a fantastic view of positano, amalfi coast, nocelle, praiano, agerola
Il ponte del 25 aprile è un’ottima occasione, per chi può farlo, per organizzare un viaggio nella natura andando a caccia di qualche avventura all’aria aperta all’insegna della bella stagione.
Il nostro territorio, del resto, si presta molto bene all’outdoor: da nord a sud i paesaggi sono molteplici così come i colori e le alternative escursionistiche.
Ph.: Gettyimages/Christopher Moswitzer
Che si tratti di una gita in Valtellina tra i vigneti, oppure di una salita in montagna alla scoperta di laghi d’alta quota, sarà difficile sbagliare.
L’unica cosa da fere è prendere zaino, scarponi e tutto l’occorrente e partire alla scoperta di un’Italia davvero unica.
Dal fascino dei borghi alla natura incontaminata dei Parchi e delle Riserve Naturali, e poi ancora dai sentieri che salgono più dolcemente costeggiando i torrenti a quelli che portano veloce verso le cime, la Valtellina offre infinite possibilità per gli amanti del trekking.
Uno dei percorsi più suggestivi da intraprendere durante il ponte del 25 aprile è sicuramente la Via dei Terrazzamenti.
È situata sul versante più solivo della Valtellina, quello delle Alpi Retiche, ad una quota compresa tra i 300 e i 700 m.
Il percorso collega Morbegno a Tirano e, attraverso i suoi scenari, saprà raccontarvi la storia del lavoro dell’uomo che è riuscito a rendere coltivabile le pendici di queste montagne.
Ph.: da www.valtellina.it
Non per caso, infatti, in Valtellina si parla spesso di “viticoltura eroica”.
Ad aspettarvi ci saranno ben 70 Km di vigneti terrazzati da cui si ottengono i pregiati vini valtellinesi.
Dalla cima di essi potrete godere di alcuni scorci panoramici particolarmente suggestivi, magari nelle numerose aree di sosta che punteggiano il percorso.
Oltre ai terrazzamenti, potrete scoprire un immenso patrimonio culturale in questa zona: chiese, siti preistorici, cantine rurali, agriturismi e antichi borghi.
_ Scopri il percorso completo della via dei Terrazzamenti
Per questo itinerario ci si sposta ora nella provincia di Cuneo, nel cuore della Valle Stura.
Si tratta di un’escursione che vi porterà in cima a 2428 metri, in corrispondenza del lago superiore di Roburent.
Questo bacino d’acqua non ha molto bisogno di presentazioni.
È un vero e proprio simbolo della valle Stura, questo sia per la caratteristica forma a ferro di cavallo, sia per la straordinaria posizione in una conca sospesa tra verdissime praterie ai piedi dell’immenso ammasso roccioso del monte Oronaye.
Ad attendervi ci sarà una spettacolare balconata affacciata sulle Alpi Marittime.
Ph.: da visit.terresmonviso.eu
Il percorso si snoda per ben 15 Km e non presenta grandi difficoltà se non per il dislivello.
Ad ogni modo, il consiglio è quello di prestare attenzione alla cartellonistica: nonostante l’itinerario sia molto frequentato, la segnalazione non è sempre precisa.
Le tante varianti potrebbero causare qualche incertezza, anche perché ci si trova quasi al confine francese e i toponimi possono essere diversi per le due nazioni.
_ Scopri i dettagli del percorso
Ci si tuffa ora nel cuore dell’Appennino reggiano alla scoperta di un’attrazione naturalistica davvero unica. Si tratta della Pietra di Bismantova, un vero e proprio monumento naturale e simbolo sacrale frequentato dall’uomo fin dalla preistoria.
Fu citato proprio da Dante nella Divina Commedia e, un tempo, veniva sfruttato come difesa naturale da vari popoli e fazioni.
La Pietra di Bismantova è da decenni oggetto di culto da parte degli alpinisti e degli arrampicatori sportivi ed è inserita nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Ph.: da www.parcoappennino.it
Tuttavia, ci sono diversi modi per accedere alla pietra se si decide di arrivarci a piedi con un trekking.
L’itinerario ha una durata complessiva di circa due ore e si sviluppa ad anello per circa 5 km. Il punto di partenza è Piazzale Dante, sito nella località di Castelnovo Ne’ Monti.
_ Scopri l’itinerario per salire sulla Pietra di Bismantova
Spostandosi verso il centro della nostra Penisola si approda così nel Lazio, per la precisione in corrispondenza del Parco Nazionale del Circeo, sito all’interno della Pianura Pontina.
Rispetto a quest’ultima, a prescindere da dove vi troviate il vostro sguardo non potrà non imbattersi nel Promontorio del Circeo, un rilievo calcareo alto 541 metri, nonché icona stessa del Parco.
