il Colombario di via Pinciana o il Silvano Toti Globe Theatre, l’unico teatro elisabettiano d’Italia.
5 – Villa Ada di Savoia: giardini, laghi e boschi antichi
Non lontano da Villa Borghese, più precisamente nel punto in cui confluiscono il Tevere e l’Aniene, Villa Ada Savoia sorge sui resti dell’antico centro romano di Antemnae.
In quest’area nel Seicento si trovavano diversi poderi, vigne e boschi, intervallati di tanto in tanto da piccole residenze di nobili.
I primi lavori di costruzione si svilupparono intorno ad un piccolo casino nobile, mentre nel periodo settecentesco la villa divenne proprietà dei Pallavicini.
In questo periodo vennero edificati i tempietti di Flora e il Belvedere.
Quando Vittorio Emanuele II si insediò a Roma nel 1871, acquistò la villa aggiungendo le scuderie.
Ricca di una natura varia e rigogliosa, la villa è formata da giardini all’italiana, grandi distese di prati e piccoli boschi.
Il fulcro – la Villa Reale – è oggi il consolato egiziano ed è circondato dalla riserva boschiva che, in perfetto stile Savoia, riproduce l’ambientazione di una palazzina di caccia.
Grazie alla sua estensione, il parco di Villa Ada è dimora perfetta per molti uccelli e mammiferi di piccola taglia come talpe, ricci, volpi e istrici.
Informazioni utili
I siti ufficiali delle ville