Quando arriva la prima neve sulle nostre montagne, immediatamente si scatena l’entusiasmo: si tirato fuori ciaspole e scarponi pesanti dall’armadio e ci si prepara a lasciare le proprie impronte sulla neve.
La fretta e la brama però rischiano di essere cattive consigliere e, quando si tratta di percorrere itinerari nella stagione invernale e su terreno innevato, è sempre meglio andarci “con i piedi di piombo”.
Pur meno impegnativo sotto l’aspetto tecnico e atletico di altre attività come lo scialpinismo o l’alpinismo, l’escursionismo invernale, con o senza ciaspole, si svolge nel medesimo contesto, quello della montagna innevata, e richiede pertanto la stessa attenzione ai pericoli.
Cosìvogliamo proporvi un piccolo vademecum di 8 consigli su accorgimenti e regole di sicurezza di cui tenere conto quando si programma e si effettua un’escursione sulla neve.
Seguite l’evoluzione del meteo nei giorni precedenti, le previsioni per il giorno dell’escursione e per quelli successivi, consultando il bollettino del rischio valanghe e ricercando in loco informazioni aggiornate.
Le guide alpine e i rifugisti sono ottimi referenti e conoscitori del territorio.
Scegliete lunghezza e difficoltà dell’itinerario tenendo conto delle capacità tecniche e fisiche del meno preparato e allenato fra gli escursionisti che compongono il vostro gruppo.
Questo consiglio, valido in ogni stagione e per ogni attività outdoor, è più che mai appropriato per le escursioni sulla neve dove il soccorso da parte degli altri membri del gruppo è essenziale per la sopravvivenza in caso di incidente da valanga.
Lasciate sempre detto quale itinerario intendete affrontare e avvisate del vostro rientro.
Anche questo è un consiglio di prudenza valido in ogni stagione che diventa essenziale in inverno.
Proprio perché nella stagione fredda i pericoli aumentano, è consigliabile far sapere dove si va anche quando non si ciaspola da soli ma in gruppo.
Equipaggiatevi con un abbigliamento adeguato alle caratteristiche del percorso. Non dimenticate che, particolarmente in inverno, la montagna è soggetta a variazioni di clima e temperatura estreme.
Anche nelle giornate apparentemente più serene e calde non debbono mancare nello zaino giacca impermeabile, pile, guanti, berretto e abbigliamento intimo di ricambio.
Un paio di ramponi nello zaino non fanno certo male.
Soprattutto quando si affrontano itinerari che presentano tratti ripidi o in condizioni ambientali particolari.
Lo scarso innevamento può lasciare scoperti tratti ghiacciati e gli sbalzi di temperatura (caldo e rigelo repentino) possono trasformare il manto nevoso in una vera e propria pista di pattinaggio.
Ovviamente occorre portare con sé la dotazione essenziale di primo soccorso e l’occorrente per le situazioni d’emergenza.
Portate con voi Artva (l’apparecchio di ricerca dei sepolti da valanga, da usare solo con adeguata preparazione tecnica), pala e sonda e verificate che ciascun membro del gruppo ne sia dotato.
Le valanghe non cadono solo sugli scialpinisti: anche gli escursionisti in inverno si possono trovare esposti alle stesse condizioni di potenziale pericolo.
Trovate il tempo, anche più volte a stagione, per esercitarvi nell’uso dell’Artva e delle manovre di autosoccorso in valanga (che è poi l’unica forma di soccorso efficace per questo tipo di incidenti!).
Non abbiate timore di rinunciare. Se non siete sicuri del percorso che state seguendo, se l’itinerario vi pare troppo difficile per le vostre forze, se le condizioni non vi paiono sicure, tornate sui vostri passi.
L’amore per la natura passa sempre attraverso il rispetto per la montagna.
A volte, rispettare la montagna significa rinunciare ad una escursione che, per le più svariate ragioni, potrebbe esporvi a pericoli non sufficientemente controllabili.
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