A young couple of hikers using trekking poles and wearing backpacks with camping gear while spending time in nature
Per camminate brevi e semplici possono andare bene zaini di 30 litri. Altrimenti si passa ai 50 litri e s’inizia a fare sul serio..
Se non hai nulla, non ti serve nulla!
Sentenziava sempre un mio vecchio compagno di boschi, e questa, con opportuni adattamenti, dovrebbe essere la regola aurea da utilizzare per fare il carico “perfetto” di uno zaino.
Sicuramente meno materiale si ha con se e migliore sarà il risultato delle nostre peregrinazioni nei più diversi ambienti naturali.
> Vedi subito i modelli consigliati
I moderni zaini sono attrezzi di eccellente livello, che grazie all’utilizzo dei più avanzati materiali hanno contribuito a migliorare il trasporto dei carichi necessari ad affrontare un trekking.
La base di partenza, lapalissiana, è disporre di uno zaino leggero e al tempo stesso in grado di sopportare carichi anche pesanti, in particolare sugli spallacci, distribuendoli anche sui fianchi, grazie alla struttura degli schienali e della fascia ventrale.
Uno zaino ben riempito si porta scaricando la maggior parte del peso sulla vita, distribuendolo, grazie alla fascia ventrale che in uno zaino da carico deve essere ben imbottita, sulla parte superiore delle anche.
Solo così riusciremo a godere di lunghe escursioni senza massacrarci le spalle con gli spallacci che “segano” la base del collo.
Non esiste una regola universale su come distribuire il carico, se portarlo “alto” sopra le spalle o “basso”, cioè completamente appoggiato alle anche.
Gli zaini “da carico”, oltre ad un’ottima fascia ventrale regolabile, hanno sulla parte superiore degli spallacci delle cinghie di regolazione che ci consentono di allentare (abbassandola) o tirare (sollevandola) la struttura del basto.
Un altro segreto è utilizzare i bastoncini, soprattutto in discesa.
Un appoggio corretto, infatti, consente di scaricare sulle braccia e di conseguenza a terra gran parte del peso della parte superiore del corpo e dello zaino, alleggerendo notevolmente la tensione sulle ginocchia.
Sulle lunghe distanze questa tecnica consente di risparmiare almeno il 50% dell’energia destinata a “sopportare” lo zaino.
La regola base è che nella parte bassa metteremo il materiale più pesante (tenda, sacco letto, attrezzatura da bivacco, alimenti, etc), e salendo verso l’alto le attrezzature più leggere.
Nelle tasche sul cappuccio invece si mettono le cose che si utilizzano con maggior frequenza: Gps, cartina, guanti, occhiali e berretto, giacca antivento, etc.
Le tasche laterali degli zaini possono trasportare delle borracce con l’acqua e gli integratori salini.
In generale, il miglior modo per camminare soprattutto su lunghe distanze, è avere tutto il carico ben stivato all’interno, compresa la giacca antivento, che invece di essere esposta “a bandiera” annodata al porta piccozza sta comodamente nella tasca superiore del cappuccio.
_ Leggi anche l’articolo che spiega come caricare lo zaino da trekking
La grande differenza, a parità di peso, la fa la struttura dello zaino.
Per le gite giornaliere lo zaino è principalmente il contenitore ergonomico della riserva d’acqua e di cibo, sono “aerodinamici” e si “spalmano” sulla schiena quasi a solidarizzarsi con il corpo.
Quelli da carico, invece, necessitano di una struttura portante semi rigida, in grado di distribuire il peso su tutta la schiena.
A questo proposito, “obbligatoria” la possibilità di variare la lunghezza della distanza “attacco spallacci/fascia ventrale”, personalizzandola sul proprio fisico.
La parte dello zaino a contatto con la schiena, lo “schienale” o “dorso”, deve permettere la miglior circolazione dell’aria per evitare l’accumulo di sudore, che potrebbe anche compromettere l’escursione.
Gli zaini superleggeri, per volare sui sentieri, hanno le principali caratteristiche nella leggerezza, molto spesso meno di un chilo, e la sagomatura che ne fa un’appendice della schiena.
Sono ideali per escursioni “veloci”. Se l’escursione si protrae per tutta la giornata, allora lo zaino può avere un volume di 35 – 50 litri circa, oltre a presentare un dorso con buona struttura, spallacci e cintura ventrale imbottita, capienti tasche esterne.
Ci sono poi gli zaini per grandi camminatori.
Prima però di affrontare un trekking di 15 giorni nei luoghi più lontani del pianeta, abbiate l’accortezza di fare qualche gita “fuori porta” per ottimizzare carico e schiena!
Indispensabili, in questa categoria di zaini, tutte le regolazioni possibili: dorso, spallacci, volume espandibile in altezza, doppio scomparto interno con accesso al carico comodo, cinghie di compressione.
Mai esagerare col volume delle tasche esterne, che se non perfettamente equilibrate possono sbilanciare il carico; meglio quelle a scomparsa, comprimibili, che seguono la sagoma dello zaino.
Molto utile la separazione della parte superiore da quella inferiore e la possibilità di accedere ad entrambe dall’esterno.
