
Toscana: 4 borghi antichi ideali da visitare in inverno

I borghi storici della Toscana sono una meta imperdibile per un viaggio invernale all'insegna della natura e della storia. Vediamo alcuni dei più suggestivi del territorio perfetti da visitare in inverno
In Toscana alla scoperta di borghi senza tempo
La stagione invernale è un’occasione d’oro per scoprire luoghi poco conosciuti, magari dei borghi antichissimi che sembrano sospesi nel tempo.
La Toscana vanta numerose piccole realtà dal fascino unico.
Paesi panoramici arroccati su speroni di tufo e impreziositi da architetture e luoghi dal passato glorioso, suggestive vie cave, terme del XV secolo e tanta tradizione.
Dall’Alta Maremma fino al cuore dell’Appennino sono tantissimi i borghi da visitare per chi ama viaggiare al di fuori delle solite rotte.
Eccone una piccola selezione.
1 – Pitigliano
Lungo il territorio della Maremma meridionale c’è un borgo scavato nel tufo dal fascino unico: Pitigliano.
Secondo un’antica leggenda la città sarebbe stata fondata da due romani: Petilio e Celiano. Dalla fusione dei loro nomi sarebbe derivato “Pitigliano”.
Questo borgo, denominato anche la “Piccola Gerusalemme” per la sua storica comunità ebraica che lì si stabilì dal XV secolo, si erge su un promontorio a ben 313 metri sul livello del mare circondato da valli verdissime solcate dai fiume Lente e Maleta.
Pitigliano è un luogo fuori dal tempo dove si respira un’aria magica: per averne una prova basta passeggiare lungo le strade in pietra, addentrarsi nelle tipiche cantine scavate nel tufo e andare alla scoperta delle antichissime tombe etrusche.
Merita una visita il Museo di Cultura ebraica, la sinagoga e il percorso al forno dove si cuoceva il pane azzimo, ma anche la cantina scavata nel tufo in cui si produceva il vino kasher, la macelleria, il bagno di purificazione per le donne e la tintoria tradizionale ebraica.
Impossibile poi non passare davanti a Palazzo Orsini, un’imponente costruzione di origine aldobrandesca.
Fu ristrutturato dagli Orsini tra il XV e il XVI secolo e, oggi, è sede di due musei: il Museo Civico Archeologico e il Museo di Palazzo Orsini.
Uscendo da Pitigliano è possibile scoprire le affascinanti vie cave, ovvero i corridoi scavati nella roccia tufacea realizzati dalla civiltà etrusca. Alcune superano addirittura il chilometro di lunghezza, con pareti alte fino a 20 metri.
Il viaggio nella storia prosegue anche nella vicina Sorano, sede del Parco Archeologico Città del tufo e della Necropoli di Sovana.
Pitigliano, infine, è anche un’ottima base di partenze per delle escursioni invernali: dal borgo si può raggiungere velocemente il Monte Amiata per una giornata sugli sci o una ciaspolata nei boschi.
_ Maggiori dettagli sul sito turistico di Pitigliano
2 – Bagnone
Bagnone è un antichissimo borgo che si trova nell’Alta Lunigiana, incastonato tra i torrenti e le vette dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Stando a quanto narrano le leggende locali questo piccolo paese custodisce un portafortuna molto singolare.
Si tratta di un giglio fiorentino inciso sulle colonne dei vari portici medievali il quale, se sfregato, dovrebbe favorire ricchezza e buona sorte.
Bagnone è davvero un borgo antico sopravvissuto fino ai giorni nostri. È abitato sin dalla preistoria, come testimoniato dal ritrovamento di una statua stele a Treschietto, e mantiene ancora oggi il suo tipico aspetto medievale.
Il nome della città deriva da quello del torrente che, un tempo, scorreva non lontano dal castello, nucleo dell’abitato che aveva una funzione di controllo su un tratto della Via Francigena a valle.
Oggi tutte le varie bellezze naturalistiche e le singolarità culturali di Bagnone sono tutelati dal Parco Naturale e Culturale della Valle del Bagnone, e in parte conservate all’interno del Museo Archivio della Memoria.
