Backpacker man walking in the street of Asia. Bangkok, Thailand.
L’errore più frequente di un apprendista viaggiatore “zaino in spalla” è sovraccaricare lo zaino, riempiendolo di materiali e abbigliamento inutile.
A prescindere però dal tipo di bagaglio scelto, esiste un parametro abbastanza preciso su quanto deve pesare lo zaino: dal 15 al 25% del peso di chi lo porta, a seconda dell’allenamento.
Un uomo di 80 chili in buona forma fisica può trasportare in modo continuativo uno zaino di circa 20 chili.
Lo stesso individuo, poco allenato e con qualche chilo di troppo, dovrà accontentarsi di una quindicina di chili per non “soffrire” più del necessario.
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Il volume (cioè la capienza) di uno zaino si misura in litri: si passa dai micro zaini da corsa che hanno un volume interno di 10/12 litri, ai giganti da carico che possono superare i 100 litri.
Il peso rappresenta un’altra caratteristica fondamentale per questo attrezzo: più pesante sarà la struttura “a vuoto” dello zaino, minore sarà il materiale che potremo stivarci dentro.
Il peso di uno zaino è determinato dai materiali impiegati, dal numero di tasche, dalle imbottiture di spallacci e fascia ventrale, ma anche dagli accessori: copri zaino, fondo, cerniere, fettucce, ganci, etc.
Ecco perché più sobrio e “spartano” sarà il vostro zaino e più saranno le soddisfazioni che vi darà nei lunghi viaggi o trekking in giro per il mondo.
Non esistono “regole” precise, tuttavia è possibile stabilire una sorta di “tabella” tra volume e peso di uno zaino tecnico da trekking:
Gli zaini di grande capienza devono essere comunque robusti e confortevoli, con schienale che si adatta in altezza e larghezza e spallacci e cintura in vita imbottiti per sopportare grandi carichi!
Lo scomparto principale deve potersi espandere, deve avere spallacci e cintura imbottiti ed ergonomici.
Importante anche la presenza di una cerniera di accesso frontale per raggiungere il contenuto anche dal basso e delle cinghie di compressione laterali, sono utili anche i porta accessori vari e il parapioggia a scomparsa.
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Negli ultimi anni le aziende si sono concentrate soprattutto sui dorsi, che sono la “cerniera” tra la nostra schiena e il contenitore con il carico.
Realizzati in materiali ipertraspiranti, solitamente a cellula chiusa che non assorbe sudore e umidità, i dorsi si differenziano in base alla capacità di carico dello zaino.
Negli zaini leggeri e per escursioni giornaliere il dorso è solitamente in pezzo unico, curvato in modo da creare una zona libera tra corpo e zaino, in grado di garantire la massima areazione.
Negli zaini per trekking plurigiornalieri, che devono sopportare carichi decisamente più impegnativi, la caratteristica principale è la disposizione di zone di appoggio e ammortizzanti distribuite in base alla fisiologia della schiena.
Tra queste aree di contatto si creano delle zone libere dove l’aria può circolare liberamente, evitando il ristagno del sudore.
Un altro dettaglio fondamentale riguarda le dimensioni dello schienale: un marcantonio di due metri ha esigenze diverse da una ragazza alta un metro e sessanta.
Gli zaini migliori vengono ormai proposti in diverse misure e con molte possibilità di adattamento alla schiena.
Quindi lo schienale ergonomico deve adattarsi alla nostra postura, consentire un buon bilanciamento del peso, far respirare la schiena; alcuni zaini prevedono nello schienale una rete tensionata che lascia respirare la schiena e mantiene stabile il carico.
Gli spallacci, possibilmente imbottiti, devono dare la possibilità di bilanciare il peso sulla schiena e quindi – soprattutto per gli zaini più capienti – essere regolabili.
Anche la cintura in vita, soprattutto per gli zaini plurigiornalieri, è fondamentale per scaricare parzialmente il peso sui fianchi.
In commercio si trovano anche zaini “modulari”, con il corpo centrale di ampie dimensioni (sempre superiori ai 70 litri) e una parte (solitamente il cappuccio o la tasca centrale) “estraibile” che diventa a sua volta un piccolo zaino da 10/12 litri.
Utilizzati come zaini di viaggio, non sono molto pratici per il trekking anche per il peso eccessivo.
