Sportive woman with walking stick looking at beautiful lake in the mountain- Sport, travel, wellness concept (Lago del Predil in Italy)
Infatti muoversi a piedi con regolarità aiuta perdere peso, a prevenire il diabete e malattie cardiovascolari, stimola la creatività e aiuta ad abbassare lo stress.
Nel corso degli ultimi anni diverse ricerche scientifiche si sono concentrate sui benefici che apporta uno stile di vita attivo incentrato sul camminare.
I risultati sono stati concordi e hanno dimostrato che camminare con costanza porta miglioramenti complessivi alla vita delle persone come poche altre attività sono in grado di fare.
Fare pochi passi ogni giorno oggi può essere considerato a tutti gli effetti una forma di esercizio ed allenamento semplice ma in grado di apportare enormi effetti positivi alla salute.
Aiuta a rafforzare la muscolatura delle gambe, fatto con costanza è un ottimo allenamento per abbattere i chili di troppo gradualmente e senza sforzo eccessivo.
Infatti il cammino a passo svelto e costante, accelerando il battito cardiaco, fa circolare più sangue e ossigeno verso i muscoli e gli organi, compreso il cervello.
Gli esperti sostengono che camminare a ritmo sostenuto per 30 minuti può aiutare a bruciare da 150 a 200 calorie.
Per camminare di più è importante sfruttare i gesti del quotidiano. Ad esempio, in pausa pranzo, anziché andare a mangiare nel bar proprio sotto l’ufficio meglio andare un locale che disti anche solo un chilometro.
A fine giornata, per andare a prendere il treno o la macchina, lasciate perdere la metro o l’autobus ma sforzatevi di fare un paio di isolati a piedi.
Non occorre camminare due ore ogni giorno per avere effetti positivi, anche qualche passo in più può fare la differenza.
I ricercatori dell’Università della Virginia hanno scoperto che dedicarsi a brevi passeggiate anche solo tre volte alla settimana aiuta riduce la massa grassa cinque volte di più rispetto a chi una vita sedentaria.
Aiuta a prevenire gli ictus e i problemi cardiovascolari.
Secondo uno studio della Harvard Medical School, camminando per appena due ore e mezza ogni settimana, che equivalgono a circa 2o minuti al giorno, i rischi di andare incontro a patologie cardiache si riducono del 30%
Molti ritengono che camminare sia un’attività fisica troppo “leggera” per aiutare a perdere peso, ma questo non è vero!
Infatti è dimostrato che camminare a velocità sostenuta per mezz’ora ogni giorno può aiutare a perdere peso e a rimanere in forma, tanto che ormai si può considerare a tutti gli effetti un’attività fisica.
Oggi infatti si sente spesso parlare di fit walking, diventata una vera e propria attività fisica.
Non solo! Da uno studio dell’Università dello Utah del 2014 emerge nelle donne, per ogni minuto di cammino quotidiano a ritmo sostenuto, il rischio di obesità si riduce del 5%.
Dati confermati anche dalla Harvard School of Public Health che ha rilevato come muoversi a piedi potrebbe ridurre anche gli effetti dei geni dell’obesità.
Camminare è un rimedio sicuro ed efficace per abbassare la pressione sanguigna.
Secondo i ricercatori della Arizona State University passeggiare anche solo 10 minuti ogni giorno è un modo efficace per contrastare i problemi di pressione alta.
Secondo l’American Diabetes Association muoversi a piedi è un ottimo modo per combattere il diabete.
Si dovrebbe iniziare con camminate di 3 o 5 minuti a passo lento per poi arrivare ai 10 minuti a velocità moderata.
Si può anche decidere di alternare giornate in cui si percorrono percorsi più brevi a ritmo più moderato e altri in cui spingersi su distanze maggiori cercando di velocizzare il passo.
Il dott. James O. Hill ricercatore presso la University of Colorado a Denver, scrive che un cambiamento modesto nel proprio stile di vita quotidiano può portare ad un cambiamento significativo nella salute di un paziente che soffre di diabete di tipo 2.
Per iniziare a riscontrare i primi buoni risultati, si può iniziare con 30 minuti o 2400 passi al giorno per arrivare fino a 77 minuti o 6400 passi al giorno.
Secondo la Harvard University, in uno studio del 2012, camminare da una a tre ore a settimana riduce il rischio dell’insorgere di cancro al seno e all’utero di quasi il 19% .
Se si intensificano gli spostamenti a piedi, arrivando a dedicare dalle tre alle cinque ore settimanali al cammino, il rischi per questo tipo di tumori cala del 54% .
Uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology , Biomarkers & Prevention e condotto dalla American Cancer Society ha scoperto che a camminare per 7 ore alla settimana riduce drasticamente il rischio di cancro al seno.
Questi studi sono piuttosto affidabili perché condotti su un campione di 73.600 donne per un arco temporale di due decenni.
Uno studio pubblicato nel 2011 dalla National Academy of Sciences negli Stati Uniti ha mostrato come camminare tre volte alla settimana per almeno 40 minuti potrebbe aumentare il volume dell’ippocampo del 2%, un incremento molto significativo.
In un altro studio presentato nel 2014 al meeting annuale della American Association for the Advancement of Science, ha accertato come uno stile di vita basato su passeggiate regolari rallenti l’invecchiamento delle cellule celebrali e contrasti gli effetti della vecchiaia sulle capacità cognitive.
Lo studio è stato condotto su uomini e donne di età compresa tra 60 e 80 anni e ha confermato che effettuare brevi camminate tre volte alla settimana aumenta la dimensione della parte del cervello legata alla pianificazione e la memoria.
Secondo uno studio fatto alla Appalachian State University in North Carolina, una passeggiata fatta ritmo moderato per 30 o 40 minuti al giorno rafforza il sistema immunitario.
Se vogliamo essere un po’ più concreti, possiamo dire che camminare almeno 20 minuti al giorno potrebbe ridurre il rischio di malattie dovute alle difese immunitarie basse quasi del 43%.
Uno studio 2014 pubblicato sul Journal of American Medical Association ha mostrato come camminare dalla più tenera età può aiutare a rimanere indipendenti e con una buona mobilità durante la vecchiaia.
Lo studio condotto su un campione di persone di età compresa tra 70 e 89 anni ha mostrato che i soggetti con uno stile di vita attivo fin dalla gioventù avevano il 28% in meno di probabilità di diventare disabili e il 18 % in meno di probabilità di avere episodi di disabilità fisica.
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