Tra le architetture da visitare si segnala il Castello di Bagnone il quale, fin dalle sue origini, si configura come un’entità distinta rispetto al “borgo di sotto” che, anticamente, era conosciuto con l’appellativo di “Gutula”.
Se quest’ultimo era il borgo degli artigiani e dei bottegai, al castello vivevano i nobili governanti: prima i Malaspina e poi i Noceti.
La salita al castello si può fare in auto oppure anche a piedi con un percorso trekking che inizia nel borgo di sotto, a partire dalla Porta di Santa Caterina.
Poco lontano da Bagnone non ci si può perdere il borgo di Treschietto in cui si possono ammirare gli imponenti ruderi del castello a picco sul burrone, ma anche Castiglione del Terziere, vecchia sede del Capitanato fiorentino.
_ In questa pagina trovate altri spunti su Bagnone
3 – Sorano
Sorano è un altro gioiello della Maremma, una città antichissima fiorita in epoca etrusca arroccata su una rupe e scavata nel tufo, come la vicina Pitigliano.
Viene anche chiamata la “Matera della Toscana” per via dei suoi villaggi rupestri e delle antiche vie delle cave.
Visitare questo borgo significa fare un viaggio nel tempo e nella storia: le casette addossate le une sulle altre, i vicoli pittoreschi e un’atmosfera magica in ogni angolo del paese.
A Sorano si accede grazie a due porte principali: Porta di Sopra e Porta di Sotto chiamata anche “dei Merli”.
La prima è ubicata ai piedi della Fortezza Orsini e conduce nel cuore del centro storico di Sorano.
La seconda porta, invece, si trova vicino al Masso Leopoldino e si distingue per lo stemma famigliare.
Tra le architetture da visitare c’è la Fortezza Orsini, una delle strutture più affascinanti del territorio realizzata dalla famiglia Aldobrandeschi e oggi sede del Museo Civico Archeologico.
Per un momento di relax si può anche decidere di fare un salto alle Terme di Sorano nell’Area del Tufo: lì c’è una piscina storica che risale al XV secolo, “Il Bagno dei Frati”.
Quest’ultima veniva utilizzata dai frati che vivevano nei locali dell’attuale Pieve di Santa Maria dell’Aquila, sita all’interno della residenza.
Nei dintorni del borgo, infine, merita una visita il Parco Archeologico della città del Tufo dove si ritrovano i maggiori tesori storici, archeologici e culturali di Sovana, Sorano e Vitozza.
_ Le informazioni su Sorano sul sito Visit Tuscany
_ Il Parco Archeologico della città del Tufo
4- Castiglione di Garfagnana
Castiglione di Garfagnana è un borgo fortificato immerso tra gli Appennini, un punto panoramico eccezionale non solo su questi ultimi ma anche sulle suggestive Alpi Apuane.
La sua storia è legata principalmente a quella del suo accampamento militare.
Castiglione venne fondato dai romani i quali installarono un primitivo e caratteristico “Castrum” che crebbe successivamente sia in epoca longobarda che franca.
A partire dal 1806 il borgo fu assegnato al Principato di Lucca e divenne la fortezza più importante a difesa del confine con il ducato di Modena.
Nel complesso, Castiglione di Garfagnana è una rarità: è infatti difficile trovare degli esempi di borgo fortificato dotato di mura quasi intatte, e di una Rocca che si mostra ancora nel suo antico splendore.
Tra le architetture degne di nota all’interno del borgo ci sono un paio di chiese, quelle di San Pietro e San Michele, entrambi risalenti all’anno Mille.
Dopodiché c’è il Parco della Rimembranza, punto di accesso al Torrione della Brunella, un punto panoramico bellissimo da cui osservare la valle sottostante.
Rimanendo all’interno del territorio comunale vale la pena visitare anche Mulino che conserva un ponte medievale costruito nel XIII secolo da Spinetta Malastina.
Infine, per quanto riguarda il lato gastronomico conviene assaggiare il farro locale. Proprio a Castiglione si è raffinata la varietà migliore, tra i primi prodotti della cucina povera a guadagnarsi il marchio europeo IGP.
_ Tutte le informazioni su Castiglione di Garfagnana le trovate qui
_ In questa pagina, invece, trovate degli spunti in più sui dintorni del borgo
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