Su zaini grandi è indispensabile la presenza delle cinghie stabilizzatrici sugli spallacci perché consentono un esatto posizionamento dello zaino.
> Leggi anche: Come si regola lo zaino
_ Tasche, fibbie e cordini, fettucce e altri particolari esterni e sporgenti sono quasi sempre un fastidio; evitate di trasformare lo zaino in un “albero di natale” addobbato all’esterno di oggetti e orpelli vari.
_ Il carico va sempre e solo compattato all’interno, e nulla deve “penzolare” al di fuori di esso.
Gli scomparti devono essere pochi e ben organizzati. Anche perché gli elementi essenziali, come pile, ricambio e vettovaglie devono stare nello spazio principale dello zaino.
Soprattutto gli zaini leggerissimi, da 15 litri al massimo, hanno tasche laterali esterne e nella cintura, oltre ad una apertura centrale con cerniera.
_ Gli zaini più capienti prevedono anche una grande tasca superiore, ideale per metterci la giacca antipioggia da avere sempre a portata di mano o indumenti bagnati che è bene separare dallo spazio interno centrale dello zaino.
Nel caso di zaini da alpinismo tecnico sono utili sono anche le fibbie per piccozza, bastoncini da trekking e la rete elastica esterna per il casco. I cordini elasticizzati sono utili per compattare ulteriormente il carico.
_ Molto più utile, in fase di acquisto, verificare la qualità dei materiali impiegati e dei particolari (cerniere, ganci, imbottiture, telaio, etc); la solidità delle cuciture, soprattutto sull’attacco degli spallacci; tutti gli zaini di marca presenti sul mercato offrono buone garanzie, e a quel punto si potrà anche dedicarsi a scegliere il… colore preferito.
_ Mai esagerare con il volume delle tasche esterne, che se non perfettamente equilibrate possono sbilanciare il carico; meglio quelle a scomparsa, comprimibili, che seguono la sagoma dello zaino.
_ Un guscio impermeabile assolve il suo compito meglio di qualsiasi tessuto opportunamente trattato per rendere lo zaino impenetrabile all’acqua.
I modelli più avanzati, soprattutto nei modelli di fascia medio/alta, nascondono una tasca con un mantello impermeabile da estrarre per proteggere lo zaino e il suo contenuto in caso di pioggia.
Si può acquistare anche a parte, il nostro consiglio è procurarselo, soprattutto per trekking di più giorni o viaggi zaino in spalla, le variazioni del meteo sono da mettere in conto.
_ Molto utile, soprattutto per trekking lunghi ma anche per gite di qualche ora, la separazione della parte superiore da quella inferiore, e la possibilità di accedere ad entrambe dall’esterno.
Nello scomparto inferiore vengono di solito messi indumenti e saccoletto, e sopra i viveri, le cose di più frequente utilizzo e l’attrezzatura fotografica.
_ Per i grossi zaini da carico, utile ma senza esagerare il “prolungamento” che permette un aumento di una decina di litri del volume interno; ricordarsi tuttavia che uno zaino troppo “alto” oltre la linea delle spalle sbilancia e rende più faticosa la progressione, costringendo il busto ad una postura innaturale.
> Leggi anche: Come scegliere lo zaino
Zaino da trekking robusto con doppio accesso alla parte frontale ed inferiore, cappuccio amovibile trasformabile in zainetto.
Caratteristiche tecniche – Peso 2,5 kg • Tessuto 420 HD invisible ripstop, Supertex® •Tasche Doppia sul cappuccio, di sicurezza, laterali e frontale a soffietto, su fascia vita, interna sul dorso • Altre caratteristiche Corpo estensibile (+10 l)
_ Disponibile in offerta su Amazon:
Zaino da trekking robusto con doppio accesso alla parte frontale ed inferiore, cappuccio amovibile trasformabile in zainetto. Dorso ergonomico super traspirante in tessuto reticolare, le imbottiture sagomate a doppia densità assicurano un’ottima traspirazione.
Caratteristiche tecniche – Peso 1,5 / 2,05 kg • Tessuto Supertex®, Double Tech •Tasche Sul cappuccio, di sicurezza, laterali e frontale, su fascia vita • Altre caratteristiche Corpo estensibile (+10 l)
Zaino trekking della Ferrino con dorso imbottito e trapuntato in tessuto reticolare traspirante.
