Trentino Alto Adige: 3 splendidi sentieri verso laghi alpini
Nel magnifico scenario alpino del Trentino Alto Adige, i laghi di montagna sono spesso la meta finale di tanti sentieri e passeggiate: piccoli specchi di acqua cristallina su cui si specchiano i monti.
In Trentino Alto Adige le montagne sono più che un elemento del paesaggio: appartengono all’identità del territorio, ne disegnano i confini.
Tra queste valli si trovanocime invidiate in tutto il mondo per la loro bellezza, vette iconiche nel mondo dell’alpinismo e parchi dove una natura selvaggia regna sovrana.
Ad abbellire queste terre, tanti piccoli laghi alpini punteggiano gli altopiani e le conche dolomitiche, così come le vallate più ampie.
In questo articolo ci metteremo lo zaino in spalla per partire alla volta di tre magnifici laghi trentini, sempre circondati da scenari mozzafiato.
1 – I laghetti di Colbricòn
Il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino è uno dei luoghi idiomatici in Trentino.
Una foresta secolare ricoperta da quegli abeti che furono usati già da Stradivari per costruire i suoi preziosissimi violini.
In quest’area protetta il color rosa delle Dolomiti incontra le rocce rossastre del Lagorai. Caprioli e cervi scorrazzano indisturbati alle loro falde, tra le valli di Primiero, Fiemme e Fassa.
Uno dei centri più noti nel parco è San Martino di Castrozza, località turistica amata anche in inverno per le sue piste da sci.
Sulla strada statale del Passo Rolle – storica salita del ciclismo che da San Martino conduce in Val di Fiemme – si può percorrere un bellissimo sentiero (2.40 ore, per un dislivello di 450 metri) verso i laghetti di Colbricon.
Siamo a 2.000 metri di quota: tutto intorno sono il Cimon della Pala e la catena del Lagorai a circondare la vista.
Lungo il sentiero – inserito nella rete ecologica europea Natura 2000 – abeti, larici e pini cembri ombreggiano un habitat dove vivono camosci e marmotte, galli forcelli e aquile reali.
Partendo dalla Malga Rolle, uno sterrato conduce al sentiero 14/348, che in circa 45 minuti di cammino porta dritto ai laghi di Colbricon.
Sopra, l’omonima cima scruta dai suoi 2.600 metri le rive delle pozze d’acqua, punteggiate da ginepri e rododendri.
Proprio qui, qualche decennio fa, furono ritrovati reperti risalenti al Mesolitico: una testimonianza degli antichi insediamenti di cacciatori che vivevano in quest’area 10.000 anni fa.
2 – Lago di Erdemolo
Per il secondo itinerario ci spostiamo invece un po’ più a sud, nella zona della Valsugana.
Palù del Fersina è la nostra destinazione. È un luogo, questo, che cela tra le mura delle sue antiche case in pietra una cultura secolare.
Sono le terre dei Mòcheni, una comunità di lingua germanofona che affonda le sue radici in antiche migrazioni risalenti al XIII secolo.
Questo patrimonio di saperi è custodito oggi anche nell’istituto culturale mòcheno di Palù, visitabile per scoprire la storia che portò gli antichi contadini bavaresi tra queste montagne.
Dalla stessa Palù, un sentiero conduce alle gelide acque del Lago Erdemolo.
Qui, nel punto in cui si genera il torrente Fersina, anche in estate rimane spesso uno strato di neve.
Dalla località Frotten, si segue il sentiero 325 per circa una ventina di minuti, continuando a tenere lo stesso sentiero al primo bivio.
Dal lago si può poi imboccare il sentiero 324 per proseguire verso il rifugio Sette Selle, raggiungibile in circa 1 ora e 30 minuti di cammino.
Per ritornare al punto d’inizio, è necessario imboccare il sentiero 343 e percorrerlo per 50 minuti circa, dopodiché si arriva nuovamente alla località Frotten.
3 – Lago di Carezza
Carezza è un piccolo paese dell’Alto Adige. Si trova ai piedi del Gruppo del Catinaccio, poco lontano dalla Val di Fassa.
E proprio nei pressi della strada che conduce a Vigo di Fassa, si trova uno dei laghi più belli della regione.
È il Lago di Carezza, famoso per le sue acque color verde smeraldo.
Arrivano dal Monte Latemar le sorgenti sotterranee che alimentano il bacino, tutto circondato da conifere che quasi immergono le radici nelle sue acque.
Ci vuole circa un’ora per percorrere a piedi l’anello intorno al lago – un’escursione perfetta, dunque, anche per chi non è allenato.
Per chi invece vuole camminare un po’ di più, si può partire da Obereggen seguendo un sentiero che per 7.5 km conduce al lago in circa due ore.
Sempre nell’area di Carezza è possibile fare “l’Escursione delle Leggende”, un trekking di 11 km e 700 metri di dislivello che attraversa i prati di Latemar.
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