Umbria d’inverno, 5 indimenticabili cose da fare e da vedere

Che si tratti di una gita spirituale alla chiesa di San Damiano, di un tuffo nell'arte alla Galleria Nazionale dell'Umbria, oppure di una visita al bellissimo teatro Mancinelli poco importa, le alternative di certo non mancano in Umbria. Se siete in procinto di fare una piccola gita oppure un weekend fuori porta allora questa regione può rappresentare un'ottima scelta

29 gennaio 2024 - 10:00

Inverno in Umbria, 5 cose da fare e vedere assolutamente

L’Umbria  è certamente nota per i suoi spettacolari paesaggi naturali, suggestivi in tutte le stagioni dell’anno.

Ma anche per il cioccolato perugina e per il suo centro principale, ovvero Assisi.

Tuttavia, molti sono i posti da scoprire e visitare.

Ph.: Gettyimages/Paolo Gagliardi

Che si tratti di una gita spirituale alla chiesa di San Damiano, di un tuffo nell’arte alla Galleria Nazionale dell’Umbria, oppure di una visita al bellissimo teatro Mancinelli poco importa, le alternative di certo non mancano.

Se siete in procinto di fare una piccola gita oppure un weekend fuori porta allora l’Umbria può essere la meta ideale.

Ecco di seguito qualche consiglio di viaggio.

1 – Visitare San Damiano ad Assisi

Questa chiesa è da considerarsi come uno dei principali luoghi di culto collocati nell0 splendido centro storico di Assisi.

L’edificio fu costruito tra l’VIII e il IX secolo d.C. in onore del Santo medico Damiano.

Nel 1030 fu un importante priorato benedettino, tuttavia, fu progressivamente abbandonato.

Una visita a questo luogo sacro è quasi doverosa non solo per la sua indiscussa bellezza ma anche per vie delle curiosità e delle leggende che gli gravitano attorno.

Si dice che proprio San Francesco, in questa chiesa, udì per la prima volta la voce di Cristo.

Infatti si narra che il crocifisso, oggi custodito nella basilica di Santa Chiara, disse al santo alludendo alla crisi della Chiesa: «Francesco, va e ripara la mia casa che, come vedi, è in rovina».

Credit by: VisitItaly

Nella basilica Superiore di San Francesco, una delle scene del ciclo giottesco descrive proprio il momento in cui il crocifisso parlò al francescano all’interno della diroccata chiesa di San Damiano.

Si dice che il santo, da queste parole, ricevette forza e conferma nella sua vocazione.

Il primo restauro della chiesa di San Damiano fu compiuto proprio da San Francesco il quale, nel 1212, vi accolse sia Santa Chiara che le sue compagne.

Non da meno, questa chiesa è anche il luogo dove il santo compose il Cantico delle Creature.

Le clarisse edificarono un piccolo dormitorio e rimasero a San Damiano fino al 1260, poco dopo la morte di Santa Chiara.

Sul sito ufficiale del Santuario tutte le info utili per la visita

2 – Scoprire le opere d’arte della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia

Se si vuole fare un piccolo viaggio in Umbria allora Perugia è quasi una tappa obbligatoria.

Camminando lungo Corso Vannucci non si potrà non fare una visita alla splendida Galleria Nazionale dell’Umbria situata ai piani superiori dello storico Palazzo dei Priori.

Si tratta di una delle più ricche collezioni d’arte presenti sul territorio italiano.

Le opere qui conservate appartengono a un periodo compreso tra il XIII e il XIX secolo e sono all’incirca più di 3000, anche se sono solo 500 quelle in esposizione.

Dipinti, sculture, ceramiche, tessuti antichi e oreficerie sono distribuiti in 40 sale, una torre e una cappella per offrire un viaggio lungo 800 anni nella storia dell’arte italiana.

Credit by: Italy Magazine

La consistenza numerica della raccolta, oltre che il suo valore portò all’istituzione, nel 1863, di una pinacoteca civica intitolata a Pietro Vannucci (noto come Pietro Perugino).

Quest’ultima fu collocata dapprima presso la grande chiesa di Montemorcino Nuovo e, successivamente, nel 1907, venne spostata all’interno degli attuali piani superiori di Palazzo dei Priori.