Grazie al suo profilo, questo promontorio scatena da sempre la fantasia umana facendone, nel corso dei secoli, dimora di dei, maghe ed eroi.
Ph.: Gettyimages/only_fabrizio
Secondo la tradizione, Ulisse sarebbe entrato con la sua nave nell’odierna Cala dei Pescatori sul lago di Paola, per poi rimanere vittima dell’ammaliante Maga Circe, il cui profilo sarebbe ancora oggi visibile nella sagoma della montagna.
Sono numerosi i percorsi presenti all’interno del Parco, tra questi quello che vi condurrà al Picco di Circe partendo da Torre Paola.
Si percorre in circa un’ora e mezza, dunque la sua lunghezza è piuttosto esigua, ma vi consentirà di raggiungere il punto più alto del Promontorio del Circeo: il Picco di Circe, a quota di 541 metri sopra il livello del mare.
_ Scopri gli itinerari trekking nel Parco del Circeo
Nel cuore verde dell’Umbria il tracciato di una vecchia ferrovia è stato riconvertito in uno stupendo percorso ciclo-pedonale. Ci si colloca nella provincia di Perugia, per la precisione a Spoleto.
La ferrovia, inaugurata nel 1926, è da considerarsi come un vero e proprio capolavoro di ingegneria, caratterizzata da 19 gallerie e 24 ponti e viadotti.
Fu chiusa nel 1968 e, dopo anni di inutilizzo, nel 2014 è stato inaugurato un percorso ciclopedonale che passa per borghi e paesaggi meravigliosi dell’Appenino Umbro fino alla celebre Norcia.
Il percorso è lungo 51 km e per realizzarlo furono scavate ben 19 gallerie tra queste la Capareccia, lunga ben 2 km.
Ph.: di Nicola Pezzotta da www.escursionismo.it
Lungo la ferrovia potrete godere di vedute spettacolari, ad esempio quella che si può scorgere dal viadotto del Cortaccione, alto più di 60 metri.
Dopo il viadotto il percorso vi condurrà tra i boschi fino al valico della Caprareccia. L’incipit è fissato in corrispondenza della ex stazione di Spoleto e prosegue fino a Norcia con pendenze sempre minime.
Nel corso del tragitto sono diverse le località e i borghi che potrete visitare: ad esempio Santa Anatolia di Narco, un borgo della Valdinarco, oppure Castel San Felice e Vallo di Nera con il suo incantevole castello.
_ Scopri trekking e cammini in Umbria
L’ultimo itinerario proposto è, con molta probabilità, tra i più belli al mondo.
Ci troviamo in Campania, per la precisione lungo la pittoresca e rinomata Costiera Amalfitana così come lungo quella Sorrentina.
Si sta parlando del Sentiero degli Dei, denominato anche “Cammino degli Dei”, e si tratta di un percorso escursionistico che va da Bomerano, frazione di Agerola, fino a Nocelle, frazione di Positano.
Questo incredibile itinerario racconta millenni di storia e ancora oggi è vivo (tra miti e leggende) nell’animo della gente che in questi luoghi ci vive.
Il sentiero vi farà passare attraverso filari che producono un particolare tipo di uva detta “Pede ‘e Palomma” (“piede di colomba”) tipica della zona, dalla particolare forma del tralcio e dal color roseo che ne caratterizza la vite.
Questa particolare tipologia di uva fu importata dai Greci provenienti dalla penisola Calcidica durante l’invasione Dorica sulle coste elleniche assieme ad altre note specie di viti.
Ph.: Gettyimages/imagoDens
Le prime colture di questa vite vennero introdotte a Ischia, ed essendo Positano una ex colonia greca, il tralcio di questa fu probabilmente piantato in collina, favorendo così quel gusto speciale che ne determina l’essenza e ne caratterizza la sostanza.
L’itinerario si snoda per circa 7,8 Km ed è percorribile in circa 4 ore di cammino. È bene specificare che si può intraprendere questo percorso in due modi.
La prima scelta può ricadere sul “sentiero alto”, che va da Bomerano fino a Santa Maria Del Castello: si tratta della scelta più difficile perché si sale e si prosegue sempre in altezza.
La seconda scelta, più semplice, è percorrere il “sentiero basso”: quest’ultimo parte dalla località di Nocelle e per lunghi tratti si sviluppa in discesa, ragion per cui è anche l’alternativa più turistica nel complesso.
_ Scopri tutti i dettagli sul Sentiero degli Dei in Campania
_ Scopri altre idee di viaggio in Italia
Seguici sui nostri canali social!Instagram – Facebook – Telegram