Di solito, nello scomparto inferiore vengono messi indumenti e sacco letto, e sopra i viveri, le cose di più frequente utilizzo e l’attrezzatura fotografica.
Sono i “giganti” che, una volta riempiti, fanno paura a guardarli. Indispensabile lo schienale totalmente “personalizzabile”, le cinghie di trazione del carico sulla parte superiore tra struttura e spallacci, e questi devono essere imbottiti con materiali idrofughi, così come la fascia ventrale.
Zaino da trekking robusto con doppio accesso alla parte frontale ed inferiore, cappuccio amovibile trasformabile in zainetto.
Caratteristiche tecniche – Peso 2,5 kg • Tessuto 420 HD invisible ripstop, Supertex® •Tasche Doppia sul cappuccio, di sicurezza, laterali e frontale a soffietto, su fascia vita, interna sul dorso • Altre caratteristiche Corpo estensibile (+10 l)
_ Disponibile su Amazon:
Disegnato per i trekking su lunghe distanze e di più giorni, l’Alptrek 50+5 è uno zaino comodo, in nylon leggero e ultra resistente, con uno schienale integralmente regolabile e un volume di 50 litri.
Lo schienale Pro Custom-Fit è semplice da regolare e a lunghezza variabile, con spallacci e cintura imbottiti con design anatomico, per un fit specifico uomo/donna.
Uno zaino leggero, confortevole e abbastanza capiente per contenere tutti i vostri sogni, anche quelli in cui occorre partire portandosi tutto ciò che serve per un trekking di più giorni.
Se è questo che state cercando, Aircontact Lite 60+10 di Deuter è la soluzione ai vostri problemi.
Garanzia di comodità è innanzitutto il sistema Vari Quick, che offre una regolazione rapida ed efficace dello schienale, mentre il telaio a forma di X consente una perfetta ripartizione del peso del carico.
Questi sono gli zaini della Deuter perfetti per viaggiare e per fare trekking di più giorni con molto carico.
Il nuovo, robustissimo, materiale esterno garantisce una lunga durata, il sistema Vari Flex dona un inimitabile comfort.
Le alette lombari ergonomiche rinforzate distribuiscono il carico omogeneamente e riescono a seguire anche movimenti del corpo più complessi.
In combinazione con le stecche in alluminio, il sistema Vari Flex Deuter crea un sistema di trasporto con un rapporto ideale tra stabilità, efficiente trasmissione, perfetto controllo del carico e allo stesso tempo eccellente flessibilità.
Ideali per contenere le poche cose che servono per un’escursione giornaliera: una borraccia d’acqua, qualche cibaria di conforto, una maglietta di ricambio e una giacca anti-pioggia/vento.
Zaino dal profilo lineare e completo di tutte le dotazioni. Il dorso D.N.S garantisce una perfetta ventilazione.
Caratteristiche tecniche – Peso 1,55 kg • Tessuto Diamond HD, Supertex®, Rinforzi in Reinforced Laminated • Tasche Sul cappuccio, di sicurezza, frontale a soffietto, laterali in rete, su fascia a vita, interna sul dorso
Zaino da 25 litri per alpinismo/via ferrata, robusto. Il suo sistema di trasporto Contact Fit assicura che lo zaino sia sempre vicino alla schiena, mentre le cinghie di controllo centrano il carico.
Gli spallacci anatomici imbottiti e le altre imbottiture garantiscono un trasporto confortevole.
Per arrampicare, è sufficiente togliere la placca ISB e la cintura ventrale e avrai uno zaino morbido compatibile con l’imbrago, con ganci per piccozza/bastoncini.
Gli zaini Futura sono dotati di un sistema di trasporto più volte premiato da test indipendenti.
Il sistema Aircomfort FlexLite con la costruzione da trasporto a doppia intelaiatura estremamente flessibile e l’effettiva aerazione trilaterale, offre il massimo comfort nel trasporto con il minor peso possibile.
Questi zaini, in colori forti e in materiali pregiati, ci accompagnano sia per compiere passeggiate giornaliere, sia in tour alpini di più giorni o sulle ferrate.
In più sono perfezionati fin nei minimi dettagli – come la nuova fibbia, appositamente concepita.
Lo zaino tecnico studiato da Salewa per le escursioni alpine di due o tre giorni.
I punti di forza sono il perfetto equilibrio fra capienza e leggerezza e lo schienale AIR FIT 2.0, studiato per mantenere la schiena asciutta.
Con questa innovazione tecnica Salewa è riuscita a ridurre del 25% la superficie di contatto rispetto ai modelli precedenti.
L’utilizzo di tessuti altamente traspiranti nel sistema di ventilazione permette di ridurre la temperatura della schiena di ben 1.5°C dopo 15 minuti d’uso.
La stabilità del trasporto è garantita dal Twin Compression System (TCS) che consente di assicurare il carico dello zaino più vicino al corpo, prevenendo sobbalzi quando ci si muove velocemente.
_ Come scegliere i migliori zaini per le escursioni giornaliere.
_ I migliori zaini da trekking porta-bambino
_ I migliori zaini da trekking per le donne