Solo nel 1918 venne ceduta allo Stato con il titolo di Galleria Nazionale dell’Umbria.

Per gli appassionati di storia dell’arte questa tappa non si può assolutamente evitare.

Il sito ufficiale della Galleria è ricco di informazioni utili e immagini delle collezioni

3 – Godersi uno spettacolo al Teatro Mancinelli

Questo elegantissimo teatro è collocato proprio nel cuore della città di Orvieto, a pochi passi dal duomo e non distante dalla piazza principale.

Il teatro fu progettato da Giuseppe Santini e venne inaugurato nel 1863, dunque è davvero un palco storico.

Nello stesso anno venne affidata ad Annibale Angelini la decorazione degli ambienti interni con grottesche, putti e festoni desunti dalla tradizione classica.

Giuliano Corsini si occupò delle decorazioni a stucco mentre il romano Cesare Fracassini si occupò della pittura figurativa, tra cui anche il sipario, che terminò nel 1886.

Credit by: Live Orvieto

Per l’inaugurazione venne messa in scena l’opera “Favorita e Marte” assieme ai balletti “I Bianchi e i Neri” e “Pedrilla”.

Nel 1921 venne dedicato al musicista orvietano Luigi Mancinelli.

La visita è consigliata sia per la bellezza del teatro che per la ricca stagione teatrale e musicale.

Assistere a uno spettacolo concertistico o a un’opera in questa bomboniera sarà un’esperienza unica grazie anche all’acustica invidiabile.

Il sito del Teatro per acquistare i biglietti e trovare informazioni sugli spettacoli

4 – Visitare la fabbrica del cioccolato Perugina a San Sisto

Per i più golosi amanti del cioccolato una tappa alla fabbrica della perugina di San Sisto non può essere assolutamente evitabile.

Questa fabbrica ospita un museo dedicato alla storia della produzione del cioccolato e una scuola con corsi di cucina dedicati a tutti gli appassionati.

Si tratta di un luogo magico dove poter gustare del buon cioccolato e godere di una collezione ricchissima di foto, scatole regalo e macchine speciali ideate per la produzione del cioccolato.

Ma soprattutto, non ci si può perdere il cioccolatino simbolo: il bacio perugina.

Credit by: Perugina.com

Si potrà fare una visita al museo storico, un vero e proprio viaggio nel tempo che riporterà alle origini e alla mente di chi ha ideato questa grande fabbrica, ovvero Luisa Spagnoli.

Questo museo è un vero e proprio archivio che raccoglie immagini, curiosità, rarità, aneddoti, pacchetti e video di un secolo di storia dell’imprenditoria italiana di questo settore.

Sarà l’occasione per fare un vero e proprio tour tutto da “assaporare” scoprendo tutti i retroscena: dalla materia prima alle varie tecniche di lavorazione, dalle origini del cacao fino ai veri capolavori del cioccolato Perugina.

Sul sito della Casa del Cioccolato tutte le informazioni sugli orari e la possibilità di prenotare le visite online

 

5 – Salire sulla cima della Rocca del Leone a Castiglione del Lago

Questa splendida rocca si trova all’interno del suggestivo borgo di Castiglione del Lago.

Dopo una doverosa visita al Palazzo della Corgna, dall’omonimo museo si avrà la possibilità di passeggiare lungo un camminamento coperto che porta alla maestosa Rocca del Leone.

Da lì si potrà godere di un magnifico panorama su tutto il Lago Trasimeno e sulla zona circostante.

La rocca fu iniziata nel XII secolo sulle rovine di una precedente fortificazione distrutta nel 1091 da Enrico IV di Franconia.

Credit by: Latitudes Travel Magazine

Nel 1297 i magistrati perugini decisero di fortificare l’abitato e, l’anno successivo, deliberarono di costruire una rocca all’interno del castello per difendere al meglio gli abitanti.

All’interno della fortezza si potranno osservare anche i ruderi di origine bizantina di una chiesa intitolata sia a San Filippo che a San Giacomo costruita, con ogni probabilità, sui resti di un antico tempio etrusco.

Per gli amanti della storia questo posto potrebbe essere una bella scoperta.

Il sito ufficiale della Rocca

 

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