

Romagna: 6 borghi del gusto da scoprire e assaporare
In Romagna le tradizioni contano e sono ben visibili nelle scelte gastronomiche: ecco alcuni dei borghi più belli da esplorare gustando la cucina del territorio
Romagna del gusto, 6 borghi tra cucina e tradizioni
La Romagna sprigiona calore, accoglienza, tanta passione e una cucina eccellente.
Ogni borgo ha le sue peculiarità di storia e tradizione del gusto, e tutti possiedono tratti distintivi ben visibili nelle tradizioni gastronomiche.
Dalla “Città del Sale” fino ai velieri che corrono lungo il Porto Canale passando per i borghi dell’entroterra, la Romagna non manca mai di sorprendere con le sue specialità.
Ecco alcuni dei posti migliori dove fermarsi per fare un tour del gusto come si deve sul territorio romagnolo.
1 – Bagno di Romagna, sapori tosco-romagnoli
Bagno di Romagna è un piccolo borgo sull’Appennino tra la Romagna e la Toscana, un luogo immerso in un paradiso naturalistico: il Parco delle Foreste Casentinesi.
Questo borgo è il luogo del benessere in tutte le stagioni, una località dove terme, natura, cultura e gastronomia si intrecciano e si amalgamano alla perfezione.
Non ci si può perdere il Palazzo del Capitano, teatro di mostre d’arte, sede dell’archivio storico e della biblioteca, ma nemmeno la Basilica di Santa Maria Assunta, nobilitata dalle opere del rinascimento fiorentino: entrambi rappresentano il cuore della vita culturale e artistica di Bagno di Romagna.
Dal punto di vista culinario questo paese è ricco di contaminazioni tosco-romagnole, basti pensare soltanto ai “basotti”, ossia una tipologia particolare di tagliolini cotti al forno assieme al brodo.
Un’altra pietanza tipica sono i tortelli alla lastra, e il raviggiolo, un formaggio freschissimo presidiato da Slow Food.
Merita una passeggiata non lontano dal borgo lungo la Valle del Savio: lì corre la Strada dei vini e dei Sapori dei colli di Forlì e Cesena, un’occasione per assaporare molte ricette gustose a base di tartufo.
_ La ricca pagina turistica ufficiale di Bagno di Romagna
2 – Brisighella, borgo slow dell’olio e del vino
Brisighella è uno dei borghi più belli di tutta Italia e si trova nella bassa valle del Lamone alle pendici dell’Appennino Tosco-Romagnolo, giusto a pochi chilometri da Faenza.
Si tratta di un borgo medievale affascinante che ha come tratto distintivo la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile: vanta infatti importanti certificazioni quali “Città Slow” e “Città dell’Olio e del Vino”.
Dal punto di vista gastronomico Brisighella ha davvero tanto da offrire, anche se il prodotto più emblematico del paese è l’olio extra vergine di oliva DOP “Brisighello” e “Brisighella”, a cui si aggiunge anche il “Nobil Drupa”.
Un’altra specialità è la carne di Mora Romagnola, la quale viene lavorata in modo tradizionale a partire da un’antica razza suina autoctona.
Sulle argille dei calanchi, poi, cresce il delicato Carciofo Moretto, il quale viene conservato sott’olio e prodotto in crema: da gustare crudo a strisce sottili.
Dal punto di vista vitivinicolo sono da menzionare i tipici vitigni autoctoni della Romagna: il Sangiovese DOC e l’Albana di Romagna DOCG, meglio se in versione passita.
_ Tutte le informazioni su Brisighella le trovate sulla pagina turistica ufficiale
3 – Cesenatico, a tutto pesce nel borgo dai mille colori
Cesenatico è una delle località più rinomate della costa romagnola a cavallo tra Ravenna e Rimini.
Possiede un centro storico a dir poco pittoresco che si amalgama in modo armonico alle moderne strutture urbane circostanti, ed è un paese in cui si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo peschereccio.
La spiaggia di sabbia soffice che digrada verso il mare, i ricchi stabilimenti, e l’entroterra con i suoi due grandi parchi sono solo alcune delle caratteristiche distintive di Cesenatico.
