Il primo consiglio per chi cammina nei boschi è quello indossare sempre scarpe alte, in grado di fasciare e proteggere la caviglia.
Anche su sentieri molto facili e ben tracciati le foglie che si depositano a terra, infatti, possono coprire le asperità del terreno rendendo infido l’appoggio del piede.
Dato che, probabilmente, la maggior parte dell’itinerario che andrete a percorrere sarà su terra battuta e terreno morbido, o comunque reso più soffice dalla presenza del fogliame.
Per questa ragione non è indispensabile mettersi ai piedi dei “carri armati” da alta montagna con la suola rigida.
Sul mercato oggi ci sono ottime pedule che uniscono la protezione della caviglia a ottime caratteristiche di leggerezza, comfort e morbidezza.
Occhio però alla suola, che deve sempre essere di qualità per garantire un buon grip su terreni che saranno spesso umidi e scivolosi.
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Altra attrezzatura consigliata è il pantalone lungo.
Non tutti i boschi sono di faggi ad alto fusto, sotto ai quali sembra di camminare in un salotto zen minimalista.
Alle quote più basse, o semplicemente in presenza di alberi più permissivi dello spietato faggio, la vegetazione del sottobosco è spesso ottima e abbondante.
Se il sentiero non è particolarmente marcato, è meglio avere un buon paio di pantaloni alle caviglie per evitare graffi e sfregi di vario genere.
Se poi il bosco con cui avete a che fare è quello intricato e scontroso della macchia mediterranea, magari oltre ai calzoni lunghi portatevi anche una felpa o una camicia.
Quando si attraversano leccete e gineprai si sa come si entra, ma non si sa mai come si esce!
La vegetazione alta, inoltre può ospitare abitanti non sempre piacevoli da incontrare, come le zecche e gli abiti lunghi, rappresentano una protezione in più anche da questi parassiti.
_ Come scegliere i pantaloni da trekking
Sempre per agevolare l’eventuale lotta con la vegetazione è importante dotarsi di bastone.
Se avete con voi quelli da trekking bene, altrimenti nel bosco non dovrebbe essere difficile procurarsene uno.
Non fate però troppo affidamento sui rami che trovate a terra, che di solito sono più marci che secchi e non rappresentano un punto di appoggio molto sicuro…
La lampada frontale, che nello zaino non dovrebbe mai mancare, per chi cammina per boschi è ancora più utile, visto che sotto le chiome degli alberi il buio arriva prima che all’aperto e quando arriva è proprio buio buio!
Ultimo consiglio: tenete a portata di mano la macchina fotografica!
I giochi di luci e ombre del bosco regalano scorci magici e, ovviamente non mancano gli incontri, spesso fugaci e inattesi con gli abitanti delle foreste.
Anche nel mondo di quiete che sta sotto le fronde degli alberi è bene essere pronti a cogliere l’attimo!
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