I cambiamenti climatici stanno facendo sentire il loro impatto in particolar modo sul turismo invernale e dello sci. Le nevicate sono sempre più scarse, molte aree dell'appennino non vedono più la neve da anni e anche nelle alpi spesso le stagioni sono salvate dall'innevamento artificiale. Ha ancora senso investire milioni di euro di risorse pubbliche per costruire nuovi impianti? I bilanci dei grandi comprensori e le previsioni di climatologi ci dicono chiaramente di no. Questo non vuol dire chiudere con lo sci, ma semmai riqualificare il patrimonio di impianti esistente e cominciare a rilanciare un turismo invernale più sostenibile, basato sul trekking, le ciaspole, lo sci alpinismo e tutte quelle discipline che si possono fare in montagna con o senza neve. In Italia ci sono esempi virtuosi in questo senso, la Valle Maira e la Carinzia sopra tutti, ma molte altre località stanno puntando sul turismo sostenibile per rilanciarsi non solo d'inverno ma tutto l'anno. In questa puntata di Parole in Cammino ne parlano il Vicedirettore Massimo Clementi e il nostro editorialista Paolo Piacentini, Presidente di Federtrek.