All’Outdoor Expo 2019 che si terrà a Bologna Fiere dall’1 al 3 marzo ci sarà spazio anche per la riflessione e l’incontro con chi ha fatto della passione per la montagna la propria vita.
L’Outdoor Expo Forum, lo spazio della fiera dedicato agli incontri, dopo aver ospitato l’anno scorso alpinisti come Nives Meroi e Romano Benet lascerà quest’anno spazio a Maurizio Zanolla e Paolo Cognetti che si ritroveranno il 2 marzo per confrontarsi sul tema La solitudine in montagna. Racconti di luoghi e ricerca di sé.
Maurizio Zanolla è noto al grande pubblico degli appassionati di arrampicata come Manolo, è nato a Feltre nel 1958 e ha scoperto la montagna fin da bambino, cominciando ad arrampicare seriamente a partire dalla metà degli anni ‘70.
È considerato uno dei più importanti arrampicatori al mondo, pioniere dell’arrampicata libera quando ancora era uso scalare le pareti con gli scarponi e chiodi.
L’esigenza di avere un contatto più naturale con la montagna e la sua roccia lo portò via via ad abbandonare qualsiasi mezzo “artificiale”.
È stato il primo a salire in questo modo e in free solo alcuni dei più impegnativi percorsi dolomitici, già entro la fine degli anni ’70.
Dalle Dolomiti decise poi di affrontare le rocce himalayane e di dedicarsi alle falesie, contribuendo definitivamente allo sviluppo dell’arrampicata libera e sportiva moderna.
Ha aperto migliaia di vie, sfidando costantemente nuovi limiti.
É Guida Alpina e di recente è diventato anche scrittore con il volume Eravamo immortali.
Paolo Cognetti è invece uno scrittore che ha sempre legato la sua opera alla montagna, già dal libro più celebre che gli ha consentito di vince il Premio Strega 2017, Le Otto Montagne, un vero cult che lo ha reso celebre sia in Italia che a livello internazionale, tradotto in oltre 30 lingue e distribuito in 39 Paesi.
Paolo Cognetti
Cognetti approfondisce con passione il tema alla vita in montagna, in particolare con riferimento alla possibilità di abitare luoghi semi-abbandonati, in un excursus personale che attraverso il viaggio ritrova contatto con il cammino e quindi l’incessante ricerca di sé.
É membro del comitato organizzatore del festival culturale Il richiamo della foresta, una tre giorni volta a raccontare i diversi modi di vivere la montagna e il desiderio di comprenderla e popolarla.
Il suo ultimo lavoro è Senza mai arrivare in cima.