Spallacci con carico Bodybuilding, tasca in coperchio superiore, tasche laterali, e tasca frontale. Made di Bull, doppio Tech, e rinforzi in DuPont Hypalon.
Caratteristiche tecniche: Peso 2,4 kg • Tessuto Supertex®, Double Tech • Tasche Tasca in coperchio superiore, tasche laterali, e tasca frontale • Altre caratteristiche Dorso imbottito e trapuntato in tessuto reticolare traspirante, regolazione superiore degli spallacci.
Disegnato per i trekking su lunghe distanze e di più giorni, l’Alptrek 50+5 è uno zaino comodo, in nylon leggero e ultra resistente, con uno schienale integralmente regolabile e un volume di 50 litri.
Lo schienale Pro Custom-Fit è semplice da regolare e a lunghezza variabile, con spallacci e cintura imbottiti con design anatomico, per un fit specifico uomo/donna.
Inoltre, i richiami di carico assicurano un fit ottimale sulle lunghe distanze, mentre i sostegni lombari pre-formati garantiscono una perfetta aderenza e il corretto trasferimento del carico sui fianchi.
Le ampie tasche offrono spazio in abbondanza per i vestiti di ricambio ed è presente un doppio accesso (anteriore e superiore) al vano principale, per recuperare l’attrezzatura in modo facile e veloce.
Dotato anche di uscita per il sistema d’idratazione, porta-piccozza/porta-bastoncini, porta corda e cinghie di compressione laterali più opzione per volume addizionale (3 litri) sotto il top, staccabile e regolabile in altezza.
Grazie alle recenti evoluzioni dei materiali e delle soluzioni costruttive a ridotto peso e ingombro anche per trekking plurigiornalieri è ormai possibile utilizzare zaini di dimensioni medie, come l’AIRCONTACT 55+10.
Zaino dotato di doppio scomparto che permette lo stivaggio di tenda, saccoletto e abbigliamento di ricambio nella parte inferiore, e tutto il necessario per la giornata nella parte superiore.
Fondamentale uno schienale areato e in grado di distribuire il peso su tutta la schiena e sulle anche; le alette lombari a collocamento mobile VariFlex di questo modello distribuiscono omogeneamente il peso senza compressioni.
Questi sono gli zaini della Deuter perfetti per viaggiare e per fare tour di trekking con molto bagaglio.
Uno zaino robusto, grazie al materiale esterno resistente, e confortevole grazie al sistema Vari Flex: le alette lombari ergonomiche rinforzate distribuiscono il carico omogeneamente e con il loro aggancio mobile riescono a seguire anche i movimenti più complessi.
In combinazione con le stecche in alluminio, il sistema Vari Flex Deuter crea un sistema di trasporto con un rapporto ideale tra stabilità, efficiente trasmissione, perfetto controllo del carico ed eccellente flessibilità.
Robusto zaino della Ferrino da trekking multi tasche dotato di accesso addizionale frontale al comparto principale.
Per lunghi anni, gli zaini della Deuter, gli Aircontact, hanno dato buoni risultati e conquistato la valutazione di “indistruttibili”.
Rimangono estremamente robusti, ma anche moderni e snelli nel trekking o nelle camminate d’alta quota.
E in più sono diventati ancor più confortevoli: grazie ai nuovi spallacci Active-Fit applicati in maniera mobile e alle alette lombari rielaborate.
Per le donne, il nuovo sistema è stato dotato delle già sperimentate particolarità della vestibilità SL. Inoltre è nato il nuovo modello 70+10 SL.
Uno dei migliori sul mercato: il 50+10 mostra un’ottima ventilazione alla schiena grazie all’ergonomico sistema Aircomfort Sensic Vario.
Il telaio flessibile in acciaio, estremamente resistente, mantiene in tensione la retina e crea uno spazio di ventilazione affinché l’aria umida e calda si disperda.
Inoltre, il trasporto è reso confortevole dal sistema Vari-Slide (regolazione precisa sulla schiena), dagli spallacci Active-Fit regolabili automaticamente e dalle alette Variflex ECL che adattano il carico sui fianchi.
La comodità è garantita anche dalla possibilità di accedere ai vani interni attraverso punti diversi: il tradizionale coperchio superiore, l’accesso sotto il coperchio, una cerniera frontale a forma di U.
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