Il consiglio è quello di passeggiare lungo i suoi Giardini al Mare, una lunga fascia verde dove godersi il sole camminando.
Per quanto riguarda il lato più goloso è inutile dire che la gastronomia locale, a base di pesce freschissimo, offre il meglio della cucina marinara tradizionale.
Per averne una prova è sufficiente fermarsi in uno dei caratteristici ristoranti disseminati lungo il Porto Canale, assaporare le grigliate di pesce, i crescioni alle erbe di campo e magari anche una fetta di bustrengo, una torta casalinga a base di farina e frutta secca, in particolare mandorle, noci e fichi.
Ma soprattutto non bisogna dimenticarsi di accompagnare il tutto con l’intramontabile piadina romagnola.
_ La pagina turistica ufficiale di Cesenatico
4 – Cervia, la patria del sale dolce
Il sale è il simbolo per eccellenza di questa cittadina, tanto che ad esso è stato dedicato un museo: il MUSA, il museo del sale, dove è documentata la storia e la produzione del cosiddetto “oro bianco”.
Immancabile una visita all’Antica Salina Camillone, l’ultima delle 144 gemelle a produzione artigianale rimaste attive fino al 1959.
Arrivandoci al tramonto si può ammirare il sole che si riflette sulle distese bianchissime di sale e crea riflessi spettacolari dai toni rosati.
Il sale è presente anche nella cucina ed è il suo ingrediente segreto: lo si trova addirittura in un particolare tipo di cioccolato-
Tra le specialità di mare si devono assaggiare i filetti di sardoncino al sale di Cervia, le triglie al cartoccio e le sardelle impanate.
Il sale dolce di Cervia è presidio Slow Food dal 2004.
_ La pagina turistica di Cervia è ricca di informazioni sul borgo e la sua gastronomia tipica
5 – Bellaria-Igea Marina: tagliatelle, brodetto e strozzapreti
Al centro della Riviera Adriatica dell’Emilia-Romagna c’è Bellaria-Igea Marina, una delle località balneari più importanti dell’Adriatico sin dai primi del Novecento.
È stata insignita della Bandiera Blu per la qualità ambientale e per i suoi servizi, ed è stata riconosciuta per due anni consecutivi luogo ideale per l’accoglienza che gli operatori e i cittadini sanno rivolgere al turista.
La cucina locale rispecchia in modo fedele quella tradizionale romagnola: abbondanza di tagliatelle, strozzapreti, cappelletti, piatti di pesce e carne.
La regina indiscussa della tavola è sempre la piadina, anche se in questo caso è più spessa rispetto ad altre località romagnole.
Il piatto tipico? Il Brodetto: una zuppa di pesce che si può assaggiare in vari ristoranti su prenotazione.
_ Tutto quello che c’è da sapere su Bellaria
6 – Bertinoro: balcone medievale, patria delle sfogline
Bertinoro è il tipico esempio di borgo medievale, si trova nel cuore della Romagna, sulle appendici delle prime colline dell’Appennino forlivese, ed è considerato il “balcone della Romagna”.
Infatti, oltre alla calorosa ospitalità, Bertinoro è rinomata per la splendida vista panoramica che si può godere dalla Piazza della Libertà, ma anche e soprattutto per il vino.
La leggenda narra che Galla Placidia, figlia dell’Imperatore Teodosio, di passaggio in questi luoghi, una volta assaggiato un vino servito in un’umile coppa, abbia detto: “non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro”. Proprio da queste parole deriva il nome del borgo.
Bertinoro è appunto celebre per i suoi vini, ma anche per la sua gastronomia.
La cucina è ricca di primi piatti creati dalle mani delle “sfogline”, che ancora, come una volta, lavorano la sfoglia con il matterello.
Oltre all’enoteca regionale “Cà de Bé” esistono anche altre cantine visitabili aderenti alla Strada dei Vini e dei Sapori di Forlì-Cesena dove poter degustare vini locali: Albana e Sangiovese in particolare.
_ Spunti e suggerimenti per scoprire Bertinoro
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